Senza peli sulla lingua: la classifica delle sorgenti digitali
di Bebo Moroni
Senza peli sulla lingua. Le classifiche di ieri, i desideri di oggi.
- GIRADISCHI DIGITALI: INTEGRATI E COMBINAZIONI
AA
Mark Levinson n. 31 + n. 30.5 (n.35): se esiste uno stato dell'arte digitale questa coppia lo rappresenta. La sua musicalità non ha rivali in campo digitale...e forse nemmeno in campo analogico. Può sembrare incredibile a chi ha avuto la fortuna di poter ascoltare con attenzione tali capolavori, ma l'implementazione del convertitore ha fatto sì che la coppia suonasse effettivamente ancor meglio. Ma non si preoccupi chi è in possesso del n. 30, parliamo pur sempre di sfumatura (ma che sfumature! Ahi ahi...)
A+
Accuphase DP 90L/DP 91L: vale in massima parte quanto già scritto per 80 e 81L: una splendida coppia di raffinatissima musicalità. Si aggiungano prestazioni ulteriormente migliorate in termini di ariosità, ampiezza e profondità della scena e, certo non ultima, ricostruzione armonica. Musicalmente ancora più credibile della pur eccezionale coppia che l'ha preceduta. Capaci di non deludere anche i più ineffabili analogisti (io lo sono). Costruzione assolutamente al di sopra dei migliori standard, finitura di rara accuratezza, grande comodità d'uso.
Krell KPS 20i: Ah che piacere convivere con lui. Lo stiamo usando da quasi un anno e ai carabinieri non sono bastati tre assalti per portarcelo via dalla redazione. Suono straordinariamente luminoso, immagine vastissima e marmorea, neutralità a grado -0- e comunque una grande, grandissima, imprescindibile musicalità. Costruzione e finitura di livello maniacale.
Marantz CD 15: "What a piece o work!" esclamerebbero ( hanno in effetti esclamato) gli inglesi: che bel pezzo! Ishiwata ha dato il meglio della sua arte per la macchina "flaghship" Marantz, naturalmente integrata. E in effetti ascoltando il CD 15 non si ha nessunissima voglia di andarsi a mpelagare in complesse e costose soluzioni separate. Le prestazioni sono allo stato dell'arte, e ancora una volta una macchina Marantz si presenta come riferimento per i prossimi anni. Un plauso particolare, in un complesso entusiasmante, alla preservazione della gamma armonica, che dona nuova vita, coerenza e spessore ai vostri migliori CD.
Micromega Trio 3CD/ Trio 3BS/ Trio 3 AL: migliorata sia la meccanica , che il convertitore, che il gruppo di alimentazione. Il risultato è straordinario e riporta Micromega ai vertici assoluti della buona riproduzione digitale. Ecco uno dei rarissimi casi , assieme ad Accuphase e Levinson, in cui il convertitore separato ha un senso. In più la super-alimentazione aggiunge alle caratteristiche di delicata musicalità una dinamica tale da conferire un piglio particolare a questa splendida combinazione. Se l'ascoltate a confronto con altre macchine prestate particolare attenzione alla performance del basso elettrico o del contrabasso.
Primare 204. Più lo ascolti e più ti convince questo bellissimo (come si potrebbe dire altrimenti?) giradischi digitale integrato che viene dal freddo, ma che nulla ha di freddo nel suono e nel rapporto con l'utente. Timbrica deliziosamente precisa ma con quel tanto di romantico che gli dona credibilità musicale e soprattutto capacità di coinvolgimento. Grande prestazione armonica e dinamica esuberante ( ma eccellentemente controllata) per uno degli oggetti più desiderabili presenti sul mercato.
Teac P 30: Teac alla massima potenza. Cos'altro dirvi? Una meccanica allo stato dell'arte confezionata assieme ad un convertitore allo stato dell'arte. Deliziosamente spartana, rassicurantemente "pro", musicalissima e insistruttibile macchina delle meraviglie. Totally Jitter Free.
