bic196060 Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 59 minuti fa, Stefano86TV ha scritto: essendo la musica un frutto della passione, penso che portarsi a casa un oggetto vissuto abbia anche un valore aggiunto. questo è un punto che condivido con grande convinzione 😍
bic196060 Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 1 ora fa, Stefano86TV ha scritto: a 15 km da casa mia un signore ha venduto una coppia di 4315. L'ho contattato 40 minuti dopo la pubblicazione dell'annuncio ma sono comunque arrivato secondo. e qui che dire .... veramente peccato
Bazza Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 Io ho un approccio molto cauto, se costa più di un centino ci penso bene, se sta sotto i 50 e mi piace lo prendo. Così facendo ho preso diverse cose secondo me molto ben suonanti, l'ultimo il Kenwood KA2002a.
Membro_0024 Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 7 ore fa, Paolo 62 ha scritto: Tanti vintagisti semplicemente vogliono avere quello che non hanno potuto permettersi da giovani oppure cercano oggetti che non si fanno più come registratori e videoregistratori. Può darsi,io ad esempio ho sempre desiderato avere un amplificatore della Sansui alla fine qualche anno fa ne ho preso uno,ma non quelli che vedevo nei negozi da ragazzo a cavallo tra 70/80, bensi uno dei meglio riusciti che in quegli anni non conoscevo il AU777a. Poi da poco ho conosciuto alcune produzioni Kenwood degli anni 70 che non avevo idea di quanto fossero validi; il "vintagista" comunque è un attento compratore anche se a volte si rischia di diventare accumulatori, perchè un po' il nostro sogno sarebbe ricreare ( e in questo vengo incontro al tuo ragionamento) quei muri di amplificatori e diffusori dei negozi di alta fedeltà degli anni d'oro. Quasi sempre poi il prezzo più alto riguarda il recap per riportare il nostro ferrovecchio a suonare come quando era uscito.
Membro_0024 Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 33 minuti fa, Bazza ha scritto: Kenwood KA2002a strabello 😉
Bazza Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 5 minuti fa, jammo ha scritto: strabello 😉 Siiii... è da tempo che ne volevo uno ma spesso viaggiano sopra il centino, ha marzaglia ho avuto la mia vittoria 😁. Mancano i fianchetti in legno ma per il resto è perfetto.
Pimpinotto Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 3 ore fa, BEST-GROOVE ha scritto: ecco, quel nome ad esempio mi è completamente sconosciuto Nei primissimi anni 80 era in auge in UK il marchio di valvolari Grant-Lumley e, forse, fu importato in piccole quantità in Italia (Natali?). A un certo punto le due "menti" seguirono strade differenti da cui la nascita dei due marchi "separati, "Grant" (importato sempre da Natali; mi ricordo il modello stereofonico G-100AS in quanto intorno al 1985, fu tra i papabili all'acquisto per amplificare le DQ10) e "Lumley" sempre attivi nel campo delle amplificazioni valvolari. Mi ricordo bene della Lumley un finale valvolare monofonico da 100W (forse dovrei avere una brochure) che, intorno a quegli anni, stazionava nella sala d'ascolto di HIFI Federici a Roma e che veniva considerato un prodotto di riferimento da parte di coloro i quali curavano maggiormente il reparto (il Dott. Lamberto Limberti e il sig. Riccardo Pandolfi che, poi, mise su la "Boutique dell'HIFI"). P.S.: Nella foga, non mi ero accorto che Oscilloscopio aveva "postato" la storia completa dei suddetti marchi .....
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 28 Dicembre 2021 Moderatori Inviato 28 Dicembre 2021 9 minuti fa, Pimpinotto ha scritto: stazionava nella sala d'ascolto di HIFI Federici a Roma e che veniva considerato un prodotto di riferimento dalle mia parti a cavallo degli anni 80 parlando di prodotti fatti in UK a valvole solo Michaelson & Austin
Pimpinotto Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 10 minuti fa, BEST-GROOVE ha scritto: dalle mia parti a cavallo degli anni 80 parlando di prodotti fatti in UK a valvole solo Michaelson & Austin Anche se sono di Cagliari, ogni tanto non disdegnavo qualche viaggetto a Roma, visitando quella terra di Bengodi che era HIFI Federici in Corso d'Italia 34B, che, tra l'altro, era il "covo" di diversi redattori dalle "orecchie d'oro" (sia presunte che effettivamente tali) di riviste HIFI e lì si poteva vedere e toccare con mano molti marchi sia USA che UK (anche di categoria "budget" come Creek, Quantum electronics, ecc) tra cui Grant, Lumpley e Mentmore (ex M&A), CJ, Audio Research, e tanti altri Tra l'altro sono possessore di una coppia di Mentmore M-200 acquistata proprio da loro ..... Tra l'altro, le riviste dell'epoca stavano dando visibilità a tanti marchi inglesi, fino ad allora semisconosciuti e neanche importati.
