Questo è un messaggio popolare. Moe Inviato 25 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Febbraio 2024 4
Ferruccio Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 OU812 tradotto "Oh, you ate one too" (oh, ne hai mangiato uno anche tu) Siamo nel 1988. Nella formazione è presente la voce solista di Sammy Hagar. Album che si fa ascoltare piuttosto bene. Sempre iconica, e riconoscibile fra mille, la batteria di Alex van Halen. Disco da VG+ e qualità audio molto buona. 2
Questo è un messaggio popolare. Alessandro Inviato 26 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Febbraio 2024 Questo album del 1977 dei The Doobie Brothers (post Johston) venne considerato modesto. Contrariamente a quanto espresso dalla critica, e da estimatore di Michael McDonald per quanto di innovativo ha apportato alla band, penso invece che questo sia un album diverso dai precedenti e dai successivi, ricco di passaggi musicali non proprio semplici per le evidenti sfumature Jazz fuse al meglio con il Soul/Country tipico della band americana 3
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 26 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Febbraio 2024 3
Questo è un messaggio popolare. Ferruccio Inviato 27 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Febbraio 2024 Per la serie "i grandi capolavori italiani"....che dire....questo è un must have che ogni audiofilo dovrebbe avere nella propria collezione. Prima stampa italiana, con qualità audio buona. Un capolavoro assoluto; brano preferito "la sera dei miracoli" da pelle d'oca ogni volta che la sento. Un grande Lucio. 3
analogico_09 Inviato 27 Febbraio 2024 Inviato 27 Febbraio 2024 Difficile classificare questa musica degli Art Ensemble Of CHICAGO registara a Parigi dal vivo nel 1969 presente due LP mono Part 1 e Part 2 della BYG records giapponese. Proviamo dire free jazz per dire nulla. Vero che i 4 brani, due per disco, intitolati rispettivamente "Oh Strange" A e B ; "Bon Voyage" A e B, finiscono per rafforzare l'idea di quanto sia asemantica la musica, tutta la musica. Ma prendiamo per buono che questa musica marcatamente percussiva, dall'inizio alla fine, senza soluzione di continutà, sia indiscutibilmente afro-tribale alimentata dal background dei "tamburi" remoti e incessanti su cui i vari strumentisti improvvisano qualche larvata forma di melodia che presto sfuma senza nessuna base accordale organica. Nell'incalzare dei tamburi incitanti, tutto sembra finalizzato al "momentismo" sonoro, ad una ricerca del beat e di un suono filigranato e impalpabile, nessuna "forma", solo espressimpressionismi arretrati, suboscienti, "schizzi" di colori musicali come in un una tela astratta. Molto affascinante ed ipnotico il tutto. L'organico è quello "ufficiale" del AEOC, con l'aggiunta della vocalist pianista Fontella Bass, spesso ospite nel gruppo, il cui breve canto ci fa tornare un attimo nel "reale"... ma non troppo. Certo, per meglio "comprendere" e "sentire" la musica bisognerebbe anche "vedere" il "rituale" scenografico, idealmente più vicini al gruppo che ostenta quei coloriti e bizzarri abiti afro, volti truccati come negli immaginari più iconici del tribalismo africano. Ma il tempo passa su ogni cosa... Una foto "astratta" che scattai durante un concerto degli AEOC suggestionato dalla loro musica... Una gran bella quantità e varietà di strumenti Bass, Bass [Fender Bass], Banjo, Drums [Log Drum], Percussion – Malachi Favors Soprano Saxophone, Alto Saxophone, Bass Saxophone, Percussion [Logs], Bells, Siren, Whistle – Roscoe Mitchell Soprano Saxophone, Alto Saxophone, Clarinet, Oboe, Flute, Marimba, Vibraphone – Joseph Jarman Trumpet, Flugelhorn, Bass Drum – Lester Bowie Vocals – Fontella Bass Un suono mono eccezionale.., fronte sonoro molto naturale ed ampio 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 27 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Febbraio 2024 Non ricordo se il disco era stato citato nell’altro TD, ma mi pare che @madmax ne avesse suggerito l’acquisto. L’ho trovato ed eccolo qua: una bella esperienza d’ascolto per il gaetanoalberto rockettaro, che devo ripetere visto che é tanta roba. Jimmy Page & the Black Crowes -Live at the Greek. 1999/2008. 5