Vimak DT 800: E' senz'atro il migliore dal punto di vista dell'ingegnerizzazione, ma ciò, di per sé non basterebbe a posizionarlo così in alto in classifica. In realtà a tanta tecnologia ( e a tanta eleganza estetica, a tanta bontà costruttiva, a tanto pregio di finitura) si accompagnano prestazioni musicali di livello indiscutibilmente straordinario. A tutti gli effetti è un due telai in uno e la discendenza dal nobile convertitore DSP 2000 si sente e come: estremo nitore, grande ariosità, delicatezza in alto ma anche grande capacità di coinvolgimento fisico dell'ascoltatore. L'uscita cuffia è da oscar.
A
Micromega Duo CD+ Duo Pro: difficile resistere al fascino di queste macchine. In particolare la coppia Duo CD + Duo Pro offre una musicalità ed una saldezza dell'immagine difficilmente raggiungibili nella sua categoria, ponendosi come una delle migliori combinazioni giradischi digitale attualmente disponibili. In particolare il DUO Pro è tra i migliori monobit in circolazione. Morbido ma non opaco.
Tandberg 4035: bentornata Tandberg, nell'infinito dei marchi distribuiti in Italia si puù ancora sentire la mancanza di qualcosa, nella fattispecie della concretezza dei prodotti dello storico marchio norvegese. Il 4035 a me ricorda per molti versi il "mitico" 3015, a Mario meno. Di quello storico CD che in qualche maniera ha fatto epoca, odo reminescenze di seta e marmo. Una macchina costruita con una cura semplicemente esemplare, affidabile sino allo spasimo e che suona dannatamente bene. Nonostante il costo non risibile il rapporto prezzo/qualità totale è favorevolissimo.
YBA CD3: Se questo è il più piccolo dei CD della serie di riferimento di Yves Bernard André, figuriamoci gli altri. Il progettista/costruttore francese che ha dato ampie prove del suo talento nel campo delle amplificazioni, dimostra di non essere secondo a nessuno anche in tema di digitale. Esemplare la costruzione, bella la finitura. Una prestazione di grandissimo equilibrio, un suono coerente, nitido, asciutto ma tutt'altro che rinseccolito, con una gamma media affascinante come poche ed un microcontrasto da primato del mondo
AB
Proceed PDT 3 + PDP 3: i Levinson "dei poveri" (si fa assolutamente per dire) mutuano, in questa terza versione, alcune delle soluzioni elettriche e costruttive della linea digitale Mark Levinson. E si sente bene. musicalità generalmente di altissimo livello ( in particolare la chiarezza e l' "ascoltabilità" della gamma media) e ad un immagine di omogeneità e ampiezza nelle tre dimensioni difficilmente riscontrabile. Costruzione, finalmente, di livello commisurato al pregio musicale.
Marantz CD 17: Ken rischia di diventare noioso. E' una sorta di Re Mida, quel che tocca diventa oro ( vedere il pannello). Io francamente credevo che con CD 15 e 16 la Marantz avesse completato un catalogo digitale di ampiezza e qualità inarrivabili, e invece mancava ancora la perla, perla costituita da questo CD 17, costruito bene quasi come il 15 e che suona appena un nientino meno bene del 15, quindi straordinariamente, tanto più straordinariamente se si pensa a quanto costa in meno rispetto all'inarrivabile fratello maggiore.
Naim CDS. Solido e vellutato ma non privo di doti di brillantezza. Una scelta eccellente per chi cerca un giradischi dal suono deciso e dai forti contrasti chiaroscurali. Capace di insospettabile delicatezza all'occorrenza. Immagine assai estesa in profondità.
B+
Teac VRDS 20: non avevamo ancora fatto a tempo a finire di congratularci con la Teac per lo splendido VRDS 10 che è arrivata la sua versione "audiophile", con ulteriori accorgimenti per lo smorzamento delle vibrazioni e meccanica implementata. Valgono le considerazioni fatte per il VRDS 10 ( lo trovate in classe BB) con in più una messa a fuoco del centro immagine spietata ed una maggiore intellegibilità degli strumenti che agiscono prevalentemente in gamma medio-bassa ( da ascoltare la precisione nel posizionamento dei tamburi della batteria) . Costruzione superba e prezzo esemplare per correttezza. Consigliatissimo.
Marantz CD 16: nel suo genere un capolavoro. Costruzione accuratissima, finitura di grandissimo pregio, tecnologia avanzata ma, soprattutto, grandi, veramente grandi, prestazioni musicali. Se nel Teac è la meccanica a far la parte del gigante, nel Marantz CD 16 è l'elettronica il cuore pulsante di un grande risultato. Ishiwata non ha certo risparmiato gusto e intelligenza nel mettere a punto la nuova serie di iradischi digitali. Il Marantz CD 16 è un acquisto di quelli che si possono fare ad occhi chiusi, nella sicurezza che non si rimpiangerà una sola lira spesa, e che perdipiù difficilmente il proprio acquisto subirà l'onta del tempo. Pensate solo alla longevità del vecchio CD 94. Ebbene il CD 16 impressiona assai di più di quanto fece a suo tempo ( e non fu poco) il CD 94. Raccomandatissimo.
BB
Teac VRDS 10: una meccanica semplicemente splendida, mutuata dalle celeberrima P2s accoppiata ad un convertitore più che egregio e come risultato una macchina dall'aspetto, giustamente, professionale. Look solido e sobrio che nasconde ( in corpo modesto un'anima ricca) , come una basilica bizantina, un variegatissimo mondo di suoni. Consigliatissimo
B
Micromega Solo H: Poco fa rimpiangere dei suoi fratelli "separati". Suono raffinato e dettagliato non privo di delicatezza e calore. Eccellente immagine, salda e di sicura messa a fuoco. Qualche piccola imprecisione nella finitura nell'ambito di un estetica raffinatissima.
Pioneer PD 95: una splendida macchina degna della migliore scuola giapponese. Realizzazione di livello superbo e prestazioni tali da non far rimpiangere i concorrenti di lingua anglosassone. Risposta estesa e grande definizione, eccellente gamma bassa, immagine ariosa e di eccellente saldezza.
Proceed PCD 3: valgono le considerazioni fatte per la coppia PDT3/PDP3 se si eccettua un'immagine meno ampia e un poco meno ariosa ed una maggiore tendenza all'indurimento della gamma acuta. Costruzione esemplare.
Sony CDP 779 ES:grandissima versatilità, eccellente costruzione, finitura di classe superiore, avanzatissima tecnologia: una macchina di concezione pienamente giapponese con un suono tale da non far storcere il naso ai più esigenti ascoltatori europei. Una bellissima sezione meccanica e un prezzo decisamente competitivo. È in estrema ma esplicativa sintesi il Sony 779, degno erede di 77 e 777.
Lector CDP 3T: musica bella, ma veramente bella, calda, vellutata, o, come direbbero gli inglesi, dolcemente ( ma anche autorevolmente) "smooth". Immagine ampia e ben definita, ottima preservazione delle componenti armoniche. Un giradischi italiano ben concepito ed altrettanto ben realizzato. Il prezzo, in apparenza alto, è in realtà concorrenziale rispetto alle realizzazioni di pari livello d'importazione.
Linn Mimik: economicamente, ma senza esagerare, mutuato dalla coppia Karik-Numerik il Mimik senza pretendere di suonare altrettanto bene, offre performances estremamente convincenti ad un prezzo che ci è parso particolarmente equilibrato. Eccellente livello costruttivo, tecnologia avanzata ( il suo convertitore, unico assieme ai sofisticatissimi Vimak impiega un modellatore di rumore del 5° ordine) , musicalità dai toni tiepidi e insieme brillanti, grande flessibilità e semplicità d'uso e l'affidabilità che contraddistingue i prodotti Linn.
C+
Pioneer PDS 901: prestazioni sorprendenti in relazione al prezzo. Timbrica neutra e poco spigolosa, buon rispetto del contenuto armonico del segnale musicale. Fa persino meglio del già ottimo PD 9700. Rapporto Q/P elevatissimo. Sale in classifica in virtù di una prestazione che in un mondo di turbinosi cambiamenti non teme gli aggiornamenti di catalogo, anzi dimostra come a qualità non sia necessariamente legata all''ultimissimo grido tecnologico.
