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Amplificatore per ascolti notturni....


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Inviato

Vedo che la domanda iniziale ha creato un po di interesse, meno male che non sono solo!

Io personalmente sto aspettando le ferie per avere un po di tempo da dedicare all'impianto.

Intanto è stato collegato l'equalizzatore, prima di cambiare amplificatore voglio fare un po di prove.

Da quello che ho letto sui post ho visto che c'è un punto interrogativo sulle opera prima. Forse con un diffusore con un woofer più grande migliorerebbe la situazione...

oscilloscopio
Inviato

@goldrake744 Non è detto...anche un woofer grande ha bisogno di muovere aria e la pressione sonora sale, io che abito in condominio e non posso alzare troppo di sera come adesso (e non ho voglia di mettermi in cuffia) anche con le RAM che hanno woofer da 20 + passivo per non eccedere con il volume uso il loudness...

Inviato
18 ore fa, what ha scritto:

Personalmente,ma è una mia considerazione,4 pagine per spiegare come ascoltare a basso volume un impianto,mi sembra esagerato.Si consiglia di cambiare le casse con altri modelli più efficienti oppure ampli con caratteristiche così o cosà,boh

Infatti. Quando arriva poca corrente non si risolve certo piazzando in casa roba da Luna Park.  E quando hai ottenuto il risultato voluto che si fa quando si ascolta a volumi “normali”…fuggiamo di casa per non diventare sordi? Si però, vuoi mettere che suono bello carico quando ascolto col loudness a basso volume alle 2 di notte? 😄

Inviato
11 ore fa, goldrake744 ha scritto:

Forse con un diffusore con un woofer più grande migliorerebbe la situazione...

Come appena da me commentato, con roba più grossa ed efficiente, risolvi (vagamente) a bassi volumi, ma rischi un suono strabordante quando si ascolta a livelli “normali”. I diffusori non hanno di certo un cervello, son vincolati da quanta roba dai a loro in pasto, e se sono molto efficienti si deve poi tener conto dello spazio necessario per ascolti il più possibile senza controindicazioni. Diffusori grossi e potenti non li puoi certo godere appieno in un ambientino piccolo. Hanno bisogno anche loro di aria per esprimersi. E quest’ultima si “avvelena” come fosse il traffico in tangenziale, congestionato delle ore di punta. Magra soddisfazione poter sentire bene solo la notte col loudness inserito. 🤣

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@what per chi ha un impianto di pregio n(che non uol dire costoso= l'ascolto a volumi notturn non è comune, quindi discuterne periodicament è utile. Certo occorre capie se l'ascolto notturno o comunqu e a bassissim e spl è episodico o prevalenmte, nel secondocaso è sicuramente meglio pensare ad un impianto ad hoc. 

Diffusori grossi ed nefficienti possono essere divertenti ad alto volume, ma anche idnei ad ascolti notturni,  cui, non dmentichiamolo, l rumore di fondo ambientale è molto asso e quibndi la siolenosità della catena è fondamentale.

Ma anche sul concetto di volujme di sottofondo le interpretazioni possono esere molto differenti

Inviato
3 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

Diffusori grossi ed nefficienti possono essere divertenti ad alto volume,

Nel 2° impianto ho delle Celestion Ditton 15 XR che tanto grandi non sono,efficienza nella media e wofer passivo oltre al woofer da 20 cm.,ascolto a basso volume godibilissimo a cui alterno un Pioneer SA 1000 (meraviglioso) e un Kenwood KA 6004,quindi nulla di tanto impegnativo,anche se il volume non va mai oltre ore 9 -10 causa vicini .

Loudness quando necessario,cioè quando la figlia rompe...🤪

Inviato

@what Nei manuali istruzioni di tempo fa, molti costruttori spiegavano il funzionamento del loudness negli ampli. Che la poca corrente inviata ai diffusori non arriva alla soglia necessaria ai timpani umani per percepire correttamente le frequenze generate dai diffusori (non sono strumenti musicali naturali, ma emulatori elettromeccanici). Detto filtro, incrementa o diminuisce su tutto lo spettro udibile le frequenze più soggette ad andar perse dalle nostre orecchie quando il volume è troppo basso. 

Inviato

@dadox Quando negli anni 70 andavo in giro per i negozi di hifi,il commesso di turno spiegava che era un "filtro Fisiologico",che poi non era neanche un'invenzione dell'epoca,infatti sul mio Scott 222c del '59 già c'era.☺️

transcriptor
Inviato

Sicuramente non vi è sfuggito il fatto che le frequenze su cui sono incentrati i loudness sono i 100mhz e i 10 khz esattamente come i controlli di tono.