Questo è un messaggio popolare. fastdoc Inviato 28 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Febbraio 2024 Ci sono dischi che, per quanto li conosca a memoria. non mi stanco mai di riascoltare. 7
Questo è un messaggio popolare. giorgiovinyl Inviato 28 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Febbraio 2024 John Surman / John Warren Tales of the Algonquin Forse il capolavoro del British Jazz. Il disco è composto e arrangiato da John Warren. Oltre a Surman c’è pure Kenny Wheeler e altri Ristampa analogica curata dalla Gear Box. Attualmente in offerta a 15,99 euro su Amazon.it 4
Questo è un messaggio popolare. ninomau Inviato 28 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Febbraio 2024 Stimolato da @giorgiovinyl, che ringrazio, ho acquistato il disco del post precedente. Questo mi ha fatto venir voglia di riascoltare un vecchio disco di John Surman, Westering Home, il suo primo personale Tubular Bells, ovvero un disco in cui suona tutti gli strumenti e compone. E’ del 1972, un buon esempio di quel jazz sperimentale ed un po’ cerebrale che si può trovare anche nei lavori dei primi gruppi di Keith Jarrett pre ECM, nelle big band tipo Centipede, pre restare in UK. Musica non facilissima, quindi, ma interessante. Edizione originale d’epoca, Island etichetta nera/rosa e , malgrado le necessarie sovraincisioni, suona abbastanza bene. 3
Questo è un messaggio popolare. Alessandro Inviato 29 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Febbraio 2024 Vidi il film in prima visione nel 1977 (fantastico remake del 1953). Considero un capolavoro questo album, pregno di atmosfere che solo i TD hanno saputo elaborare in quello che reputo essere stato il loro più fiorente periodo espressivo - 10/10 7
giorgiovinyl Inviato 29 Febbraio 2024 Inviato 29 Febbraio 2024 Considerato uno dei punti bassi della sua produzione, Electric Mud del 1968 è palesemente un tentativo di compiacere il pubblico rock con chitarre e arrangiamenti alla Cream. A me non dispiace affatto del resto ilnrock blues bianco gli fu assolutamente debitore. La copertina interna mostra Muddy versione fricchettone, in realtà sembra abbia appena fatto la prima comunione, portandosi la chitarra però. 😜 2
analogico_09 Inviato 1 Marzo 2024 Inviato 1 Marzo 2024 The Birth of the Cool - Miles Davis (and C.) diciamo che io lo avrei intiolato "The baptism of the cool" nel senso che il "cool" era già nato ad opera di Davis mentre militava con Parker negli anni ruggenti del Bop pieno, grazie anche all'"imprinting" di Lester Young.., ma il discorso si farebbe troppo lungo anche su questo straordinario disco volendo approfondire alla cui risuscita contribuiscono ottimi musicisti bianchi e neri mentre lo "sciamanico" Davis funge da catalizzatore... a stringere. Una buona copia mono che presenta un fronte sonoro molto naturale senza le botta e risposta delle due casse.., nonostante non sia fornito di una puntina mono. Mi convinco sempre più che mono sia meglio.., mi ricorda di più l'acustica dei jazzclub spariti che frequentavo ai tempi. 2
marsattacks Inviato 1 Marzo 2024 Inviato 1 Marzo 2024 Per gli amanti dell'AAA con registrazione recentissima "Vintage" di Jerome Sabbagh. Buona musica per un ottima realizzazione,credo al momento il top in ambito AAA con nastro recente. 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora