MAX79 Inviato 10 Marzo 2022 Inviato 10 Marzo 2022 2 ore fa, audio_fan ha scritto: Con lo streaming no, si può ascoltare ogni giorno per pura curiosità un genere completamente nuovo, sul quale non si sarebbe altrimenti mai investito un centesimo, sviluppando così interessi più eclettici ed allargando i propri orizzonti. ..e poi c'è chi coniuga entrambi i mondi, ascoltando musica in streaming (anche del tutto gratuitamente sul tubo) per poi decidere se e cosa acquistare in formato fisico. il 90% degli LP acquistati da me negli ultimi anni è passato proprio per questo percorso, con scoperte o ri-scoperte (di album con più di qualche anno sulle spalle) anche eclatanti. Evviva sia lo streaming che le case che sanno e vogliono produrre buon vinile! 1
Iperione Inviato 10 Marzo 2022 Autore Inviato 10 Marzo 2022 @MAX79 esatto! È proprio lo stesso metodo che adotto io, per questo li vedo i due volti della stessa medagli
crosby Inviato 10 Marzo 2022 Inviato 10 Marzo 2022 @Iperione si ma tu hai chiesto quale sarà il futuro, tra 5 o 10 anni non il presente che è quello che fanno tutti: integrare liquida e supporti .
Carson Inviato 10 Marzo 2022 Inviato 10 Marzo 2022 Dico la mia: per me non può esistere l’ascolto di un disco senza che io tenga in mano il supporto fisico. L’arrivo del pacchetto, scartarlo, aprire il disco e leggere tutte le informazioni. Qui non ne faccio un discorso di qualità (che forse in questo forum non è il massimo da dire) ma di pura emozione. 2
caricolimite Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 14 ore fa, Iperione ha scritto: L'uno compensa l'altro e non vi potrebbe essere un mondo musicale senza queste due componenti. Ma c'è chi appella lo streaming come "futuro della fruizione" sarei felice di sentire la vostra! il futuro della fruizione musicale è lo streaming, per i feticisti il mercato continuerà ad offrire il vinile 😁 2
ClasseA Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Direi che lo streaming e' prima di tutto il presente e il futuro prossimo, quello che ragionevolmente si può prevedere, oltre ci vorrebbe la sfera di cristallo. A livello di supporto fisico il cd offre una vastità di titoli non coperta dalle ristampe in vinile che hanno inoltre prezzi che riflettono una domanda eccessiva rispetto ad un'offerta che non può aumentare più di tanto ( siti e macchinari sono quelli che sono). Un revival vinilico insomma che avrebbe ancora meno senso senza la grande offerta sull'usato dove armandosi di pazienza si possono trovare più cose. Senza il pop rock , generi nei quali il vinile si esprime al massimo, probabilmente non ci sarebbe stato alcun revival del disco nero. 1
Fabio Cottatellucci Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 2 minuti fa, ClasseA ha scritto: Senza il pop rock , generi nei quali il vinile si esprime al massimo, probabilmente non ci sarebbe stato alcun revival del disco nero. Per non dire che, senza le discoteche (!) e le vaste collezioni di alcuni appassionati, il vinile fino ad oggi non ci sarebbe proprio arrivato.
daniele_g Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 14 ore fa, Tronio ha scritto: la "colpa" di questa tendenza non è tanto del nuovo metodo di fruizione, quanto della pigrizia fisica e mentale di chi si accontenta di fare meno fatica e/o spendere meno senza preoccuparsi troppo di ciò che si sta perdendo questo è un tema interessante e che condivido almeno in parte (in parte, nel senso che non sarà così per tutti, ma per alcuni sì), che potrebbe meritare un thread a sè. 47 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Per non dire che, senza le discoteche (!) e le vaste collezioni di alcuni appassionati, il vinile fino ad oggi non ci sarebbe proprio arrivato. be', non hanno mai smesso di stampare vinile, specialmente, per quanto possa di primo acchito sembrare strano, per i titoli più 'mainstream' (M.Jackson, Madonna, eccetera).
Questo è un messaggio popolare. Tronio Inviato 11 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Marzo 2022 11 ore fa, crosby ha scritto: chi comprerà dei dischi con 10 tracce dove 7 non ti dicono nulla e 3 ti piacciono? Hai ragione: a che serve fare un viaggio fino a Parigi per vedere la Gioconda tutta intera? Mi scarico una bella immagine in alta risoluzione, faccio un crop del volto (tanto il resto non è importante) e me la metto come sfondo del desktop: che differenza c'è?... 🤦♂️ Un'opera intellettuale è tale nel suo complesso e nella forma pensata dall'autore: un libro, un disco o un quadro sono opera nella loro interezza e così è stato previsto che vengano fruiti. Certo, nulla vieta che qualcuno possa decidere per comodità di farsi una sorta di "selezione" o di fruirne in un formato "liquefatto" e parziale, come erano un tempo le cassette-compilation da ascoltare in macchina, ma questa è cosa ben differente dall'alta fedeltà che non deve limitarsi alla sola qualità della riproduzione ma anche alla coerenza con la forma originale dell'opera così com'è stata creata. Troppo spesso inoltre a mio avviso si confonde la quantità con la qualità, dove con questo termine non intendo necessariamente il livello tecnico di fedeltà sonora ma l'intera esperienza di ascolto. In nessun modo il fatto di poter accedere a "milioni di brani" può essere sinonimo di qualità: semmai, come dice anche @MAX79, di utilità per poter conoscere o preascoltare opere che poi si può decidere o meno di acquistare. Sempre IMHO, a scanso di equivoci... 😉 1 ora fa, ClasseA ha scritto: Direi che ... revival del disco nero. Sintesi che mi trova completamente d'accordo, per quel che può valere il mio parere. 3 1
zigirmato Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 17 ore fa, Iperione ha scritto: Dal mio punto di vista comunque, lo streaming si ferma dove il formato fisico incomincia. Questo dipende dalla qualità della musica ovvero il file che va in streaming o dalla registrazione del cd. È vero che con lo streaming si scoprono, così diciamo gratuitamente molti generi musicali, cosi come le radio, però se la musica non è trasmessa bene, è come vedere una donna nuda in mezzo alla nebbia.
