analogico_09 Inviato 4 Maggio 2024 Inviato 4 Maggio 2024 2 ore fa, andpi65 ha scritto: secondo me dovresti essere più sintetico nella esposizione di quello che pensi e vuoi dire Peppe. Non prenderlo come un'appunto polemico o denigratorio, vengo in pace🤗 (ne gioverebbe la comprensione di quello che è il fulcro di quello che vuoi dire, oltre che la fruibilità del forum). Senza nessun intento polemico neppure da parte mia, la cosa non mi contraria affatto, questo è il mio modo di approfondire le cose, non sempre volte si, a volte sonom npiù breve, dipende. In ogni vaso credo che che quanto abbia scritto sia chiaro, quasi schematico,, quindi comprensibile, se sei prigro a leggere più di tot righe puoi tranquillamente passare, il tuo pramentro di fruibilità non sarà lo stesso di tutto il forum. Cmq mi sarei aspettato, occasione mancata, che risponedessi sui contenuti per seguitare lo scambio sulle cose da te stesso proposte, e non sulla forma che sta bene come sta: l'italiano non alla "crusca" , è discretamente corretto le frasi i termini non sono da libro stamapto, ci potremmo accontenatere..., so che le comunicazioni negli spazi "sociali" dell'internet siano sempre più telegrafiche, cosa che favorisce la superficialità e la impossibilità di comunicare a un livello poco più soddisfacente, e quindi più comunicativo, non troppo alla scappar via, dove se si vuole dire qualcosa di più articolato tocca m'begnasse de più... 🧐 sia a legge che a scrive... 😉 2 ore fa, andpi65 ha scritto: Ascolto quello che mi piace ed emoziona, ma non ho ancora sviluppato istinti masochisti per dovere per forza ascoltare quello che non mi piace .( Ascension, per dire , venduto senza rimpianti 😉) Quanto sopra e quant'altro scrivi, interessante ma si stava parlando d'altro.., potrebbe essere materia per un altro topic dedicato,.., brevemente, per me sei libero di scoltare quello che ti più ti aggrada e come meglio ti viene di fare, ascoltare quello che capisci, il masochismo c'entra nulla. Forse sei tu poco sintetico e dispersivo, perchè inizi con l' impostare un discorso specifico e poi te la risoni e ricanti in altro modo.., accumulando post "incoerenti" che facendo la somma superano di gran lunga il mio che trovvi poco sintetico cosa che mi piace, preferisco il naturale al intetico...
andpi65 Inviato 4 Maggio 2024 Inviato 4 Maggio 2024 20 minuti fa, analogico_09 ha scritto: In ogni vaso credo che che quanto abbia scritto sia chiaro Idem ( spero) Peppe.
analogico_09 Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 28 minuti fa, andpi65 ha scritto: 35 minuti fa, analogico_09 ha scritto: In ogni vaso credo che che quanto abbia scritto sia chiaro Idem ( spero) Peppe. Ad essere chiaro è chiaro..., and.
Gaetanoalberto Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 Siccome una ciliegia tira l’altra, dopo il Black Orpheus rosè per serate in frac di Guaraldi, l’Orfeu Negro ribollente di Jobim, gli incroci del destino hanno portato ad un bel medley di Manha de Carnaval, A Felicidade e Samba de Orfeu suonato da Bola Sete al festival di Monterey nel 1966, con Sebastian Neto al conrabbasso e Paulinho alla batteria. Giusto per giocare con i paragoni, tanto soft Guaraldi, tanto sanguigno Jobim, quanto intellettualmente raffinata l’esecuzione di Bola Sete, il volo dei cui polpastrelli sulle corde ha entusiasmato i settemila presenti. Musica brasiliana nella sua essenza, alla quale tanto deve la musica moderna, il cui contributo e la cui bellezza non sempre teniamo nella dovuta considerazione. 2
damiano Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 Il 3/5/2024 at 20:01, Gaetanoalberto ha scritto: John Surman - Where the fortune smiles - 1972, la cui paternità è stata successivamente attribuita in nuova release a John McLaughlin; tre i brani di Mc, due di Surman. Un lavoro di equipe in cui tutti i musicisti Questo è un disco molto bello ed importante. È (virtualmente) la seconda puntata di Extrapolation che, a mio giudizio, è forse il più bel disco jazz inciso da questa parte dell'oceano. Ci sono alcune storie collegate a When Fortune Smiles: è stato registrato in un studio improvvisato nell'appartamento di un amico di Holland (che al tempo era residente a NY) e, alla fine della devastante Glancing Backwards, un vicino busso per dire: suonate più piano o chiamo il NYPD. Ciao D.