Dr.Faust Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 Ciao, rispondo da neofita riportando il mio caso. Negli ultimi anni ho seguito la regola "definitiva" delle approssimazioni successive partendo da un impianto base acquistato con pezzi sia nuovi che residui della gioventù, l'intento, quindi la grandezza data a cui avvicinarsi, era trovare un suono limpido e pulito per i miei vinili di jazz e classica, vicino all'ascolto nelle salette di alcuni localini londinesi od anche, a due passi, al Fuori Porta di Bergamo. Sottolineo che non parlo di cifre pazzesche che non potevo ed ora non voglio spendere, ma di un normale impegno di spesa che dia come somma dell'impianto (pre+finale/giradischi/tuner/casse) un valore non superiore ai 5k€. Tornando agli esperimenti parliamo delle casse, parto con le Pioneer CS-R700 da ragazzo, passando per delle JBL L100, altre JBL di cui non ricordo il tipo poi delle Amphion da scaffale (un suono particolare), BOSE 301, 601 e 901, le 901 mi sembravano il massimo ma poi ho ascoltato per caso delle Quad ESL57 e mi sono innamorato del suono, appena avuta l'occasione, circa un 1 anno di ricerche tra rottami e prezzi strani, ho trovato le ESL63 che utilizzo ora. E quindi via a cambiare le elettroniche, l'incredibile "mostro" Soundcraftsman che giochicchiava con le 901 avrebbe "dissolto" le ESL al primo errore! Nel mezzo 40 anni di follie tra l'hifi, le moto e le ragazze (ma quì uno stop provvidenziale mi àncora con grande felicità da 30 anni!). Nuove casse contemporanee all'acquisto solo le Amphion, le altre tutte anzianotte o mai nuove, cambi vari per suono non piaciuto o per spazi cambiati, idem per le varie elettroniche, solo i giradischi ne ho avuti 2: Lenco75 e, da 10 anni circa il Luxman PD272. Cosa cambia tra vintage e nuovo? Girati alcuni negozi non ho trovato lo stesso suono delle ESL nella produzione moderna stando in un range <2.500€, e quindi sposo l'idea del massimo miglior suono a medesimo costo. Ma poi c'è qualcosa d'altro che muove questa passione, ora chiedo, provo, cerco un finale valvolare per le ESL, poi passerò al pre mantenendo quanto sto usando, che venderò risolto il problema. Si potrebbe anche definire quasi un "gioco", come per le moto o le auto, o, parlo per me, le bici da corsa, non cambierei mai la mia Grandis su misura in acciaio tutta Campagnolo del '81 con una moderna in carbonio, non la sentirei parte di me... Che dire, forse sbaglio, ma quando accendo il mio impianto e metto un qualsiasi vinile di Stan Getz, di Miles Davis o chiunque altro non trovo lo stesso suono che da mio fratello ascolto con le sue Sonus accoppiate ad elettroniche altrettanto nuove e blasonate. E poi, come sempre, è il nostro orecchio che decide. 1
Pimpinotto Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 @Dr.Faust Le Quad ESL sia nella versione 57 che 63 sono considerate delle casse dal suono immortale ......... 1
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 28 Dicembre 2021 Moderatori Inviato 28 Dicembre 2021 13 minuti fa, Pimpinotto ha scritto: e Mentmore (ex M&A) Giusto....ma quelli se non ricordo male son arrivati dopo la scissione M&A
diego_g Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 1 ora fa, jammo ha scritto: il nostro sogno sarebbe ricreare ( e in questo vengo incontro al tuo ragionamento) quei muri di amplificatori e diffusori dei negozi di alta fedeltà degli anni d'oro. Pazzesco! Ne parlavo proprio ieri al telefono con Tito @oscilloscopio di questi impressionanti "muri" di apparecchi che rivestivano fino al soffitto i negozi di quegli anni, come ad esempio Teleonda di piazzetta Pattari, a Milano, per chi se lo ricorda. Mi vergogno un po' a rivelarlo, ma mi capita di sognare di entrare per caso in un negozio di quella fatta e trovare il proprietario che vuole disfarsi per un tozzo di pane di tutto quel ben di Dio 😁.