crosby Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 @Tronio Guardi al mondo della musica con occhi da "audiofilo" o da "musicofilo". le tue, peraltro condivise da me, considerazioni non si adattano al format richiesto dalla stragrande maggioranza dell'ascoltatore medio che chiede pezzi di presa rapida e poco impegnativi.
Amministratori cactus_atomo Inviato 11 Marzo 2022 Amministratori Inviato 11 Marzo 2022 facciamo una prima distinzion, c'è chi ha molto sw solido e chi parte da zero. i primi potranno affiancare lo streaming ma difficilmente butteranno il resto alle ortiche. per chi comincia oggi tutto cambia. sicuramente lo streaming è nil futuro degli ascolti in mobilitò, per quelli disimpegnati, per i tormentoni el momento, però resto convinto che i fan dei gruppi rock continueranno a comprare musica solida dei loro idoli in tutti i formati possibili, e spesso anche in edizioni differenti e' probabile che il futuro della fruizione di massa della musica sia lo streaming, ma esistono comunque produzioni di nicchia che non è detto che lo streaming offrirà in futuro (me ne sto accorgendo frequentando lo straming video a casa di amici, trovo tutte le serie, anche quelle coreane, tutti i cinepanettoni, i best sellr, ma se cerco podotti un po meno di massa faccio fatica a trovarli e mi tocca recuperali da dvd usati)
Fabio Cottatellucci Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 5 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: i fan dei gruppi rock continueranno a comprare musica solida dei loro idoli in tutti i formati possibili, e spesso anche in edizioni differenti Finché produrranno meccaniche per DVD...
Iperione Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 @cactus_atomo 7 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: però resto convinto che i fan dei gruppi rock continueranno a comprare musica solida dei loro idoli Anche io la penso così!
fabbe Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Per me lo streaming, nel bene e nel male, è il futuro. Sto guardando i giovani e i loro comportamenti in merito alla musica e quasi la totalità ascoltano attraverso la rete. Qualche mosca bianca ha ereditato l'impianto del padre, qualcuno ha ricevuto, perché è moda, come è successo al mio collega, un giradischi integrato con casse. Ma che se ne dica, con una spesa modica si può acquistare un impianto mobile che suona molto meglio di molti impianti costosi posti nel sottoscala. Il vero problema che è che alla fine ti trovi con un bel nulla in mano.
Iperione Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 @fabbe 7 minuti fa, fabbe ha scritto: . Il vero problema che è che alla fine ti trovi con un bel nulla in mano. Ecco, ho spesso l'occasione di parlare con i ragazzi, loro, seppur giovani e dunque figli del periodo cd/streaming, rimangono ammaliati dal vinile r spesso comprano i loro album preferiti in edizioni colorate ecc... ciò per farvi capire che anche il vinile è presente e forse anche futuro.
Amministratori cactus_atomo Inviato 11 Marzo 2022 Amministratori Inviato 11 Marzo 2022 @fabbe dipende dal peso che si da alla qualità dell'ascolto. per chi ascolta in mobilità o facendo altro, quasi tutto è qaulitativamente soddisfacente, reso il fatto che un impiantino di fortuna che avevo portato un paio di anni fa ad una festa di compleanno ha messo a tacere la musica da computer per giudizio unanime dei partecipoanti, nonostante la tottura di zrbedei rispetto alla facilità dello streaming. @Fabio Cottatelluccii fan comprano erchè sono fans, mia nipote a suo tempo dei muse aveva cd, dvd, vinile, locanmdine di concerti, autografi e gadget vari, spesso doppioni (cd, dvd di concerti live, dizioni speciali, ecc). basya vedere quanto vendono le limited edition dei pk, comprate da gente che dei pf ha tutto, ovviamente una volta che hai l cd o il vimile, li vuoi sentire e spesso comincia un altro percorso
Tronio Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 7 minuti fa, fabbe ha scritto: Il vero problema che è che alla fine ti trovi con un bel nulla in mano. Il problema ancor peggiore è che purtroppo, a causa degli scarsi introiti dalle vendite di dischi che non sono assolutamente compensati dalle (eventuali) royalties dello streaming, anche la maggior parte degli artisti si troveranno nelle medesime condizioni (tranne magari quei pochi con un buon potere contrattuale perché hanno un nutrito seguito di fans), con un inevitabile appiattimento dell'offerta almeno in termini qualitativi.
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