Modifica Tonalità Vu Meter

[subsub]

@cactus_atomo okkio... Che fai arrabbiare qualcuno (:-

[vignotra]

i v meter sono prodotti da un fornitore esterno ma non sono colorati, sono bianchi. La colorazione blu deriva da una pellicola intterposta tra il vetro del v,eter ed il vetro del frontale (le famose gelatine). Dopo di che la regolazione dell'intensità luminosa e cromatica viene eseguita con due dei tre trimmer presenti sui vmeter o nelle loro vicinanze.

Quindi il problema della non perfetta uniformità di colorazione tra apparecchi diversi NON dovrebbe sussistere se venisse utilizzato il colorimetro sempre dalla stessa persona addetta a questo controllo. Lo sapete che ognuno di noi vede (e sente) in modo diverso. Quindi, all'interno di un certo lotto di produzione è d'obbligo l'uniformità. Su prodotti costruiti ed assemblati in giorni /settimane diverse diventa più difficile.

Con questo non voglio fare l'avvocato del diavolo ma voglio solo spiegare come stanno le cose. 

Non è ammissibile, ad esempio che in un pre o ampli integrato i due vmeter siano diversi tra loro, così come non è tollerabile che ci siano diversità tra due finali mono con numeri di matricola conseguenti.

[davv_one]

 

Un noto ristoratore romano, da decenni porta avanti la salumeria di famiglia nata alla fine degli anni 50, ora tramutata in ristorante che serve ai propri clienti piatti realizzati con materie prime di eccellenza, mi raccontava tempo fa, che chi va da lui deve poter mangiare la stessa carbonara sia a pranzo sia a cena, e che ogni chef deve essere in grado di farla sempre uguale, quindi il tutto si traduce in una meticolosa attenzione alla grammatura degli ingredienti, ogni ingrediente deve essere pesato e deve essere sempre lo stesso, olio, pecorino, guanciale, tutto svolto sempre con la stessa procedura, perché solo in questo modo può garantire uno standard qualitativo elevato. 

Tutto questo per dire, se un attività artigianale come un ristorante riesce “nei limiti del possibile” ad ottenere sempre lo stesso risultato nei suoi piatti, come fa un colosso come McIntosh ad affidarsi a l’occhio umano dell’operaio di turno che interpreta il valore del colorimetro. Mi rimane difficile nel 2022 immaginare che non esista un macchinario che sia in grado di tarare in modo univoco una temperatura colore dei Vu meter, tra l’altro simbolo storico dello stesso marchio.

 

Davide

 

[subsub]

@davv_one Esistono i ristoranti e... Le mense.., (:-  ne ho lette di ca@@ate ma......... Non nel tuo racconto attenzione.. Ma nel modo di giustificare l ingiustificabile. 

[vignotra]

@subsub nessuno giustifica l'ingiustificabile. quando le cose non vanno bisogna dirlo, e lo stiamo dicendo in modo molto trasparente. Ma attenzione, passare dalla critica costruttiva a quella distruttiva è un attimo. Sia quando si lodi che quando si critichi bisogna avere equilibrio.

[cactus_atomo]

Oggi credo che la procedura potrebbe essere automatizzata e gestita d un computer. Non credo che nel settore auto il colore della vernice lo decidano ad occhio

[vignotra]

@cactus_atomo su grandi numeri tutto deve essere standard e controllato da pc ed eseguito dai robot. Non stiamo parlando dello stesso caso.

[GFF1972]

Ciao a tutti, premetto che, personalmente, una leggera differenza di tonalità tra i vu meter di due elettroniche di uno stesso marchio, come pure di due elettroniche dello stesso modello di quel marchio ritengo sia assolutamente normale, quando si tratta di prodotti costruiti in modo ancora artigianale come i nostri amati McIntosh, secondo me, per fare contenti tutti, basterebbe che il regolatore della intensità dei led venisse posto all’esterno o, meglio, fosse una delle funzioni regolabili a discrezione dal fruitore, come accade per i vu meter dei finali e degli integrati Luxman, che sono regolabili, questi ultimi, anche dal telecomando.

Cosi il problema - se di problema può parlarsi - è risolto a monte.

Ciao,

Gianluca

[iBan69]

Basterebbe utilizzare quelle lampadine a led, con la luminosità e la tonalità regolabile, entro un range definito dalla fabbrica. Azzurro più caldo, freddo, più o meno luminoso  e come dice giustamente @GFF1972 , regolarlo, dal telecomando. 

[cactus_atomo]

@vignotra ovviamente i volumi produttivi sono diffrenti, ma certe tecnologie sono ormai affidabili e a basso costo. 

[davv_one]

7 ore fa, iBan69 ha scritto:

Basterebbe utilizzare quelle lampadine a led, con la luminosità e la tonalità regolabile, entro un range definito dalla fabbrica. Azzurro più caldo, freddo, più o meno luminoso

D’accordo sulla regolazione della luminosità dei vu meter, come avviene per il display, che a volte al buio possono risultare davvero troppo forti e fastidiosi, ma la regolazione della tonalità dei led la trovò una cinesata terrificante.

 

[iBan69]

@davv_one per tonalità intendo la temperatura colore, più calda meno calda, mica il cambio colore. 

[davv_one]

@iBan69 avevo capito bene

[iBan69]

@davv_one la regolazione dell’intensità, rende solo più scuro o chiaro il VU meter, mentre io vorrei la possibilità di tararlo con più precisione. 

I’azzurro per me più bello dei VU Meter negli  amplificatori McIntosh che ho avuto, era quello del 252, quello delle ultime generazioni, mi piace un pochino meno, ad essere pignoli. 

[davv_one]

9 minuti fa, iBan69 ha scritto:

I’azzurro per me più bello dei VU Meter negli  amplificatori McIntosh che ho avuto, era quello del 252, quello delle ultime generazioni, mi piace un pochino meno, ad essere pignoli

Anche a me piaceva da morire quello del mio 7900 ma a mio modo di vedere, trovo affascinante che un finale o un integrato anni 80 abbia una colorazione che lo contraddistingua dalle nuove generazioni

[cactus_atomo]

@davv_one e si i vumeter sono come i capelli, a seconda dell'età cambiano colore 😂

[simomac]

@davv_one ciao ho il tuo stesso problema con il c53 e il 302 hai risolto poi?

[maker_77_97]

Mi riallaccio a questa discussione esponendovi ciò che capita a me con il mio C53 e soprattutto con il mio mc252.

Anche a me i due meter del C53 hanno due tonalità leggermente diverse. Oltre a ciò anche il font dei caratteri dei numeri differisce tra canale destro e canale sinistro. Uno è leggermente più “fat “ rispetto all’altro.

 

Ma ciò che vorrei approfondire è quello che riscontro sul Mc 252. Da quando l ho acquistato, riscontro , a parità di potenza tra i 2 canali (mettendo in mono e facendo test su frequenze costanti e variandole) un leggero ritardo dell’ago o difetto di potenza del canale sinistro. 

È minimo ma visibile. 

Ho fatto più prove, i cavi, sia di segnale che di potenza , non sono ,poiché ne ho provati altri, il preamplificatore nemmeno , e nemmeno le sorgenti.

Il difetto rimane nel canale sinistro.

A me non sembra vi sia uno sbilanciamento del suono ed è molto difficile da comprendere dato che ogni registrazione ha le sue caratteristiche per canale specialmente in stereo, anche se guardando il meter che rimane leggermente più in basso mi sento condizionato e mi sembra che a sinistra manchi qualcosina. C’è da dire, a proposito di questa ultima affermazione, che il diffusore destro è posizionato in un angolo, mentre il sinistro ha un’altra camera di continuità più a sinistra (anche questo potrebbe secondo voi influenzare?).

Altro elemento bizzarro è la posizione dei 2 vumeter. Ho misurato che Quello del canale sinistro ha le scritte 1 mm spostate più in alto di quello del canale destro , questo potrebbe spiegare il “ritardo “ della lancetta specialmente quando l’ago è inclinato a destra o sinistra ; è chiaro che quando ci si avvicina al centro dovrebbero centrarsi con l’altro ma così non avviene.

A questo punto, prima di rivolgermi a centro autorizzato (se è il caso) , vorrei sapere un vostro parere, se ci sono ulteriori test da effettuare oppure se è una cosa normale che ci possa essere questa piccola differenza.

Vi allego foto di alcune misurazioni a emissione di frequenza fissa a volumi diversi per vedere la differenza.

Grazie.