Gici HV Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 Secondo me anche l'effetto nostalgia ci mette del suo, oggetti che 30/40 anni fa costavano come una berlina tedesca sono ancora in grado di dire la loro, ovviamente se in condizioni perfette,altro discorso per la paccottiglia spacciata per vintage che era meno che mediocre anche da nuova. Una piccola considerazione, in 30 anni l'elettronica ha fatto passi enormi pensare che solo nel nostro hobby sia rimasta ferma agli anni 60/70 mi sembra un po' pretestuoso. 1
oscilloscopio Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 @diego_g Ehh...a Milano c'era da perdersi...Studio Hifi, Buscemi, Giovenzana, Spinelli, Melchioni, Hi fi Club e chi più ne ha più ne metta, con quel profumo di essenza e gomma dei diffusori e le cataste di elettroniche...bei ricordi 1
oscilloscopio Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 @Gici HV Mah...probabilmente a livello strumentale ci saranno delle differenze, ma a livello di prestazioni sonore, tutta questa differenza con le mie povere orecchie da cinquantenne avanzato non le colgo e soprattutto a mio parere è cambiato il modo di porgere il suono. 1 1
Gici HV Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 4 minuti fa, oscilloscopio ha scritto: e soprattutto a mio parere è cambiato il modo di porgere il suono. Questo lo condivido.
Pimpinotto Inviato 28 Dicembre 2021 Inviato 28 Dicembre 2021 1 ora fa, BEST-GROOVE ha scritto: Giusto....ma quelli se non ricordo male son arrivati dopo la scissione M&A Mentmore era il nome di una azienda a partecipazione statale che acquisì e commercializzo, un pochino rivisti, i prodotti ex M&A (TVA-1, TVA-10, M100 e M200) intorno al 1984. Premetto che non conosco i prodotti M&A originali, ma, nonostante gli "strombazzi pubblicitari" dell'importatore e di alcuni giornalisti (magari si documentassero bene, prima di scrivere !), il passaggio da M&A a Mentmore, secondo me non fu positivo. I Mentmore M200, in mio possesso, nonostante avessero serial number vicinissimi, anche se non consecutivi, non erano "perfettamente identici" ........ per esempio avevano le PCB, che supportano la circuitazione di segnale, con il colore della vetronite e la fattura differenti (una con le piste ramate e una con le piste stagnate); se non erro, anche gli zoccoli per le valvole di segnale erano di fattura visibilmente differenti. Anche gli otteti di KT77 Gold Lion, su un esemplare, avevano le basi marrone e sull'altro nere. Probabilmente li avevano assemblati con le ultime rimanenze di magazzino. Addirittura, alcuni anni dopo, a causa di una piccola vibrazione "molesta" mi accorsi che, su entrambi gli esemplari, una calotta dei trasformatori di uscita era fissata al telaio con 2 viti anzichè tre come previsto (nella calotta erano presenti 3 dadi rivettati così come 3 fori sul telaio ; invece le altre calotte "gemelle", quelle rivolte verso il lato posteriore erano fissate con 3 viti. Probabilmente gli operai non si volevano sforzare più di tanto perchè il montaggio di quella 3°vite era reso meno agevole dall'intralcio dovuto alla presenza di una boccola di uscita. Ho anche l'impressione che, visto che si volevano tirare fuori 200-250W da 8 EL34/KT77 (50w da 2 EL34 nel TVA-10) si trattasse di progetti un pò tirati per il collo e, magari, un tantino sottodimensionati per cui racconto un'altro aneddoto (spero di non annoiarvi) ........ dopo oltre un anno che ce li avevo, uno dei due esemplari fece un botto con tanto di fumata: era esploso un elettrolitico sull'anodica da 22uF/500V ...... misurai ai suoi capi ben 520V, quindi ripetei la misura anche sull'altro esemplare con gli stessi risultati. Scrissi all'importatore, che mi mandò il pezzo da sostituire e mi rispose che, per lui, era normale far funzionare a 520V un elettrolitico da 500V (sic!) ...... dopo qualche anno, appena li trovai sul mercato, li sostituii con dei polipropilene Solen 22uF/630V levandomi ogni preoccupazione. Un altro appassionato della mia citta, che li ebbe, invece, fu un pò meno fortunato di me perchè i suoi esemplari ebbero un guasto più consistente e richiedettero l'intervento di un laboratorio specializzato con la sostituzione di alcune parti, fornite direttamente dall'importatore. Successivamente quei progetti ricomparvero sotto il marchio "Papworth Audio Technology" che ampliò la gamma dei monofonici (mi ricordo un monofonico, con un otteto di KT88) ma, al giorno d'oggi, mi pare che non siano più prodotti. 1
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