ascoltoebasta Inviato 31 Marzo 2024 Inviato 31 Marzo 2024 20 ore fa, qzndq3 ha scritto: Si sta parlando di campata unica. E io che pensavo fosse campata in aria..... 2
qzndq3 Inviato 31 Marzo 2024 Inviato 31 Marzo 2024 3 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: campata in aria... anche, come il 99% delle salvinate 1
djansia Inviato 31 Marzo 2024 Inviato 31 Marzo 2024 31 minuti fa, qzndq3 ha scritto: anche, come il 99% delle salvinate Però hai notato come gesticola? Spesso, a cadzo, incrocia le dita delle mani. Non è ingegneria anche questa? Vedi? Impasta, incrocia, mima forme... non ho ancora capito la faccenda del passato che è anche presente e futuro. Mi confonde...
Amministratori cactus_atomo Inviato 31 Marzo 2024 Amministratori Inviato 31 Marzo 2024 lasciamo stare salvini e torniamo al ponte. a me preoccuoa molto la fase costruttiva. nel senso che po spazio fisico lato calabia e lato sicilia dove instalare i canitieri e tutto quello che consegue è davvero risicato. considerate che dovranno arrivare quantità immani di materiali su entrambi i lati dellomstretto,m poi si dovrà mntenere intata la opertività dei traghetti attuali ltrimenti la sicila resterebbe isolata per tutta la durata dei lavori. Inteoria il ponte preve de anche risorse per ammodernare le ferrovie sciliane, ma temo che saranno iorse che serviranno a coprire gli increneti di costo del ponte.. al project financing non ci credo, ci han provato inglesi e francesi con il tunnel sotto la manica e per du volte i goveri di francia e uk hanno dovuto mettere le mai al portafolgio per evitare il allimento (e il portafolio degli stati sono i cittadini). spero, e non ditemi che sono uno iettatore, che sia previsto un adeguamto dimensionamento del ponte anche in caso i un possibile attentato, il ponte se realizzato sarebbe una struttura ad alta visibilità, ottinma per un terrorismo in cerca di oniettivi mediatici
Idefix Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 "A Fra', magna tranquillo"..... https://www.repubblica.it/politica/2024/09/23/news/ponte_stretto_messina_pilone_faglia_sismica-423516196/?ref=RHLF-BG-P3-S1-T1 Un pilone del Ponte sullo Stretto su una faglia sismica, la conferma nelle carte del ministero che però assicura: “Non è attiva”. L’allarme dei geologi di Alessia Candito, Antonio Fraschilla Il riferimento nei due documenti della società Stretto di Messina. Con la precisazione: “Poco plausibile che esistano ulteriori sorgenti sismogenetiche in grado di generare terremoti” Geologi e ingegneri che lavorano con i comitati ambientalisti e le amministrazioni hanno lanciato l’allarme da tempo: il Ponte sullo Stretto, per come progettato, poggia su faglie attive. Niente di vero per la società, che con il suo amministratore delegato Pietro Ciucci ha sempre assicurato: “I punti di contatto con il terreno dell’opera di attraversamento sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”. Ma le faglie ci sono e lo dimostrano paradossalmente le integrazioni che la stessa società Stretto di Messina ha depositato per rispondere alle 239 osservazioni critiche del ministero dell’Ambiente al progetto definitivo. Ponte sullo Stretto, sul fondale faglie attive che fanno allontanare Calabria e Sicilia. Ma per la società non è un problema In particolare sono due i documenti consegnati al ministero che fanno riferimento alla faglia sotto il pilone lato Calabria. Il primo è la “mappa PB0010_F0”. Già presente nei documenti del progetto del 2011 e non modificata nel faldone depositato il 12 settembre scorso. In questa mappa si mostra il profilo in sezione della faglia Cannitello, individuandola nella legenda come "certa" e indicandone persino la direzione cinematica, con tanto di freccina. Delle cinque di “massima pericolosità” censite e così identificate dall’Ispra è quella che preoccupa di più. E passa – come già evidenziato nelle osservazioni che per l’amministrazione di Villa San Giovanni ha redatto un pool di esperti, fra cui l’ingegnere Paolo Nuvolone e il professore Mario De Miranda – esattamente sotto il pilone calabrese del Ponte, toccando anche i pontili e gli svincoli previsti. Non si tratta di elemento di poco conto perché le faglie sono “vive”. E la faglia di Cannitello, probabilmente figlia del devastante terremoto del 1783, “che ha stravolto la morfologia della zona”, sottolinea l’ingegnere Nuvolone, soprattutto. Da rilievi cartografici e incisioni dell’epoca e dei secoli successivi, su cui si sta lavorando, inizia a emergere che lì dove oggi c’è la pianura di Cannitello c’era una montagna, probabilmente cancellata dal sisma. “Quello è il terremoto di riferimento, non quello del 1908 con epicentro più vicino a Reggio Calabria e Messina”, osserva Nuvolone. E la faglia è un campanello d’allarme e deve essere sorvegliata speciale, come anche gli allegati depositati dalla società lo confermano. Ma c’è un secondo documento, ancora più dettagliato, che afferma esattamente la stessa cosa. È la tavola n.AMW3010, che corrisponde alla "Carta di microzonazione Calabria - Comune di Villa San Giovanni". L’enorme fascia rossa nella tavola che corre lungo tutta la sponda calabrese non solo è classificata come faglia attiva e capace – cioè in grado di generare eventi sismici – ma anche zona a rischio maremoto e soggetta a liquefazione. “Significa sostanzialmente che il terreno può perdere consistenza in caso di sisma”, dice il professore De Miranda. Insomma, non esattamente il posto migliore per piazzare un’opera ad alto impatto. In teoria, stando alle linee guida approvate nel 2016, dopo il devastante terremoto di L’Aquila, generato dalla faglia Paganica, nella zona in cui la Stretto di Messina progetta di costruire il Ponte non ci si potrebbe tirare su neanche un pollaio. Per evitare nuove tragedie, in aree instabili ma densamente urbanizzate, dopo il sisma si è deciso di censire le faglie in Italia, con indagine affidata all’Ispra, e sono stati fissati dei criteri di gestione del territorio, per altro facilmente rintracciabili sul sito della protezione civile. Al termine di un lavoro durato più di un anno, si è deciso di imporre una “fascia di attenzione” di 200 metri, più che doppia rispetto al passato, quando la norma ne prevedeva a stento 75. Per la Stretto di Messina però quei criteri "non hanno status normativo", dunque - dà a intendere nella relazione introduttiva - non è necessario seguirli. E nonostante vengano mappate e analizzate, anche le faglie, "l'attività e la loro stessa esistenza" scrivono i tecnici "è certamente controversa, sia per la lacunosità dei dati disponibili per caratterizzarle, sia per le forti differenze nella loro esatta localizzazione”. Le falesie che ne sono nate, a loro dire, potrebbero essere state generate da altri eventi e comunque, affermano, l’esistenza della maxi faglia nata dal terremoto del 1908 “rende decisamente poco plausibile che nello Stretto esistano ulteriori sorgenti sismogenetiche in grado di generare terremoti che potrebbero causare importanti effetti di fagliazione superficiale primaria, o anche secondaria”. A ingegneri e geologi che hanno chiesto modelli tridimensionali, studi specifici e scenari di rischio la spa si limita a ribadire, per giunta in neretto: “l’esistenza stessa e l’attivazione delle faglie non è documentata storicamente, né documentalmente”. Allora perché inserirle nelle mappe?
Questo è un messaggio popolare. Martin Inviato 23 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Settembre 2024 Quello che noncieldicono è che per via della tremenda trazione esercitata dai cavi del ponte, la Sicilia si avvicinerà alla Calabria fino al contatto, rendendo inutile il ponte stesso nel giro di pochi decenni. 4
Amministratori cactus_atomo Inviato 23 Settembre 2024 Amministratori Inviato 23 Settembre 2024 @hfasci il ponte in teoria è una idea fascinosa, ci pensarono pure i romani antici, ma non è vero che se una cosa la si vuooe fare la si fa. sarebbe bello avere l'esilir dell'immortalitào almeno della aterna giovinezza, ma non lo si è fatto e non lo si farà. l'area geografica è geologicamente a rischio, due terremoti importanti1728 e 1906, presenza di faglie attive, venti molto elevati, il che rende necessaria una campata unica, mai realizzata da nessundi quella lunghezza.aggiungiamo il fatto che si tratta di territori fortemente ntropizzati. l'insieme delle problematiche rende plausibile un aumento dei costi e dei tepi(una grande opera mai realizata prima costa sempre molto ma molto di più del preventivo , il tunnel sotto la manica ne un chiaro esempio). ilpunto è una corretta analisi costi benefici, oggi la salern reggio calabria è poco trafficata tranne che durante i ponti ed a cacvallo di ferragsto. ha senso tutto questo insistere sul ponte solo per abbrevviare le attese dei vacnxieti durante i eriodi critici per le ferie? per motivi orografici la calabria èostica, tra leu ciste c'è la sila e laspromonte, per raggiungere siderno, lato ionio, la cosa iù semplice è prendere un treno per iuna stazine sul tirreno e da lun bus o una macchina a nlocon cui percorrere la suerstrda che taglia la montagna. in sicilia è anche peggi ferrovie a senso unico, insomma sbarcati in sicilia la gente non può mica soggiornare a messina. quando venne approvato il ponte, se ricordi si diceva che entrdicembre sarebbero stai pronti gli esecutivi, per me un qualcosa di infattibie. e inftti si è deciso che si fa avanti senza i progetti esecutivi. se lachiarezza è questa permettinìmi di essere preoccupato
Savgal Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 @cactus_atomo Ovvero, in assenza di un progetto esecutivo non si può stabilire l'importo dei lavori, quindi all'impresa o imprese che dovessero eseguirli si daranno degli assegni già firmati in bianco.
Amministratori cactus_atomo Inviato 23 Settembre 2024 Amministratori Inviato 23 Settembre 2024 @Savgal trattandosi di un'opera mai realizzata prima ritengo che un progetto esecutivo adesso suìi prematuro, al più si può arrivare ad un progeto di massima con alcuni esecutivi, ma non tutti. Pure qundo ho ristrutturt casa mia sno spuntati problemi non previsti, figuriamoci con un lavoro di questa portata. Nessun assegno in bianco, le spese vanno giustificate e gli eseucutivi si faranno in coros d'opera. un opera come il ponte non userà sicuramente tutti componentistandard, ma anche custom e quindi occorrerrà vedere chi è in grado di produrli nei tempi desiderati
UpTo11 Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Parliamo di ponti, lasciateli fare che sanno il fatto loro. Poi col capo ponte in capo al comando sarà un successo assicurato. Andrà tutto bene: . 1
Savgal Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 @cactus_atomo Intendo per assegno in bianco il fatto che non si è in grado di definire quale sarà il costo dell'opera. Il rischio è il finanziamento della stessa diventi un pozzo senza fondo.
Amministratori cactus_atomo Inviato 23 Settembre 2024 Amministratori Inviato 23 Settembre 2024 @Savgal sulle opere di queste dimensioni è così. serviranno componenti non standard, è successo er le cemtrali nucleari francesi, per il pontesotto la manica, per i voli nello spazio, per il primo concorde, ecc ecc. in letteratura un'opera di grandi dimensioni mai realizzata prima si stima chemediamente costi almeno 3 volte il preventivo. magari siammbravia cntenere le sese, ma temo che sia nei fatti prevedere uno sforamento del preventivo
maverick Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 53 minuti fa, Savgal ha scritto: Intendo per assegno in bianco il fatto che non si è in grado di definire quale sarà il costo dell'opera. Il rischio è il finanziamento della stessa diventi un pozzo senza fondo. Per quell'opera non è un rischio, è una certezza. Senza alternative, una volta che i lavori (speriamo mai) saranno iniziati. Ma probabilmente è quello che si vuole.
carmus Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 pare che lo facciano con i bidoni usati per l'emergenza idrica in Sicilia
Revenant Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Mai cercare di unire ciò che la natura ha separato. Se la Sicilia è staccata ci sarà un motivo.
audio2 Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 motivo o no, io dico che se lo fanno poi ci sarà la gente a piangere in ginocchio pensando a quanti anni sono stati buttati nel rusco. forse l' ho già scritto ma lo ripeto.
Jack Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Io non ho capito una cosa... ma i Siculo-Calabresi sono in maggioranza d'accordo o in maggioranza contrari? qualcuno lo sa?
samana Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Il 05/04/2023 at 11:12, hfasci ha scritto: penso che il carico e scarico continuo di migliaia di automobili più i motori stessi dei traghetti sia quanto di più inquinante ci possa essere sulla faccia della terra. Invece i migliaia e migliaia di aerei, di navi,di treni che si muovono ogni giorno nel mondo vanno a gazzosa a caffe’ e a latte di mandorla.
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