one4seven Inviato 4 Agosto 2022 Inviato 4 Agosto 2022 Cita During the EQ process, Harley and Gray retrieved the bass frequencies Van Gelder scooped out. Cita We worked very hard at doing that without making it sound exaggerated,” Gray says. “You can only put so much back in when there isn’t a lot there. Picking the frequencies takes a lot of time and effort, but it’s well worth it.” Ah... ma allora, equalizzano! 😁 Very hard work! 😁
gorillone Inviato 4 Agosto 2022 Inviato 4 Agosto 2022 @giorgiovinyl Mi riferivo ad altro cose, Giorgio. Ma è difficile spiegarsi per iscritto, sarebbe più facile davanti a qualche sana birra😋 @OTREBLA Io sono parmigiano di origine, se parli così … mi sembra di tornare a casa 😀 1
Tronio Inviato 4 Agosto 2022 Inviato 4 Agosto 2022 2 ore fa, OTREBLA ha scritto: Cavi, cavi audiofili Per un attimo ho temuto che volessi andare OT contaminando questo thread con olii di serpente et similia! 😂
Moderatori Mister66 Inviato 4 Agosto 2022 Autore Moderatori Inviato 4 Agosto 2022 Quali sono i passaggi passo passo dal master alla stampa del vinile? che sia totalmente analogico o dsd ? la mia curiosità è quella di capire se in qualche modo il risultato finale e privo di qualsiasi ritocco.
giorgiovinyl Inviato 5 Agosto 2022 Inviato 5 Agosto 2022 14 ore fa, gorillone ha scritto: Mi riferivo ad altro cose, Giorgio. Ma è difficile spiegarsi per iscritto, sarebbe più facile davanti a qualche sana birra😋 Sarebbe un piacere... chissà che un giorno a dispetto della lontananza non riusciamo a realizzarlo... 1
OTREBLA Inviato 5 Agosto 2022 Inviato 5 Agosto 2022 12 ore fa, Mister66 ha scritto: Quali sono i passaggi passo passo dal master alla stampa del vinile? che sia totalmente analogico o dsd ? la mia curiosità è quella di capire se in qualche modo il risultato finale e privo di qualsiasi ritocco. C'era quello che suonava davanti ai microfoni, collegati al registratore a bobine a tot tracce. In mezzo c'era un mixer col quale il tecnico del suono regolava i segnali delle varie tracce, evitando che il suono distorcesse. Poteva intervenire anche in altri modi per ottenere quello che lui giudicava fosse il suono migliore. Ottenuto il master si realizzava un secondo nastro, chiamato Production Master, dove le singole tracce venivano mixate per ottenere un determinato risultato artistico; si procedeva eventualmente ad un ulteriore taglio delle frequenze, si aggiungevano effetti, ecc. Il Production Master era quello che veniva utilizzato per stampare i vinile. O meglio, la copia, o la copia della copia, o la copia della copia della copia, chiamate rispettivamente master di seconda, terza o quarta generazione. E arriviamo al momento del taglio della lacca. Registratore a bobine, mixer e tornio. Anche qua il tecnico del suono poteva decidere di apportare ulteriori modifiche al suono, comprimendolo ulteriormente e lavorando sui livelli in generale. Alberto. 1
one4seven Inviato 5 Agosto 2022 Inviato 5 Agosto 2022 @OTREBLA che tradotto in parole semplici fa così: tutto quello che avviene prima dell'arrivo al tornio, può essere oggetto di intervento di equalizzazione. Tenendo sempre a mente due elementi fissi di riferimento: i limiti fisici del supporto e l'ultima equalizzazione da applicare "forzatamente", la RIAA. Della quale se ne discute in altro 3d.
gorillone Inviato 5 Agosto 2022 Inviato 5 Agosto 2022 @giorgiovinyl Sarebbe la volta che ti porto dai miei pusher di roba vecchia
gorillone Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 Avete letto le logiche di questo sito? https://ontherecord.co/the-basics/ Cosa ne pensate? Io, da decine di anni asserisco che, con tutte le variabili che sono in gioco, esistono vinili (d’epoca, ovviamente) che suonano meglio di altri, anche indipendentemente dall’edizione e dal paese di stampa. Una certa variabilità individuale o di gruppo difficilmente definibile. Cercare di definirla non è facile … bisogna avere più stampe dello stesso disco
Moderatori Mister66 Inviato 6 Agosto 2022 Autore Moderatori Inviato 6 Agosto 2022 @gorillone ho tre stampe di Oxigene di jarre , tutte originali del 1976/77, italiana, francese e inglese, suonano in 3 modi differenti, tutte ben suonanti, ma la francese ha qualcosa in più.
rock56 Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 Io ho due stampe dei Ten Years After, "Sshhh" e "Watt": le stampe Deram sono un gradino sopra rispetto alle Chrysalis.
one4seven Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 Credo sia normale: le variabili sul processo di produzione degli LP sono talmente tante... Già a parità di lacca, ogni "stamperia" ha (aveva) le sue particolarità di processo. Le differenze, sono inevitabili. Tant'è che nella quotazione degli LP si è cominciato a fare differenza anche tra quelli prodotti da diverse stamperie dello stesso paese, vedi stampe USA. Figuriamoci se la stamperia si occupava pure del taglio lacca (anche oggi se devi produrre un LP porti alla stamperia il file pronto), quale nastro gli arrivava etc... Gli LP sono quanto di più lontano da una produzione industriale basata su degli standard, per come siamo abituati oggi.
gorillone Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 @one4seven Le variabili sono tante, ma, a questo punto hanno ragione quelli del sito sopra riportato definendo Hot stampers dei dischi che suonano veramente bene. Paragoni su vinile li ho fatti su 2 stampe (sono un po’ poche!) dello storico disco Songs for beginners di Graham Nash. La prima è una prima stampa americana “Presswell press” del 1971, la seconda è una stampa UK del 1972. Ebbene, non c’è paragone, la stampa UK surclassa incredibilmente la stampa USA in tutti i parametri: finezza della grana, senso di verità, trasparenza, energia, dolcezza delle voci, bassi. E’ un disco audiofigo! 😂 Potrei aprire un thread su questi paragoni … se interessa
one4seven Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 Chi ha ragione non lo so, però le differenze si possono presentare sicuramente. Perché no, sarebbe interessante, discuterne. Io però "doppioni" in LP non ne ho..
Amministratori cactus_atomo Inviato 6 Agosto 2022 Amministratori Inviato 6 Agosto 2022 la compressione è un fattore ineliminabile, sia che di parta da master digitali anaogici,il prodotto finale è destinato ad un mercato medio, dove un tasso di compressione ragionevole è accettato e preferito. e in alcuni casi (ascolti in mobilità) un prodotto molto compresso sifa preferire. Non è un caso se la loudness war nasce con il digitale come prodotto do mass che si ascolta in cuffietta facendo altro, un brano poco compresso in queste cindizioni diventa non percepibie nei pianissimo e distrbante nei fortissimo d'altr parte, non illudiamoci, se il master è un cesso, non possiamo pnsare di trasformarlo in un prodotto audiofilo a meno di non stravolgere il master originale. d'atra arten se voglio ascoltarem leregistrzioni levedi furtwangler effettuata in una berlino sotto assedio, dovtò ben accettare qualcje compromesso sonico
gorillone Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 @cactus_atomo Io sto parlando, con tutto il rispetto, di originali o comunque di ristampe dell’epoca. Di quelle costose degli ultimi anni, frega poco, obiettivamente. Tanto non le compro!
Amministratori cactus_atomo Inviato 6 Agosto 2022 Amministratori Inviato 6 Agosto 2022 @gorillone mnco i, ho praticamente tutti vinili dell'epoca, con pochissime eccezioni di materialestampato in epoca recente ma ascoltando in prevalenza lassica sn fortunato, i vinili di classica sono tanti, ecnomici e normalmente in ottime cndizioni
gorillone Inviato 6 Agosto 2022 Inviato 6 Agosto 2022 @cactus_atomo Infatti! Io questa fissazione per le ristampe faccio fatica a comprenderla, oltretutto pagate a peso d’oro.
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