Gaetanoalberto Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 39 minuti fa, damiano ha scritto: Questo è un disco molto bello ed importante Infatti me lo sono goduto a ripetizione. Ha delle buone note di accompagnamento in copertina interna che descrivono il contesto di provenienza dei musicisti e i loro passi precedenti. Pian piano sto cercando di fare una buona selezione e di allargare gli orizzonti a generi ed evoluzioni. Percorso affascinante per il quale ci vuole una vita: una buona formazione da musicista, come credo la tua, aiuterebbe moltissimo. Io strimpellavo una chitarra rock autodidatta in complessini da garage ma non basta. Disco veramente notevole: grazie ai vostri input andrò sicuramente a cercare Extrapolation. 1
analogico_09 Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 35 minuti fa, damiano ha scritto: Questo è un disco molto bello ed importante. È (virtualmente) la seconda puntata di Extrapolation Condivido, avevo sottolineato il fatto che In Where the fortune smiles tornino alcuni caratteri del precedente Extrapolartion, che ho definito capolavoro, in particolare è riconoscibile il segno musicale che distingue l'affiatatissima coppia McLaughlin/ Surman. Where... si avvale tuttavia delle fondamentale presenze di tre eccellenti comprimari: Dave Holland, Stu Martin e Karl Berger il quale spinge il gruppo verso un free fiammeggiante con il suo caledioscopico vibrafono carico di ritmo e toni (non sempre) "disarmonizzanti". Extrapolation resta sostanzialmente più "tonale" ma straordinariamente immaginifico. 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 5 Maggio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Maggio 2024 Ancora jazz - fusion - anglo-americano di quegli anni frementi, 1970, black and white togheter. Fu l'esperimento jazz-rock di Tony Wlliams, lo straordinario batterista di Miles Davis degli strepitosi album CBS dei '60 anticipatori della "rivoluzione" elettrica. Con lui Jack Bruce dei "Cream, l'"immancabile" John McLaughlin, Larry Young organo, Tony Williams batteria e vocalista alle prese con un song di Jobim, Ray Gilbert, Vinicius De Moraes interpretata in mondo "stralunato"... a suo modo interessante. Un disco che al riascolto mi è parso mediamente interessante, con una buona partenza "To Whom It May Concern - Them" di C. Corea, affrontato con cipiglio "sperimentale" abbastanza riuscito, qualche altro brano più ispirato, iguizzi interessanti di Young, McLaughlin, Bruce, laltro tra il jazz e il rock manieroso.., leggermente pesante e chiassoso... Ma resta tuttavia un documento di un'epoca fervente, con ombre e luci, mille volte meglio di quello che ci viene dato in pasto oggi TURN IT OVER - me lo portò un mio amico di ritorno da Londra, nel 19670, in Ttalia, annunciato, non era ancora scito e la curiosità nell'attesa era molto grande.., mi pare che Musica Jazz lo avesse giùà recensito. Lo stesso amico che mi portò sempre dalla capitare UK Extrapolation in "anteprima.., solo che lo mise in valigia, aveva da fare altri giri e arrivò ondulato... .. e lì mi dispiacque molto perchè mi piaceva a manetta.., era ascoltabile ma il braccio era al luna park... fortuna che col tempo, piano piano stando im mezzo agli altri dischi e tornato quasi del tutto piatto... yepp! curiososo che nella copeetina interna vi siano le avvertenze per li regazzini : fare attenzione che non si soffochino con la plastica.. caspita, nel sociale già allora stavano molto più avanti di noi... 3
Questo è un messaggio popolare. nickfats Inviato 5 Maggio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Maggio 2024 Zappa avrebbe trascorso gran parte della sua straordinaria carriera a sviluppare idee - sia musicali che concettuali - che trovano radici nel suo intenso e seminale esordio del 1966. Uno dei primi album doppi del rock e rivoluzionaria pietra miliare! 3
Jack Torrance Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 Classifica... https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/qual-vinile-piu-venduto-mondo-ndash-primo-posto-393550.htm La classifica è stata compilata dalla Official Charts Company in occasione del Vinyl Revival Day di Greatest Hits Radio, con i brani di ogni album fortemente presenti nella playlist dell'emittente.
