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Melius Club

La corazzata Mofi/Music Direct si è autoaffondata?


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giorgiovinyl
36 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

the DSD file is evaluated in Sebastopol and returned to the analog domain. Using a Tim de Paravicini analog EQ, the engineer makes his equalization adjustments. EQ is not done in the digital domain. This signal is then fed into the lathe cutterhead, which is driven by Tim de Paravicini tube amplifiers.

.

La mia intuizione sul fatto che dopo il DSD passassero all'analogico era corretta.

Con un'operazione così infatti è impossibile secondo me riconoscere un master di natura digitale.

Per il resto intervista istituzionale.

Questo spiegherebbe perché suonano così bene, mai avrei detto che non fossero interamente analogici.

Ciò non toglie che la Mofi avrebbe dovuto essere trasparente sul riversamento e dimezzare il prezzo degli One Step magari togliendo il box e ammennicoli vari.

Però Monk's Dream e Ah Um suonano come Dio comanda. Ho letto però che non tutti gli One Step sono riusciti allo stesso modo.

giorgiovinyl
4 ore fa, OTREBLA ha scritto:

- E PIANTATELA HO DETTO! Ma vi rendete conto il vantaggio? Stampiamo One-Step a quintali, col nostro bel file LSD!
- Sì, l'LSD è quello che ti cali tu la mattina appena sveglio, prima di venire qua a dire cazz...DSD si chiama, e venticinque!

In effetti i due Jefferson Airplane la morte sua sarebbe stata riversarli in LSD non DSD...😉

Concordo. Senza nulla togliere alle indiscutibili capacità di Marco Lincetto (non ho mai ascoltato un disco Velut Luna che non suonasse perlomeno benissimo). Io non ricordo comunque una occasione in cui mi sia trovato in totale disaccordo con Fremer. Anche quando dice di preferire i 33 giri di Kevn Gray nuovo cablaggio ai 45 giri Analogue Productions vecchia serie, lo posso capire. Personalmente preferirei in ogni caso possedere il doppio 45 poiché l'immediatezza del 45 è insuperabile, però lo posso capire. Si prende costantemente del venduto, ma a me non sembra proprio.

Alberto.

La tara va fatta a tutti. Però siccome i nomi altisonanti non credo si sbottonino, partiamo da quelli nostrani... 😉

Se è vero che i passaggi che fanno sono quelli dichiarati, ADAA, i costi si moltiplicano, non sono inferiori.

Non sono d'accordo, ma questa è una cosa che davvero non sapremo mai.

E' chiaro che loro sono interessati ad accreditare la versione del triplo lavoro, della spedizione delle attrezzature in Groenlandia, ecc.

Mi chiedo a questo punto della storia che credibilità abbiano.
Ribadisco, non è un mio problema.

Alberto.

7 ore fa, one4seven ha scritto:

decade l'ipotesi che abbiano agito in dolo per motivazioni economiche

Quelle rimangono tutte, è l'unico motivo per cui hanno sottaciuto la cosa. 

Altrimenti che senso avrebbe tutta la vicenda? Avrebbero dovuto anzi andarne orgogliosi ("il nostro procedimento, fra passaggi analogici e digitali, è complicatissimo e molto dispendioso") . Invece hanno taciuto, e l'unica spiegazione che mi do è che temessero di perdere clientela e/o non potessero più giustificare certi prezzi. 

  • Melius 2

Comunque, nell'ultimo video, Lincetto dice che, in una registrazione digitale, un passaggio su nastro ridona tutta la magia dell'analogico; per questo il vinile ha ancora senso. 

Ossia, un vinile suona più piacevole del corrispettivo sacd. 

 

 

 

  • Melius 1
  • Moderatori

Ho questa stampa Americana della Premonition records, doppio 33 giri, a dire la verità non ho mai letto se sul retro copertina c’è il processo di stampa, non sono nemmeno sicuro che la Barber registri in analogico, ma suona talmente bene che il processo adottato passa inosservato. 

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16 minuti fa, magicaroma ha scritto:

Lo dice ora che si è messo a produrre vinili, qualche anno fa, quando faceva solo CD ci ha fatto due co così sulla superiorità del digitale.

Che io sappia Velut Luna ha smesso di produrre vinili.

47 minuti fa, n.enrico ha scritto:

l'unica spiegazione che mi do è che temessero di perdere clientela e/o non potessero più giustificare certi prezzi. 

È quello che penso anch'io e a questo punto, che si sa che il procedimento è meno dispendioso, sono ancora meno disposto a spendere cifre così esagerate: a certi album ho rinunciato, figuriamoci adesso.

C'è da sperare facciano "ammenda" e tornino sui prezzi più abbordabili di un anno fa quando erano sui 60 euro per un doppio a 45gg.

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