maverick Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 29 minuti fa, Antoniotrevi ha scritto: Ma poi perché farlo a campata unica ? Con le raffiche di vento che ci sono sullo stretto ? Bah 🤷♀️ Vengono citate anche problematiche geosismiche con le pile in alveo, che lo renderebbero poco sicuro. Non ho letto tutta la documentazione a supporto (e chi ha tempo e possibilità di farlo?, oltre ad essere argomento superspecialistico non alla portata di tutti), ma di certo con 2 pile in alveo le campate si ridurrebbero a lunghezze sempre elevate, ma "umane", nell'ordine dei 1000-1700 metri, che sono state già realizzate. Invece così, con una campata monstre da 3300 m (a cui devono per forza corrispondere torri elevatissime e sollecitazioni mai studiate prima) è tutto un salto nel buio, con triplo avvitamento e occhi bendati. E nessuna reale assicurazione. Questa è la realtà, il resto sono chiacchiere, speranze, sogni , sfide, dall'esito incerto. 1
Antoniotrevi Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 @maverick si ma infatti . A me non convince un unica campata di 3 kilometri . Forse meglio fare come nel canale della manica , un tunnel marino .
wow Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 Con 150 mt di profondità nel punto centrale tra Ganzirri e Cannitello e 3 km di larghezza del tratto di mare? Per carità, si può fare tutto. O quasi.
Membro_0023 Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 @wow tocca mettere i trenini con la cremagliera 🤣
Antoniotrevi Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 @wow si infetti servirebbe un ponte sospeso . Il canale della manica non scende oltre i 50 metri . Ma si avrebbero i problemi di vento . E davvero un rebus che cosa fare . Le acque sono profonde , le correnti marine fortissime e il vento costante . Boh 🤷♀️
Amministratori cactus_atomo Inviato 27 Giugno 2023 Amministratori Inviato 27 Giugno 2023 Vediamo i costi al momento della presentazione del progetto esecutivo ma mi accontenterei anche di vedere quelli di un progetto di massima (una campata unica di oltre 3 km non la ha ancora realizzata nessuno, per cui un progetto esecutivo a breve mi pare assai prematuro)
UpTo11 Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 Visto il soggetto lo farà in fibra di carbonio e con un grande oblò a centro campata.
qzndq3 Inviato 27 Giugno 2023 Inviato 27 Giugno 2023 @Antoniotrevi Oltre alla profondità un eventuale tunnel probabilmente attraverserebbe due faglie con i rischi del caso https://www.argocatania.it/2022/12/06/ponte-sullo-stretto-su-una-faglia-attiva-e-sponde-in-allontanamento/
Jack Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 si spiani il Turchino e coi detriti si riempia lo stretto… domanda seria: finora si sono presentate imprese o consorzi disposti a fare tre km di campata unica? qualcuno lo sa? ci vuole molto molto coraggio imprenditoriale immagino
Membro_0023 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 9 minuti fa, Jack ha scritto: finora si sono presentate imprese o consorzi disposti a fare tre km di campata unica? qualcuno lo sa? Nel 2004 si erano presentati 5 aziende/consorzi. Qui c'è qualcosa di più aggiornato: https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_sullo_stretto_di_Messina 1
audio2 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 @vizegraf vize, te che sei un umarell specializzato, secondo te qua sotto dicono cose corrette ? " Post tecnico. Una delle sfide più incredibili nella storia del mondo: il ponte sullo stretto di Akashi in Giappone. Fu realizzato negli anni 90 con vecchie tecnologie di seconda generazione (oggi siamo alla terza grazie al ponte di Messina e alle innovazioni di William Brown). Si trova in una zona molto più sismica e ventosa dello Stretto di Messina. È complessivamente lungo 3,9 km con l’enorme complicazione delle torri in mare a oltre 55 m di profondità su fondali critici. Quando venne realizzato ci fu un aumento del 40% della luce utilizzando una concezione strutturale ormai abbandonata. Nel caso del ponte di Messina il salto è simile (45%) ma bisogna interrogarsi sul perché gli ingegneri hanno scelto una luce di 3300 m con torri a terra e non in mare: 1) TORRI: La costruibilità è più semplice perché vengono realizzate in superficie. Nessun salto dimensionale, ci sono grattacieli alti il doppio e più pesanti anche se si considera il peso di mezzo ponte. Più semplice la manutenzione. 2) CAVI: nessuna complicazione, il progettista William Brown ha brevettato una soluzione che velocizza il torna-indietro della ruota che trascina i fili secondo il metodo Aerial Spinning, diminuendo anche il rischio di infortuni (prima era semi-manuale). Nessun salto dimensionale, a 500 metri ci sono state funi di 4 km in acciaio con caratteristiche inferiori. 3) IMPALCATO: costruzione più semplice perché i conci vengono montati dal mare per sollevamento, mentre nel caso di pile in acqua occorre compiere complesse e pericolose operazioni di sollevamento e trascinamento controllato. Non solo, durante la costruzione dell'impalcato i cavi si abbassano di parecchi metri, e gli abbassamenti diminuiscono all'aumentare della luce. Minori abbassamenti, e conseguenti rotazioni agli estremi liberi, significano minori problemi di aggancio e saldatura dei conci e minori coazioni a lavori ultimati, quindi maggiore resistenza finale. Il ponte di Messina, in altre parole, sarà più semplice da costruire e manutenere rispetto all’incredibile mega ponte di Akashi giapponese. Ne giova anche la percorribilità: passando (ad esempio) da 1650 a 3300 metri di luce il peso strutturale triplica, mentre quello dei veicoli rimane invariato, quindi è come se pesassero un terzo. Inoltre non si creano “cuspidi” vicino alle torri. Più il ponte è grosso, meno il traffico influisce. Per dirla tutta, l'abbassamento q di un ponte sospeso con luce L al passaggio di un treno che pesa p tonnellate/metro (tipicamente p=8t/m) è data da q = A(L)*L^4 + B(L)/L (tendente a B(L)/L^2 se la campata è più lunga del treno). Il primo termine è dovuto alla deformabilità di una trave flesso-rigida che viene contrastata per piccole luci da materiali rigidi come l'acciaio, ed eventuali altezze elevate dell'impalcato (fino a L/20). Quando il gioco si fa duro, a partire dai 1400 m di luce, i ponti sospesi sono strepitosi. Il coefficiente A(L) diventa insignificante, non c'è più l’inflessione che cresceva con la 4a potenza; c'è invece una riduzione dell'abbassamento: più aumentiamo la campata e più si riduce. " ( cit. ) 2
cesare Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 4 minuti fa, audio2 ha scritto: passando (ad esempio) da 1650 a 3300 metri di luce il peso strutturale triplica, mentre quello dei veicoli rimane invariato questa non l'ho capita: una colonna di TIR lunga 1650 m pesa come una lunga 3300 m ?
audio2 Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 io sono solo sotto-assistente umarell, attendo spiegazioni. comunque penso fosse riferito a parità di traffico, che si può sempre tutorizzare.
Roberto M Inviato 1 Luglio 2023 Autore Inviato 1 Luglio 2023 15 minuti fa, audio2 ha scritto: Post tecnico. Una delle sfide più incredibili nella storia del mondo: il ponte sullo stretto di Akashi in Giappone. Spettacolare ! Se fosse possibile rinascere e fare un’altra vita vorrei fare l’ingegnere di megastrutture e ponti.
Gaetanoalberto Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 13 minuti fa, audio2 ha scritto: se non ora quando. Mi fa tanto puzza di quando
maverick Inviato 1 Luglio 2023 Inviato 1 Luglio 2023 18 minuti fa, audio2 ha scritto: io dico solo: se non ora quando. Quando ha senso.
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