Teac VRDS 7: Ancora un centro, e non è l'ultimo, con la serie VRDS che si avvale , e non solo in senso pubblicitario, dell'esperienza accumulata da Teac con le meccaniche separate. Anche la meccanica del "medio calibro" VRDS7 mutuata da quella della P2S e si sente. Immagine granitica, buona musicalità, ampia dinamica eccellente riproposizione della gamma armonica per un apparecchio di questa classe di prezzo. Apparecchio dell'anno 1994
Mission Cyrus Dad 7: Perde l'inconfondibile impronta "morbidona" e vellutata della famiglia Cyrus e acquista in dettaglio e raffinatezza. Il basso rimane quello potente e rotondo tanto apprezzato nei modelli precedenti. Eccelle in profondità e plasticità. Ottima costruzione, estetica gradevolissima: ulteriori punti a suo favore.
C
Harman Kardon HD 7600 MK II: Una macchina decisamente riuscita, che in questa seconda serie ha perso quell'eccessiva asciuttezza in gamma medioacuta che la penalizzava oltremisura. Timbrica accurata e brillante, immagine di grande efficacia spettacolare. Non consigliabile in impianti ipercaratterizzati in gamma acuta.
Onkyo DX 708: Integra In attesa di una nuova macchina "flagship" il 708 è il meglio di quanto offerto dal catalogo Onkyo. E non è poco. È una macchina di ineccepibile realizzazione, estetica sicuramente riuscita, versatilità ben oltre le normali esigenze, che propone un suono estremamente trasparente e dettagliato ma al contempo sufficientemente rotondo e privo di asprezze.
Yamaha CDX 1060 B: Innanzitutto bellissimo. Poi costruito e finita con rara cura. E come ciliegina sulla torta una musicalità di notevole livello tale da permetterne l'associazione a catene di ottime pretese. Particolarmente raffinato (e piacevolissimamente delicato) il dettaglio.
D
Adcom GCD-600: Certo da un multiplayer per di più economico non ci si possono aspettare le prestazioni di un raffinato giradischi singolo (il Nakamichi MB1 fa parte di un altro mondo), eppure l'Adcom riesce quasi a compiere il miracolo. La sua musicalità è più che adeguata ad ascolti piuttosto impegnati con catene di ottimo livello. Se il vostro "must" è l'analogico questo è il modo migliore di investire soldi in digitale: vinile su un grande sistema per gli ascolti più seri e concentrati, argentei dischetti in un piccolo e musicale juke-box per essere accompagnati, comodamente, dalla musica.
JVX XL- MC100: Compattissimo "jucke-box" da 100 dischi oltre a rappresentare una straordinaria comodita si permette pure di suonare in maniera assai più che dignitosa a conferma dell'ottima vena JVC nel digitale? Un giocattolo? Mica tanto, mica tanto...
E++
Marantz CD 63: la non comune bontà della nuova serie di giradischi digitali Marantz non si ferma ai modelli di maggior prestigio. Il CD 63, tranne le rifiniture ed un'immagine che non riesce proprio a raggiungere tali livelli di ampiezza ed ariosità, somiglia molto allo straodinario CD 16. L'estetica è estremamente gradevole, la costruzione di buon livello, la finitura è ottima. Il prezzo ne fa un sicuro, indiscutibile "Best Buy".
Pioneer PDS 703: Splendida musicalità, a conferma dell'efficacia del sistema di conversione "Legato -Link", grande versatilità, costruzione insospettabile. Ad un prezzo ben inferiore al milione questa macchina offre appena un po' meno dell'impossibile. Apparecchio dell'anno 1994.
Pioneer PDS 802 G: E' un po' "fregato" dal PDS 703 che a parità di prestazioni costa un centinaio d mille lire in meno. E' un po' più anziano del suddetto, ma non si sente.
Teac CD5: costruzione solida ed affidabile benché logicamente improntata all'economia, estetica discutibile ma a mio avviso decisamente affascinante, prestazioni musicali notevoli, al vertice assoluto della sua categoria: morbido, dettagliato, arioso, capace di un'immagine in genere attribuibile a macchine ben più costose. Un "best buy".
E
JVC XLV 274: come volevasi dimostrare JVC non si smentisce e propone ancora una volta un CD player estremamente economico che si pone come riferimento di categoria. Sostituisce il non più prodotto Technics SL PG320 come "Best Buy" assoluto.
Nad 502: ad un prezzo ancora drasticamente concorrenziale, il nuovo Nad 502 offre una musicalità ancor più raffinata del fratellino minore, in particolare per quanto concerne la rotondità e l'estensione del basso
Onkyo D X 701: Molto ben costruito e finito rispetto alla classe di prezzo, capace di prestazioni musicali tutt'altro che disprezzabili, adatto anche ad impianti di buone pretese.
Philips CD 950: Vale in massima parte quanto già detto per il CD 940: la grande profusione di materie plastiche tiene il prezzo basso. Le prestazioni sono nettamente al di sopra della concorrenza di pari classe e rispetto al precedente modelo il 950 offre in più una ricostruzione prospettica di notevole credibilità ed una gamma acuta nettamente addolcita. Eccellente la meccanica adottata.
Teac CDP 3500: Prestazioni e realizzazione ben al di sopra del prezzo di vendita. Un ottima base di partenza.
Escono di classifica: Linn Karik + Numerik, appena avremo notizie certe sulla risoluzione di alcuni discretamente significativi problemi nella logica segnalateci dai nostri lettori rientreranno in classifica. Krell CD DSP non viene più prodotto, ma tenetevelo stretto..Stax CDP Quattro II il peso dell'età ormai si fa sentire davvero, ciò nonostante è tutt'ora un'oggetto di grande musicalità, ma non può esser confrontato con le migliori macchine moderne. Complimenti alla longevità in un settore dove tutto invecchia in tre giorni. Luxman D 107U modifica Dyssanayake la modifica non è più disponibile.
Osservatorio Speciale: Buermester 916 Belt,Creek CD 60, Denon DCD 3500, Micromega Trio, Mas Phos Advanced, T+A CD 2000 AC, Technics SL-P2000 , YBA Idea.
- GIRADISCHI DIGITALI: UNITÀ DI TRASPORTO E CONVERTITORI
AA
Mark Levinson n. 31: La più bella e musicale meccanica sin'ora realizzata. Costruzione assolutamente eccezionale. Una pietra miliare nella pur breve storia del digitale ed un enorme passo in termini di fedeltà e godibilità musicale nella riproduzione dei CD. Il costo è giustificato dalla assoluta superiorità.
Mark Levinson n. 30: non solo è il convertitore D/A più musicale presentato ma è anche la più completa stazione collegamento e distribuzione dei segnali digitali in commercio. Una "macchina meravigliosa" che non vede rivali all'orizzonte, ma che d'altra parte costa circa il doppio del concorrente meglio piazzato.
A+
Forsell CD Transport: Non amo affatto la sua estetica funeraria, e non riesco proprio a capire perché in alta fedeltà quando si cerca il massimo dell'eleganza o meglio della preziosità, si debba puntare al sarcofago. Sindrome etrusca? No perché gli etruschi rifuggivano come la peste dall'accostamento oro e nero. A parte questo nessun altro appunto e possibile. La meccanica Forsell lavora in maniera stupefacente ed è in grado di cambiar faccia a qualsiasi disco argentato io conosca eccetto quelli venduti in edicola (beh, diciamo la maggior parte di quelli venduti in edicola). Immagine di inusitate ampiezza ed ariosità e di immane stabilità. Grande capacità plastica, profondità e dolcezza da grande analogico, trasparenza e dettaglio allo stato dell'arte.
Nakamichi 1000 MB : Assolutamente straordinaria questa macchina lo è comunque: un multiplayer che suona meglio del 99% dei super-giradischi digitali. Nell'utilizzazione come meccanica separata poi la 1000MB si rivela semplicemente stupefacente. Precisione e musicalità a livelli di eccellenza assoluta, immagine di una saldezza ed una certezza entusiasmanti. Costruzione ai confini della realtà e versatilità imbattibile. Un giocattolo strepitoso.
Vimak DS 2000: ed ecco un altro oggetto straordinario, e nella realizzazione ( l'estetica è assolutamente superba, la costruzione sopraffina) e nella versatilità ( una vera e propria centrale di smistamento digitale con funzioni di -ottimo- preamplificatore, la cui eprom è aggiornabile, anche via modem!) e nel suono ( vivido, arioso, in grado di restituire una gamma di sfumature tanto ricca quanto altrimenti inascoltabile). Un oggetto che già segna nettamente il confine tra la prima e la seconda generazione digitale.
Cello DAC 8 System (D/A-A/D): Il primo sistema completo di conversione D/A-A/D disponibile non esclusivamente per il mercato professionale ( ma è, visto il suo livello, destinato anche e soprattutto al mercato professionale) Non solo per l'audio puro, ma meraviglioso proprio per l'audio puro . Prestazioni allo stato dell'arte, prezzo pure, estetica spartanissimamente pro, eccellenti possibilità operative.
A
Audio Research DAC 1/20: L'oggetto musicalmente più "analogico" tra quello digitali. In genere uno dei convertitori più precisi e musicali disponibili in assoluto. Capace di un suono fine e delicato e di una inusuale analisi armonica, il DAC 1/20 è un oggetto per grandi gourmet.
Mark Levinson n. 35: Quasi in grado di competere con il fratello maggiore, rispetto al quale offre minor versatilità, un pizzico di musicalità in meno ed un prezzo inferiore di oltre un terzo. Anche lui, come il n. 30, un riferimento assoluto.
Roksan DP1: Se il suo prezzo si manterrà tale, la DP1 si confermerà la più concorrenziale tra le meccaniche per la lettura dei CD di livello top. Costruzione, finitura e prestazioni elevatissime. Un oggetto desiderabilissimo.
Stax DAC 1t: Pieno, caldo, solido, questo straordinario convertitore con stadio analogico a tubi è in grado di vestire di morbida lana il freddo cristallo di gran parte delle incisioni digitali. Eufonico, si certo, ma averne di così eufonici, o meglio, poterseli permettere. Immagine scultorea.
Teac P2S: Ovvero "la meccanica". Un oggetto degno della miglior tradizione svizzera per precisione di assemblaggio, finitura, regolarità e docilità di funzionamento. Grazie al suo avanzatissimo sistema di difesa da vibrazioni esterne e autogenerate, alla precisione e costanza di lettura del suo pick up è in grado di offrire un suono elegante e di finissima pasta, altissima definizione priva di asprezze o durezze, e un immagine di rara saldezza e coerenza, luminosissima e ariosa. Un riferimento per neutralità e trasparenza.
BB
Mc Cormak CD Drive: Valgono le stesse considerazioni fatte per il Prism Signature. Particolarmente curato l'aspetto della stabilità meccanica del disco. Prestazioni di altissimo livello. Un recente riascolto ha reso d'obbligo un migliore posizionamento in classifica.
Roksan Attessa. Una meccanica davvero splendida che unisce a standard di costruzione e finitura di altissimo livello, prestazioni da manuale. Immagine granitica e ampia, centro fuoco di eccezionale limpidezza, basso ampio ma controllatissimo. Una scelta certa in un mondo ancora tutto da verificare. Apparecchio dell'anno 1994.
Parasound D/AC 1500. Ecco uno di quegli apparecchi che costituiscono il sale di un mercato che troppo spesso tende ad essere trito e ripetitivo. Il convertitore Parasound offre ad una cifra umanissima prestazioni vicine allo stato dell'arte e qualche reale, funzionale, udibile innovazione tecnologica che lo porta un passo avanti rispetto ai suoi colleghi, anche i più costosi. Uno dei rari oggetti in cui tutto, dal suo esistere al prezzo, è veramente, costantemente, giustificato. Una scelta sana, intelligente, raffinata . La capacità d'accoppiamento praticamente universale ( altro fatto rarissimo) impreziosisce ulteriormente la sua performance. Apparecchio dell'anno 1994
B
Deltec PDM 2: L'eccellente due telai Deltec è capace di un suono pieno e al contempo estremamente dettagliato. Facile da ascoltare e insieme eccellentemente analitico. Appena "leggero" in gamma bassa.
California Audio Lab Sigma: devo dire che la mia con il convertitore Sigma è una conoscenza fresca. Ciò non toglie che dalla breve frequentazione sia nata una reciproca simpatia. Finiremo su Novella 2000? Speriamo di no perché rompere le macchine fotografiche ai paparazzi è faticoso e poco elegante. Bel convertitore con stadio d'uscita a valvole? Suona come ci si aspetterebbe debba fare: caldo, morbido, avvolgente, senza mai perdere il controllo della situazione.
C
Lector DigiDrive. Semplice ma efficace la piccola meccanica italiana è capace di eccellenti prestazioni, paragonabili a quelle di apparecchi ben più costosi, sia in coppia con il convertitore DigiCode che con convertitori di altre marche.
Lector DigiCode: Un solo ingresso digitale configurabile a richiesta, ma in compenso una prestazione musicale di assoluto rispetto, tale da non farlo sfigurare rispetto a ben più esotici e costosi concorrenti.
Micromega Duo BS: Il prezzo, nel settore dei convertitori separati, può essere considerato "entry", le prestazioni sono estremamente interessanti per proporlo come alternativa economica universale, per chi voglia entrare nell'high end digitale dalla porta principale.
Teac P700 Una P 2S:... in piccolo. Adotta, benché semplificato e più povero nei materiali, lo stesso sistema di difesa dalle vibrazioni della meccanica di punta, e si sente. Pulita e definita, capace di un'immagine eccellentemente salda e a fuoco sino in profondità, la P 700 S è caratterizzata da un rapporto qualità/ prezzo eccellente, vista la possibilità di un suo utilizzo in catene di prestazioni molto elevate.
Micromega Microdrive. Una meccanica piccola piccola che nelle prestazioni somiglia in maniera impressionante alle sorelline maggiori. Analogue feeling, il che significa un po' di scomodità ma tanta ritualità in più nell'utilizzo. Deliziosamente miniaturizzata, amatissima dalle donne.
D
Deltec Audio The Bigger Bit: non essendo attiva la categoria E deve stare per forza in categoria D, nel senso che io ancora devo capire bene se in questa classe di prestazioni abbiano un senso i soldi da sborsare per una coppia di separati. Certo tra i convertitori di prezzo umano il Bigger Bit fa un figurone.
Enlighteen Audio Design 1000: un convertitore dalle prestazioni controverse: potrà essere amatissimo da chi ama le sonorità lucide e brillanti, meno da chi punta ad un suono plastico e pastoso. Il prezzo non lo aiuta.
Forsell Air Reference DA Converter: Ciò che avremmo tranquillamente accettato in un componente di altro livello di prezzo non possiamo, evidentemente, accettare in un convertitore costoso come il Forsell. Quell'aria gelidina e un po' sferzante che accompagna la gamma medio-alta fa sì che l'unità svedese venga rimandata a settembre. Per il resto prestazioni, com'è lecito aspettarsi, d'eccezione.
Micromega MicroDac: stante la sospensione della fascia E il MicroDac non può che essere classificato in classe D. D'altra parte se deve accompagnare macchine molto economiche ( ferme restando le considerazioni che troverete quì di seguito) non presta il fianco ad alcuna critica, se il suo partner è il MicroDrive, beh il MicroDac non si dimostra completamente all'altezza di cotanta meccanica tendendo ad un leggero ma avvertibile inasprimento delle medioalte.
La categoria E è sospesa in attesa di un riesame della questione "separati digitali di categoria economica" e della loro reale necessità a fronte di quanto attualmente mostrato dalle nuove macchine integrate di categoria economica e media
Escono di classifica: Beard DAP 2, Marantz CD 95R: non più in produzione.
Osservatorio Speciale: Bitwise MS 1 MKII , Bitwise MS O, Docet DF 1, E.A.D. CD 1000 U, , ,California Audio Labs Delta, Creek DAC 60, Theta Universal Data III.
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