Questo è un messaggio popolare. ferdydurke Inviato 5 Maggio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Maggio 2024 Kenny Dorham nel suo disco più bello, alla pari con Afro-Cuban. Disco del 1959 registrato magistralmente (come al solito) da Rudy Van Gelder. Bellissime le due ballad Old Folks e Alone Together. Jazz classico assolutamente godibile. 6
OTREBLA Inviato 5 Maggio 2024 Inviato 5 Maggio 2024 Anche Afro Cuban è un pezzo da novanta eh...chissà quando si decidono a ristamparlo... Quella lì che edizione eh?
one4seven Inviato 6 Maggio 2024 Inviato 6 Maggio 2024 Meraviglioso disco di Paul Simon, del 1990. The Rhythm of the Saints. La World Music, secondo il famoso cantautore Americano. Must Have. . 2
one4seven Inviato 6 Maggio 2024 Inviato 6 Maggio 2024 Bob Berg, Short stories (1987). C'è tutto il giro dei musicisti che "ruotavano" intorno a Miles Davis negli anni 80. Inutile dire altro.. Sax tenore semplicemente sublime. . 2
Gaetanoalberto Inviato 6 Maggio 2024 Inviato 6 Maggio 2024 Non sapevo bene cosa aspettarmi: ho sto difetto che prendo qualche disco d’impulso se non costa tanto. Vibrafono Gary Burton, piano Keith Jarrett, basso Steve Swallow, Bill Goodwin alla batteria e Sam Brown alla chitarra. i due Burton e Jarrett tutto sommato si integrano bene, anche se nessuno dei due sembra voler prendere il volo. Jarrett, pur se ospite, fa sentire la sua presenza e caratterizza piuttosto nettamente il disco. Effettivamente poteva essere una ancor migliore idea quella di ospitare Burton nel trio di Jarrett con Haden e Motian, per avere un po’ più di mordente nella sezione ritmica, e qualche guizzo complessivo in più. Peró un disco nell’insieme piuttosto gradevole, a tratti piuttosto bello (Moonchild/In your quiet place/ Comp en Vietnam) PS Edit: anche in questo caso perliamo di sfumature, nell’ambito del concetto << Ad avercene…!>> Siamo sempre tra musicisti di prim’ordine e musica di ottima qualità. 1
analogico_09 Inviato 6 Maggio 2024 Inviato 6 Maggio 2024 8 ore fa, one4seven ha scritto: Bob Berg, Short stories (1987). C'è tutto il giro dei musicisti che "ruotavano" intorno a Miles Davis negli anni 80. Inutile dire altro.. Ascoltato più volte dal vivo, anche con Miles Davis nel luglio 1986 a Roma, 15 giorni dopo a Pescara Jazz, sempre con il divino MIles... Alcuni scatti che realizzai al concerto di Pescara postati in fotografia https://melius.club/topic/846-fotografia-di-concerti/?do=findComment&comment=1191394 Assaggio... 2
analogico_09 Inviato 6 Maggio 2024 Inviato 6 Maggio 2024 Si parla di Bob Berg e mi viene in mente l'altro coevo sassofonista Michael Brecker disco MCA Impulse che vede la collaborazione del chitarrista Mike Stern, di altri grandi: Haden ;Hancock, De Johnnette, etc... varie sedute credo. Disco eccellente, non eccezionale, secondo lavoro a nome del giovane sassofonista Ho il telefonino bloccato... uhm...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora