mastergiven Inviato 5 Luglio 2022 Autore Inviato 5 Luglio 2022 https://www.ebay.de/itm/175325501241?mkcid=16&mkevt=1&mkrid=707-127634-2357-0&ssspo=SXR2pyXBSkO&sssrc=2349624&ssuid=IVCNt0HQT2O&var=474554819947&widget_ver=artemis&media=COPY Certo che questo costa proprio poco...
Tronio Inviato 5 Luglio 2022 Inviato 5 Luglio 2022 33 minuti fa, mastergiven ha scritto: Certo che questo costa proprio poco... Infatti secondo me, pur di non aspirare a chissà quali prestazioni, non è affatto una cattiva idea quella di "investire" pochi Euro per giocare con le valvole, magari in vista di un futuro acquisto più "serio" e importante. 1
Ulmerino Inviato 5 Luglio 2022 Inviato 5 Luglio 2022 Qualche anno fa ho avuto i monofonici Dynavox vr80, sono due integrati monofonici da 80watt ad alto guadagno con regolazione del volume...prima o poi li riprendo...davvero ottimi, silenziosissimi, suono pieno e dinamico, basso potente ma preciso, suono un po' old style, per quello che costano (1400 euro la coppia), davvero ben fatti...e spingono parecchio... 1
mariovalvola Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @Ulmerino. le temperature dei trasfo di alimentazione erano alte?
mariovalvola Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 Io da autocostruttore, mi diverto con la componentistica cinese. Trovi ogni tipo di amplificatore. Da quelli ingegnerizzati e realizzati bene anche con componenti ben dimensionati e di discreta/buona qualità ad altri più dimessi e/ più orientati all'estetica. ( A volte, latita anche l'estetica). La garanzia, è relativa ( non proprio assente ma... ) E, all'occorrenza, bisogna saperci mettere le mani A me, è capitato sul single-ended modificatissimo che uso normalmente, un inconveniente ridicolo. Si era guastato un integrato SMD stabilizzatore nella scheda che alimenta i relais di commutazione degli ingressi. Con la sostituzione dell' integrato, è andato tutto a posto. Un utente normale sarebbe stato molto in fastidio. Considerate anche questi aspetti.
Ulmerino Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @mariovalvola li ho avuti nell'estate 2020, anche dopo ore di funzionamento diventavano caldi ma non più di tanto...i quicksilver mono amp erano molto più caldi in confronto... 1
ferrodicavallo Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 audiospace galaxy 34..22,500 kg...costruito come un carro armato ,cablaggio point to point ,doppia modalità per la regolazione del bias dall'esterno ,telecomando..si può usare solo come finale..funziona a pentodo e a triodo..suona da 12 anni ..ho solo cambiato le valvole di potenza con delle el34 jj,..spinge..pilota l'impensabile..con tutta la magia delle el34..da 1150 di listino nel 2010..a 1950 euro di listino fino a qualche anno fa...che cosa potrebbe avere da invidiare ad un ampli italiano?...forse il fatto che in ampli come il roma 510 per regolare il bias bisogna smontare mezzo ampli con il rischio di restare fulminati?..oppure che se vuoi un ingresso direct per usare l'ampli come finale lo devi portare da un tecnico e farti fare la modifica a tue spese? 2
ferrodicavallo Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 poi si può salire di qualità...Peter Lau sa fare il suo mestiere..quindi..cinese..americano..italiano..se è costruito come si deve e suona bene..il fatto che sia cinese è a tutto vantaggio per il prezzo..giapponesi americani europei hanno prezzi nu poco esagerati..per non parlare del 275 McIntosh..9000 euri per un pezzo di lamiera piegata e un comunissimo circuito stampato,..che poi hanno trafi speciali..potrebbe essere ,ma io tutto questo suono speciale rispetto ai concorrenti non l'ho sentito..di speciale sicuramente hanno il prezzo..folle! Certo è che il paragone con i soli telai e la qualità costruttiva degli auduiospace rispetto al 275 è imbarazzante!!
samana Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 30 minuti fa, ferrodicavallo ha scritto: forse il fatto che in ampli come il roma 510 per regolare il bias bisogna smontare mezzo ampli con il rischio di restare fulminati? Da possessore del suddetto ampli, purtroppo non posso che concordare con te, e’ davvero un aspetto che non mi va giu’. Anche se non e’ vero che bisogna smontare “mezzo ampli”, basta capovolgerlo e svitare il coperchio sottostante. Pero’ quando lo metto in funzione mi ripaga ampiamente con prestazioni fuori dall’ordinario. Sarebbe interessante un confronto con l’Audiospace.
ferrodicavallo Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @samana non sarebbe costato nulla al produttore mettere i dimer per la regolazione esterna e un ingresso rca diretto per usare l'ampli come finale..forse per inserirlo in un impianto ht,..sono scelte scellerate quelle di creare difficoltà agli acquirenti. si il confronto sarebbe interessante,..credo che il 510 potrebbe avere vantaggi nella potenza per i watt in più ,..ma la ricchezza di armoniche,..la raffinatezza delle medio-alte delle el34 avrebbero forse la meglio sui limiti delle kt88 in quella zona...anche se devo dire che la dinamica del galaxy è straordinaria , in rete non trovi una sola recensione negativa su di esso...vorrà dire qualche cosa...un utente di questo forum "floyd" lo ha avuto per qualche anno , poi incautamente venduto..adesso ne cerca uno da ricomprare.
