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Melius Club

Consiglio Beethoven Op. 27 No. 2 ( Claire de lune )


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Inviato
2 ore fa, maxnalesso ha scritto:

Esatto Damiano!  E' una questione di "tactus",  non di velocità 

Certamente, ma semplificando si può dire che la stessa misura in Adagio sostenuto se eseguita “in due” avrà velocità doppia rispetto all’esecuzione “in quattro”, considerando che l’indicazione agogica (quasi mai presente nelle musiche di Bach) in questo caso limita la discrezionalità dell’interprete (entro certi limiti e con buona approssimazione... )🙂

Inviato

bravo @Iohannes , belle , bellissime queste due interpretazioni, che sinceramente non conoscevo.

Preferisco sinceramente Sofronitsky, il suo mi sembra l'equilibrio migliore, .. quello della Yudina mi sembra un adagio "dolente e funereo", più che un adagio "sostenuto".

Comunque due esecuzioni di altissimo livello interpretativo, penso che su questa meraviglia del sommo Ludwig sia già stato detto tutto in passato, c'è ben poco da scoprire ancora.

  • Melius 1
Inviato

e comunque, da qualche giorno, stimolato anche da questo thread, .. sto riascoltando tutte o quasi le versioni che ho, .. una trentina.

E quella che fino ad ora ( ormai sono quasi alla fine degli ascolti ..) mi ha colpito di più, per l'equilibrio dei tempi ( diciamo che se fossi in grado di suonarla cercherei di suonarla così) non è nè quella di Backhaus, nè Arrau, nè Brendel, nè tantomeno Pollini o Ashkenazy, .. bensì, .. si .. proprio lui, .. il vecchio pazzo Frederich Gulda, disco brilliant pagato credo 90 centesimi a disco.

Sarà stato anche pazzo con le sue incursioni jazz, .. si sarà perso per strada, .. ma come suonava Beethoven quest'uomo !!

  • Melius 1
Inviato

Gulda, al di là delle stranezze del personaggio, quando era giovane non aveva rivali nel repertorio classico.... 

Inviato

@Iohannes grazie anche da parte mia per queste due bellissime interpretazioni, che anch’io non conoscevo. Mi ha colpito molto, in particolare, quella della Yudina: quelle note gravi ripetute così enfatizzate, quasi fossero una campana da morto, sono geniali. Questo modo così drammatico di interpretare il primo movimento mi ha ricordato un’altra interpretazione un po’ fuori dal coro che a suo tempo mi aveva colpito, quella di Pletnev. Mi sembra ci sia una certa aria di famiglia...

Sia la Yudina sia Pletnev, più che le placide e misteriose acque del lago di Lucerna illuminate dalla luna, sembrano voler mettere in musica una scena tratta da un romanzo di Dostoyevsky

 

  • Thanks 1
Inviato

Avrete notato che queste esecuzioni hanno tutte un diapason differente... il pianoforte di Yudina è terribilmente calante (più probabile sia responsabile la registrazione... e a questo punto verrebbe da chiedersi se la velocità originale fosse quella) e quello di Pletnev ben sopra i 440, come va di moda oggi...

Quello di Sofronitsky poi...

  • Melius 1
Inviato
56 minuti fa, maverick ha scritto:

ma come suonava Beethoven quest'uomo !!

E Mozart? E Bach? E Chopin? Un fuoriclasse assoluto Gulda. E sì che molti lo snobbano, non capisco proprio perché. 
 

  • Melius 1
Inviato

@prometheus Hai ragione, non ce n’è una uguale all’altra... pensavo fosse colpa di YouTube, non so quanto fedele siano queste tracce alla registrazione originale...dici ci sia dell’altro? Forse il piano della Yudina lo accordavano a 432 in sfregio alle convenzioni degli sporchi imperialisti occidentali 😂

  • Haha 1
Inviato
Il 5/4/2021 at 22:24, maxnalesso ha scritto:

se dovessi consigliare una "integrale" delle sonate Beethoveniane non esiterei a consigliare Gilels

purtroppo integrale non è...

la grave mancanza è la 111 che non risulta da nessuna parte, neanche registrazioni pirata di epoche improbabili

Inviato
6 ore fa, gpb-new ha scritto:

purtroppo integrale non è...

Infatti "integrale" lo avevo scritto virgolettato:  è proprio un peccato non avere tutte le sonate Beethoveniane eseguite da Gilels,  ma per fortuna ottime alternative per quelle mancanti ce ne sono,  soprattutto della 111 😉

Ciao,

Max

Inviato

@Grancolauro  Grande Pletnev !!

ps:  io l'ho ascoltato dal vivo qualche anno fa con 110 e 111:  meraviglioso 😍 !!

ps2:  penso che anche in questa versione che hai citato il pianoforte sia un Kawai,  se l'orecchio non mi inganna:  magnifico suono 😋

Inviato
7 ore fa, Grancolauro ha scritto:

pensavo fosse colpa di YouTube, non so quanto fedele siano queste tracce alla registrazione originale..

Confermo:  occhio che su youtube si trovano alcune volte registrazioni "taroccate" nella velocità .... 🙄

Inviato
6 ore fa, maxnalesso ha scritto:

Grande Pletnev !!

Condivido, anche se questa sua versione del Chiaro di luna è davvero spettrale e spiazzante... c’era un bel thread dedicato a Pletnev, forse iniziato proprio da @Iohannes, che conteneva tante osservazioni interessanti. Sarebbe bello riprenderlo, se qualcuno ne ha voglia

Inviato

@prometheus Ho trovato l'introduzione di Schiff a questo movimento, in cui spiega il tempo 'alla breve' e ragiona su quale tempo adottare e il tipo di pedalizzazione, polemizzando ironicamente con molti suoi colleghi. Ha un inglese potabilissimo anche per i poco-anglofoni come me. Si sente attorno al min. 4.00:

@Grancolauro Molto coinvolgente e interessante la lettura di Pletnev, non solo del I mov. ma di tutta la sonata...notavo che nel III mov. cose molto particolari. E' un pianista incredibile per controllo strumentale e interprete audacissimo.

In effetti l'esecuzione della Yudina (o di Pletnev) non evoca notturni lunari e lacustri, ma paesaggi desolati e un'atmosfera più cupa, luttuosa, come in effetti sono certe pagine di Dostoevsky (io rimasi traumatizzato da adolescente da Delitto e castigo). Pensandoci bene, mi sembra molto interessante: Beethoven, come è noto, si ispirò alla scena del Don Giovanni di Mozart con la morte del Commendatore, per cui una sottolineatura del lato funereo è molto centrata, secondo me.

Un saluto a tutti,

Angelo

  • Melius 1
Inviato

@Iohannes bella questa lezione/concerto di Schiff, grazie anche di questo video. Schiff sa anche essere simpatico e divertente, tra l’altro. Questa sua insistenza sul pedale da tenere lungo per tutto il primo movimento francamente non mi convince, come già si diceva, ma la lezione è comunque piena di cose interessanti. Tra l’altro ho notato che anche Gulda usa pochissimi cambi di pedale nell’Adagio. Interpretazione splendida la sua, a prescindere da questo. Mi sa che alla fine ha ragione @maverick...

Comunque l’interpretazione più provocatoria e radicale di questa sonata resta quella di Glenn Gould

Mi sembra sia un’interpretazione parodistica, quasi a mostrare l’inconsistenza della scrittura musicale del primo Beethoven. Gould come al solito si concentra soltanto sugli aspetti contrappuntisti del brano, perché per lui la musica è solo questo. E cosa resta della sonata? Quasi niente. L’Adagio di riduce all’ostinato, ripetitivo e noioso, il finale a una serie di progressioni con la mano destra suonate a velocità vertiginosa che cancellano tutto il resto. Si salva solo l’Allegretto, l’unica parte che sembra interessare a Gould. Mi sembra insomma che Gould suoni questa sonata soltanto per mostrare che è un brano sostanzialmente privo di interesse musicale, molto più brutto di quanto tutti pensano 🙂

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
21 ore fa, Iohannes ha scritto:

Molto coinvolgente e interessante la lettura di Pletnev, non solo del I mov. ma di tutta la sonata...notavo che nel III mov. cose molto particolari. E' un pianista incredibile per controllo strumentale e interprete audacissimo.

In effetti l'esecuzione della Yudina (o di Pletnev) non evoca notturni lunari e lacustri, ma paesaggi desolati e un'atmosfera più cupa, luttuosa, come in effetti sono certe pagine di Dostoevsky (io rimasi traumatizzato da adolescente da Delitto e castigo). Pensandoci bene, mi sembra molto interessante: Beethoven, come è noto, si ispirò alla scena del Don Giovanni di Mozart con la morte del Commendatore, per cui una sottolineatura del lato funereo è molto centrata, secondo me.

Pletnev....l'ho appena ascoltato e mi è venuto freddo, è incredibile il controllo assoluto di tutto che questo pianista porta con sè. Peccato aver perso i contenuti del post personalizzato before the disaster.

Il Terzo tempo tempo, dove alcuni perdono un po' la trebisonda per velocità, pedale e conseguente suono mi appare da lui dominato in modo semplicemente sbalorditivo.

Non sapevo del riferimento al Don Giovanni nel primo tempo, effettivamente la nota ribattuta ricorda "Ah, soccorso" ma se non me lo si diceva non mi sarebbe mai venuto in mente.

Ora mi precipito a cercare Gulda. Grazie

  • Melius 1

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