Detto cosî sembrerebbe un raddoppio degli stessi.

però io azzarderei ad una prova replicando con i controlli di toni il loudness x rilevare eventuali diseguaglianze

oscilloscopio
Inviato
51 minuti fa, transcriptor ha scritto:

100mhz

Neanche i pipistrelli....:classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato

Io credo che il miglior loudness mai progettato sia quello ad intervento variabile presente in quasi tutti gli amplificatori o preamplificatori Yamaha. Io ce l'ho ma non lo uso perchè non ne sento il bisogno, per escluderlo basta metterlo sullo "0", e si sta tutti contenti..

  • Melius 2
long playing
Inviato

@transcriptor

11 ore fa, transcriptor ha scritto:

le frequenze su cui sono incentrati i loudness sono i 100mhz e i 10 khz esattamente come i controlli di tono.

Non sempre , varia , il loudness  e' incentrato a 10 Hz oppure a 50 Hz lato bassi e 15 KHz oppure 20 KHz lato alti. Inoltre tra i Loudness ed i controlli di tono oltre alle frequenze d'intervento e' importante considerare la l'ampiezza della " campana " d'intervento , ovvero l'influenza rispetto alle frequenze vicine , alle determinate frequenze che puo' essere diversa.

long playing
Inviato

@ediate

9 ore fa, ediate ha scritto:

Io credo che il miglior loudness mai progettato sia quello ad intervento variabile presente in quasi tutti gli amplificatori o preamplificatori Yamaha.

Senza dubbio , concordo , che e' il migliore , il piu' intelligente ed e' moooolto piu' funzionale. Oltre che funzionare in continua agisce in attenuazione ma occorre saperlo utilizzare , e spesso purtroppo c'e' un uso scorretto e non apprezzato per mancanza d'informazioni.

 Al riguardo posto un esauriente ed interessante spiegazione sul funzionsmento ed il corretto utilizzo data su questo forum alcuni fa

 

" Loudness Yamaha
Bizio July 2012 Post 39 of 43Quota
Posts: 2,432Member


Sono stra-d'accordo con Tuned e con la sacrosanta voglia e necessità di tornare ad avere controlli di tono e loudness su ogni apparecchio che nasce per ascoltare musica in ambiente domestico.
Peraltro la Yamaha, che a qualcuno fa storcere il naso ed io invece guardo con infinita ammirazione, sono 40 anni che mette il miglior comando di loudness possibile sui suoi ampli: un loudness variabile da 0 a -40dB, che non esalta i bassi e gli acuti ma, molto più correttamente, attenua i medi coerentemente con le curve di Fletcher-Munson. Anche il modo di usare tale potenziometro che Yamaha scrive sui suoi manuali è, scusate il gioco di parole, da manuale: si porta il volume al massimo livello sonoro riproducibile in ambiente, approssimando che si raggiunga un livello "live", e poi si abbassa il volume stesso con il potenziometro del loudness fino a raggiungere il livello "domestico" desiderato.   
Potrà non piacere come suonano gli Yamaha, ma questo è quello che ci si dovrebbe aspettare da un'azienda seria, che non segue le paranoie audiofile e che, non a caso, da 100 anni costruisce pianoforti, chitarre, bassi, batterie ed ogni ben di Dio di strumento musicale. "

 

  • Melius 1
transcriptor
Inviato

Un dato curioso sarebbe conoscere con onestà chi ne fa uso dei controlli di tono e loudness perchè al di là delle congiunture tecniche conta L esperienza di chi da anni ascolta musica e prova a farlo con apparecchi diversi.

È più dall esperienza di noi tutti che si evince L utilità di averli!

personalmente li usavo e li uso con la differenza che in passato ascoltavo molta più musica rock e implementavo le correzioni , mentre oggi con il jazz melodico ne sento meno la necessità, li utilizzo comunque ma in modo più moderato.

X me poi, sono cambiati di molto i volumi d ascolto, oggi inferiori al buon baccano degli anni 70, la ricerca del suono che piace passa soprattutto da questi cambiamenti sostanziali.

Inviato

@ediate anche Denon l'ha usato su alcuni ampli ma, pur non essendo a controllo variabile, ricordo un loudness molto ben tarato nel Denon pma 1060 a tal punto che spesso era preferibile tenerlo sempre inserito anche perche' si disinseriva al momento giusto ed inoltre non "gonfiava" il basso e neanche rendeva stridulo l'acuto.

SALVO.

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