Progressive Posted April 13 Author Share Posted April 13 Ai tempi un album che ascoltavo è Getz/Gilberto, chi lo conosce? Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 13 Share Posted April 13 @Progressive beh spettacolare. Quello è un disco "senza tempo". Uno di quelli che devi avere per forza in discoteca... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 13 Author Share Posted April 13 21 ore fa, one4seven ha scritto: Agharta Ascoltato, bello! 👍 Intanto ho messo su un'altro disco di Miles Davis, già ascoltato tempo fa. Il disco è Live-Evil. Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 13 Share Posted April 13 18 minuti fa, Progressive ha scritto: Live-Evil Spettacolo. A me il Davis dei 70 (evito di citare i generi sennò @analogico_09 si arrabbia 😁) piace da matti. Senza nulla togliere ai suoi precedenti "classici" sia chiaro. Ma i dischi di quel periodo sono "orgasmici" 😁 Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 13 Share Posted April 13 E di conseguenza mi "intrippa" da matti anche chi di volta in volta ruotava intorno al suo mondo, diciamo così. Herbie Hancock su tutti. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post OTREBLA Posted April 14 Popular Post Share Posted April 14 Il 10/4/2022 at 14:40, Progressive ha scritto: Detto questo per uno che si avvicina al Jazz che album consigliate di ascoltare? Da parte mia ti consiglio di avvicinarti al Jazz attraverso un percorso cronologico e strutturato, che ti permetterà di ricavarne un'idea più completa e precisa. Ragtime, Dixieland, Stride Piano, Swing, Be-Bop e Hard Bop, il percorso è questo. Scott Joplin (Ragtime) - Bix Beiderbeck o il primo Louis Armstrong (Dixieland) - Fats Waller (Stride) - Glenn Miller - Dijango Reinhardt (Swing) - Art Tatum (che va bene un po' per tutto) - Dizzy Gillespie (Be-Bop) - il Miles Davis del periodo Prestige (Hard Bop) o anche Chet Baker. Ho inserito i primi nomi che mi sono venuti in mente. Purtroppo, se si vuol capire e soprattutto amare Picasso, bisogna partire dalla maschera di Agamennone (1500 A.C.). E' un po' lunga lo so, ma ha i suoi notevolissimi vantaggi. Alberto. 3 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 14 Author Share Posted April 14 Sto esplorando un po' il Miles Davis dagli anni 70 in poi, provo con Tutu anche se non sono un amante dei sintetizzatori soprattutto se usati in modo massiccio. Poi mi butto su un Jazz più classico. Comunque quel poco di Miles Davis anni 70 che ho ascoltato mi piace. Link to comment Share on other sites More sharing options...
ferdydurke Posted April 14 Share Posted April 14 Il miglior Miles Davis è quello precedente a BB, dopo ha pensato solo far soldi con una musica nettamente commerciale, ti consiglio un attento ascolto dei dischi precedenti…potresti cominciare da quelli dalla Prestige… Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 14 Author Share Posted April 14 @ferdydurke quindi album come Bitches Brew e Live - Evil non ti piacciono? Link to comment Share on other sites More sharing options...
ferdydurke Posted April 14 Share Posted April 14 @Progressive No non amo il genere fusion…preferisco di gran lunga il jazz classico…magari è un pelino più difficile…prova gli album della prestige (Relaxin', Workin', Steamin' e Cookin')… Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 14 Author Share Posted April 14 Come immaginavo l'album Tutu di Miles Davis targato anni 80 non mi ha preso, come già scritto l'uso massiccio di sintetizzatori non fa per me. Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 14 Share Posted April 14 Il bello di Davis è proprio questo: nella sua lunghissima e prolifica produzione artistica, c'è n'è per tutti: chi la preferisce cotta, chi cruda, tutti sono accontentati. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 14 Author Share Posted April 14 Questo discorso di commerciale si è scritto anche per i Pink Floyd, da The Dark Side... In poi dischi commerciali, per incassare... Boh... Di Miles Davis sto apprezzando proprio questo suo ricercare nuovi suoni, di sperimentare, di mettersi sempre in gioco, la parola commerciale per quei due album anni 70 che ho citato non la condivido. La vedo più una questione di gusti musicali, c'è chi è legato al classico Jazz e influenze di altro genere non piacciono e ci sta. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Progressive Posted April 14 Author Share Posted April 14 1 ora fa, one4seven ha scritto: Il bello di Davis è proprio questo: nella sua lunghissima e prolifica produzione artistica, c'è n'è per tutti: chi la preferisce cotta, chi cruda, tutti sono accontentati. A me sta piacendo anche Jack Johnson. Link to comment Share on other sites More sharing options...
analogico_09 Posted April 14 Share Posted April 14 2 ore fa, Progressive ha scritto: Come immaginavo l'album Tutu di Miles Davis targato anni 80 non mi ha preso, come già scritto l'uso massiccio di sintetizzatori non fa per me. Bravissimo! E' un disco di "montaggio".., Davis suona in "apnea" (suona bene.., ma senz'anima.., o con anima "ingabbiata"); in realtà questo è un disco col quale Marcus Miller ha cercato di costruire un piedistallo per se stesso, "sfruttando" Miles..., credo il peggior disco intitolato al "divino"... Ma leggo che si entra sempre più nel concettuale.., nei dettagli, nel merito critico -storico di stile e linguaggio dei dischi, quindi della musica (i dischi sono materia inerme... ), non siamo al consiglio spiccio generico e veloce del consiglio per gli acquisti e per gli ascolti... Iinsomma mi sa che ci avevo ragione a dire che per queste cose ci sarebbe già il topic giusto, già ben avviato e pronto all'uso con tante "info" che potrebbero risultare utili anche ai fini specifici di questa discussione... 😄 Naturalmente sta bene così.., ci mancherebbe.., se sta bene a chi decide sul "bene" e sul "male"... sta bene a tutti... 🤓 solo che mo' io qui chiudo e torno ad annaffiare il mio orticello che ultimamente ho trascurato... 🥕🍓 😂 😉 Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 14 Share Posted April 14 @Progressive Eh niente... Davis ti ha proprio conquistato! Ma non mi stupisce affatto. Guarda, cambiando "genere", ti butto là un input (mi ci sto ingrippando ormai da parecchio tempo) > https://www.discogs.com/master/1596722-Jiro-Inagaki-Big-Soul-Media-Composed-Arranged-And-Conducted-By-Hiromasa-Suzuki-By-The-Red-Stream E' un imput "a caso" (non me ne vorranno quelli che il jazz si affronta sotto il profilo scolastico-cronologico) perchè lo sto ascoltando proprio ora. Non è nemmeno uno dei migliori dischi... Se entri in questo mondo (il vasto panorama "jazz e dintorni" Giappo) non ne esci più 😁 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post analogico_09 Posted April 14 Popular Post Share Posted April 14 Ah.., ultimo dispaccio della sera.., non credo sia affatto vero che per capire il jazz occorra iniziare cronologicamente, pertire dagli inizi fino ai nostri giorni (a quel pochissimo, raro jazz degno di questo nome che sia rimasto.., il resto è andato.., morto già da qualche lustro, oggi si ascoltano simulacri, surrogati slavati di jazz...). Il nozionismo, la conoscenza storica cronologica serve per fare il compitino diligente, non porta a sentire e a "capire" la sostanza musicale del jazz, di ogni altra musica (stesso discorso vale per la classica)... Si può iniziare a conoscere, capire, sentire lo spirito del jazz anche iniziando con Sun Ra, o con l'AEOC, con le espressioni più d'avanguardia, estreme che contiengono tuttavia in sè tutta la storia del jazz, e poi, andando a ritroso nel tempo, saltando anche di qua e di là, secondo dove ci porta la nostra libera curiosità, la nostra immaginazione, si potranno ascoltare i"campioni" del jazz arcaico, classico, moderno, bop, free, ecc, ecc... Parlo per esperienza personale e in base alle esperienza di altre persone analoghe alle mie che ho avuto modo di verificare personalmente circa il modo anti-cronologico di approcciare la musica con risultati molto soddisfacenti. La rigida cronologia è per le materie "impiegatizie".., per archivi, catasti, uffici del registro, ecc..., bisogna scombinare la cronologia per liberare la mente dalle regole diligenti e coattive che nell'arte non servono a nulla, che l'arte stessa scombina ... E' possibile capire e sentire profondamente Matisse anche senza aver prima conosciuto Giotto, e viceversa; è possibile interiorizzare il Canto della Terra di Mahler senza aver ancora ascoltato il canto dei trovatori medievali, e viceversa; idem leggere in modo esaltante Memorie di Adriano senza aver letto una sola pagina della Divina Commedia, e viceversa... Ovviamente.., questo vale se non si ci si deve preparare per l'esame che ci fa un'altra persona per il pezzo di carta..; per l'esame che noi fruitori di musica, d'arte, facciamo o dobbiamo fare a noi stessi, è esattamente quello che ci vuole: licenziare la cronologia.., è il meglio della vita! 😄 Si trattera poi di raccordare tra di loro tutte queste opere e conoscenze sparse in una mappa del tempo nostra, personale, per noi stessi organica, a ciuascuno la sua, che non segua il "calendario", dopo aver creato una dis-cronologia ideale per l'assimilzazione musicale e artistica più piena, più libera, più matura e profonda, che ci porti a comprendere come l'arte autentica, l'arte universale, non abbia luoghi nè spazi limitati , ne' tempi cronologicamente "ordinati"... Se "capisci", ai primi approcci col jazz, la musica di Coltrane, senza aver ascoltato altro, hai anche "capito" la musica di Barney Bigard. La formula resta invariata invertendo i nomi... 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
claravox Posted April 14 Share Posted April 14 @Progressive Se ho interpretato bene i tuoi gusti e allontanandoci dal jazz classico ti consiglierei di dare un ascolto ad un trio più contemporaneo, una musica che ha radici nel cosiddetto jazz nordico con ambientazioni rock, a me che ho scoperto il jazz da relativamente pochi anni, cresciuto col rock, col progressive e cantautori vari ho trovato dellle sonorità che letteralmente mi trasportano in un altra dimensione…. vabbè io l’ho buttata lì…non me ne vogliano i puristi del jazz classico. Esbjörn Svensson Trio Link to comment Share on other sites More sharing options...
one4seven Posted April 14 Share Posted April 14 @analogico_09 stavolta un melius te lo meriti 😄 Link to comment Share on other sites More sharing options...
analogico_09 Posted April 14 Share Posted April 14 2 minuti fa, one4seven ha scritto: @analogico_09 stavolta un melius te lo meriti 😄 Vabbè.., meglio una sola volta che mai... 😆 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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