samana Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @ferrodicavallo Non ho le competenze per affermare se il progettista abbia adoperato delle scelte scellerate oppure no, con ogni probabilità ha avuto le sue ragioni. Forse c’entra il fatto che l’ampli e’ costruito nella maniera piu’ semplice possibile, si basa sul modello introdotto nel 1947 da un certo signor Williamson, stando all’articolo di Audioreview. Credo abbia voluto mantenere un carattere per così dire minimalista. O forse non c’entra niente. Sulla maggiore ricchezza armonica e raffinatezza delle el 34 rispetto alle kt 88 ti posso dire che, in seguito ad un confronto tra il Roma 510 ed un Triode 25 di Unison (un ampli con i controfiocchi) quest’ultimo fu pesantemente sconfitto anche sui parametri summenzionati. Per non parlare di tutto il resto. La differenza pare risieda nella bonta’ dei trasformatori d’uscita.
mariovalvola Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 18 minuti fa, samana ha scritto: si basa sul modello introdotto nel 1947 da un certo signor Williamson, stando all’articolo di Audioreview Porta pazienza. Lo so. Hai riportato quello che afferma AR. Però come potrebbe basarsi su un pushpull di tetrodi a fascio (KT66) collegati a triodo in classe A con un trasformatore con un carico primario importante giusto per ritardare il passaggio in AB1 e in bias automatico ( ma regolabile? Il 510 è agli antipodi. Bias fisso, classe AB1 profonda per ottenere alte potenze, collegamento a pentodo delle finali. Non dico che uno sia meglio dell'altro. Sono semplicemente diversissimi.
samana Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 23 minuti fa, mariovalvola ha scritto: Porta pazienza. Per carita’ ci mancherebbe altro! Come ho scritto e come hai ricordato, ho riportato parte di un articolo. Su tutto il resto mi taccio non essendo del mestiere e facendo tutt’altro nella vita.
mariovalvola Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 Non preoccuparti. Per certa gente, Appena c'è qualche vaga somiglianza, ogni amplificatore a tubi è figlio del Williamson. Un vecchio vezzo. Se lo si scomoda in questo modo, non si è capito nulla di quell'ampli. D'accordo lo stadio driver ci assomiglia molto vagamente ma le esigenze sono molto diverse. Questo non vuol dire che sto criticando il progettista del 510. Anzi. E' la rivista al limite, che ha sminuito il suo lavoro. 1
Mister Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 Ho avuto per anni il Cayin A88T, grande amplificatore. Ora sono passato al blasone, ma per me i cinesi fanno delle ottime elettroniche. Un marchio che sta emergendo alla grande e che non ho mai avuto il piacere di ascoltare è Line Magnetic.
samana Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 2 ore fa, mariovalvola ha scritto: ha sminuito il suo lavoro. Come mai dici che lo ha sminuito? Lo reputi un progetto degno d’interesse ?
samana Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 19 minuti fa, Mister ha scritto: Ho avuto per anni il Cayin A88T, Ho avuto il Cayin a 55t, ampli mal riuscito a parer mio.
mariovalvola Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 @samana Voglio dire che Williamson sicuramente ha fatto storia. Negli anni '50,'60', ecc., ha avuto infiniti emuli. Anche negli anni '80, c'erano copie penose che dimostravano la poca comprensione del lavoro di Williamson. Il progettista del tuo, mi sembra che sia partito da esigenze molto diverse. in comune, ha solo, vagamente, il primo stadio amplificatore con invertitore di fase a carico ripartito accoppiato direttamente. Impiegare poi una 12BH7 nello stadio driver, è stata un'ottima scelta. Il resto, fa sì che non c'entri proprio nulla con il capostipite degli ampli convenzionali per alta fedeltà (il Williamson) Cercare di trovarne una parentela, mi sembra un poco azzardato e riduttivo Il Williamson, è un pushpull di tetrodi a fascio collegati a triodo e funzionanti in classe A e arriva a 15W di potenza il tuo, fornisce in profonda classe AB1, una potenza mostruosamente diversa ( che poi serva, non mi ci metto neppure a discutere) usando tetrodi a fascio collegati con Le g2 che prendono una tensione separata da quella anodica e non vengono collegate al trasformatore di uscita ( se è giusto lo schema ). E' una scelta legittima che non ha nulla a che fare con quella di Williamson. I sistemi di polarizzazione e bilanciamento sono diversissimi. Penso che la scelta di tenere i trimmer celati per la polarizzazione delle finali, sia figlia di una considerazione pratica condivisibile. Molti appassionati italiani, amano pasticciare se c'è una regolazione in vista. Lo possono testimoniare i tecnici che si trovano da riparare oggetti con tubi cotti per pasticci fatti con i trimmer. Diciamo che ha privilegiato l'affidabilità alla comodità. 2
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora