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Messaggi raccomandati

Inviato
5 ore fa, Plot ha scritto:

deepseek la traduce cosi' :

"Non si dice asino a un asino, non si disprezza Dio.
Non si dice vacca mora se non ha un pelo."

sara' cosi ? boh

Prova con quella di musk... 

Inviato

@Plot Questa frase significa: "Non si dice vacca mora se non ha un pelo". Il senso è che non si deve giudicare o etichettare qualcosa o qualcuno basandosi solo sull'apparenza o su informazioni superficiali.

  • Thanks 1
mauriziox60
Inviato

Hai voglia a mettere rum,  nu strunz non addiventa mai babà.

  • Haha 1
Inviato

Ai colleghi al lavoro verso pranzo: "nem a magnarghela".

Andiamo a magnar......

appecundria
Inviato
7 ore fa, LaVoceElettrica ha scritto:

Ma, almeno, l'hai capita?

Mi sembra evidente, poi è conosciutissima. Si riferisce all'usanza di una portata di formaggio a fine pranzo prima del dolce e dopo il secondo piatto. Nella cucina napoletana è una portata che non si usa molto.

Inviato

A s fa prima a saltaral  che a girargh intoran (si fa prima a saltarlo che a girargli intorno, riferito a una persona "piuttosto robusta")

Inviato
9 ore fa, Guru ha scritto:

"A ogni badilas al so' mandgas*

"Bruta in fasa bela in piasa / bela in fasa bruta in piasa"

Traduzione: 

"A ogni badilaccio il suo manicaccio", come dire che Dio li fa e poi li accoppia. 

"Brutta in fasce bella in piazza / bella in fasce  brutta in piazza"

Si diceva che le bebè belle diventavano brutte ragazze, e viceversa.

Inviato
8 ore fa, Plot ha scritto:

deepseek la traduce cosi' :

"Non si dice asino a un asino, non si disprezza Dio.
Non si dice vacca mora se non ha un pelo."

sara' cosi ? boh

Fare un piacere ad uno che non lo apprezza, che non è in grado di capire, è come fare un dispetto a Dio.

L’altro è: la vacca non la direbbero nera, se non avesse almeno un pelo nero, cioè a dire: se girano voci su una persona, qualcosa avrà pur fatto per meritarselo.

  • Thanks 1
Inviato

Un alto e un basso fa un gualìvo (un risultato positivo e uno negativo si pareggiano)

 

uno più spinto:

te vedarè che se te ghe lo meti in man no lo mòla mia par tera (vedrai che se glielo metti in mano non lo lascia cadere)

  • Haha 2
briandinazareth
Inviato

alcuni dei cavalli di battaglia di mio nonno :)

cum sos mannos ista comenti et in su fogu: non tantu accurzu, non tantu luntanu

est a ponni deus po' mrexiani

fai commenti fainti in bosa: candu proi, lassant’a proi

homine fattu cum dinari, non balet nudda

imparai babbu a fai fillus


con i potenti stai come con il fuoco: non tanto vicino, non tanto lontano.

confondere dio con una volpe

fai come fanno a bosa: quando piove lascia piovere

uomo fatto con i soldi non vale nulla

insegnare al padre a fare figli

 

bambulotto
Inviato

'A monaca 'e Casale: muscio nun 'o sentèva e tuost le faceva male.

Inviato

"A taula e a let nesun rispet"

Non credo serva traduzione; Lo diceva mia nonna a noi nipoti, maschi e femmine!

Inviato

"Can che la mer(d)a la monta en scagn o che la spusa o la fa dan"

Inviato

Noi della montagna parmemse abbiamo un dialetto tutto nostro, per darvi un'idea di come è strano, se andiamo a Genova e parliamo in italiano i genovesi ci riconoscono come emiliani, se andiamo a Parma e parliamo in dialetto i parmigiani ci riconoscono come liguri, se torniamo a Genova e parliamo in dialetto i genovesi ci dicono: ma da dove ca..o venite?:classic_biggrin: 

Se passando dalle mie parti vi capitasse di chiedere dove andare a mangiare e trovaste lo spiritoso potreste avere come risposta il "don-din-dan" che non è il campanile, ma sta a significare il "dove ne danno" A parma in tanti ricordano ancora anche se sono trascorsi cinquant'anni dalla scomparsa, un alcolista sfegatato e termine non fu mai più giusto, un uomo che buttò via la sua vita con l'alcol. Eppure Ettore Bonazzi, "in arte" Stopàj, "turacciolo in italiano" entrò davvero nella storia del costume parmigiano con le sue battute, questa è un poco irrispettosa ma ne fa capire il personaggio: 

Stopaj era fermo davanti a una pescheria in borgo XX Marzo, stava fermo davanti a una bacinella piena di pesciolini, quelli che volgarmente noi chiamiamo, pèss putana.

Passò di lì il prete che era solito fargli sempre le solite prediche perché in "basa" perenne e gli chiese "Co' fät Stopaj?". "A' sérc to' soréla..."rispose lui.

 

Un'altra: Stopàj camminava a testa bassa perché cercava qualcosa che aveva perso. Un amico gli ha chiesto.

"Stopàj, hai perso qualcosa?"

"J'ho pèrs l'arloj", rispose Stopàj. 

"Dove l'hai perso?"

"L'ho pèrs la dardè".

"Allora perché lo cerchi qui?"

"Al sérchi chi parchè l'andäva avanti".

 

 

Inviato

Per definire un uomo ricco:

"l'è on che se'l pisa a let el pol di ch'l ga sudat"

penteante
Inviato
13 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

"Ccu amici e ccu parenti, nunn accattari e nun vinniri nienti."

E' una delle mie regole di vita...


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