Chi utilizza amplificazioni valvolari Single Ended ?

[mariovalvola]

@pino Sono pure spiritosi. Riescono davvero a titillare ogni libidine.

Ci sono repliche fantasiose dei mitici WE91, C'è proprio tantissima roba in apparenza, anche bellina. Però, essendo coscienti della cosa, ci si può anche divertire.

Il problema è che quando ci metti il naso, qualcosa di "strano" salta sempre fuori.

Nel push-pull che ho a casa, i trasformatori, almeno, sono non ottimi ma più che onesti ( come tanta produzione commerciale occidentale). Realizzare onestamente un ferro per push-pull, è comunque più facile.

Gli intenti un poco furbetti li scorgi nell'alimentazione dove la raddrizzatrice non svolge quel ruolo ma serve solo come soft start, lo stadio driver è un poco tirato via ma amen.

 

[mariovalvola]

@pro61 Sicuramente. Usare un monotriodo richiede equilibrismi notevoli.

[Membro_0020]

1 ora fa, mariovalvola ha scritto:

single ended di riferimento

Quali sono quelli commerciali da intendersi come riferimento per i SE ???

[droidlike]

air tight ? 😉

[mariovalvola]

11 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Quali sono quelli commerciali da intendersi come riferimento per i SE ???

Non vorrei dimenticarmi di qualcuno. Dal punto di vista tecnico ( non necessariamente fiscale ) c'è anche qualche artigiano italiano. Sicuramente I prodotti visti in foto in questa discussione più impegnativi, sono degli esempi più che degni. Certo anche tra i prodotti seri si possono fare delle graduatorie. ( e non voglio ). Aggiungo, sul Giappone, quello che mi pare dicesse Aldo Busi. "Non basta essere gay per sentirsi artisti". Pertanto, non tutto quello che viene dal paese del Sol Levante è tout-court meritevole (non mi riferisco, ovviamente ad Air Tight).

Non faccio nomi. Penso che ci si possa arrivare. Gli oggetti arrabattati, casual, con la solita cornicetta in legno e i componenti disposti quasi a caso e/o incollati sotto alla membro di segugio non rientrano, a mio modesto parere, nel novero degli ampli più rappresentativi di questa categoria ( oserei dire, che anche i più falsi ampli cinesi, spesso, sono cablati e organizzati molto bene giusto per ingannare l'occhio ). Il genio, ammesso che ci sia, deve essere incanalato in una realizzazione in grado di soddisfare tutti i sensi. 

Questi ampli estremi, sono ovviamente anche il santo Graal di tanti autocostruttori.

Il problema è che pochi ragionano senza porsi compromessi. In rete, sulle riviste giapponesi, trovi da sempre tantissimi spunti ( che non significa scopiazzare ). Con la dovuta esperienza e con il materiale giusto, qualcosa si riesce a ottenere.

Purtroppo, come avevo già scritto, il materiale buono, inizia a scarseggiare come i tubi di qualità. Per fare un esempio: i mitici trasformatori della serie F di Tamura, non si trovano più se non a prezzi da gioielleria. Michael LaFevre, titolare della Magnequest, ha smesso di avvolgere. Sapeva realizzare trasformatori fantastici.

Per fortuna Lundahl realizza anche oggetti ottimi dal prezzo umano.

Sui tubi, stendiamo un velo pietoso.

Non vado oltre. 

 

 

[pino]

@mariovalvola

Trasformatore alimentazione cinese.

 

Foro 85 × 65.

Fori viti.  95 × 75.

Dimensioni. H 130 L 115 P 98

 

 

Beppe

[diego_g]

Il 10/11/2021 at 22:56, Renato Bovello ha scritto:

uno scioccante ascolto di una coppia di DQ10

Lasciano il segno, vero? 🤗

[mariovalvola]

@pino Ho guardato lo schema e manca qualcosa (qualche tensione e un secondario)

Le 300B sono accese in AC o in DC? . Elettricamente dovrebbe andare bene 

questo  ma, purtroppo, con il Raphaelite rischiamo di non starci. Guarda anche tu

 

Ti servirà un intervento qualificato per la sostituzione. Un minimo di perizia ci vuole

Ecco le dimensioni dei ferri Hashimoto. Mi sembra che non ci siamo

 

[Tigra]

@gigi60 vidi gli Yamato una volta sola in vita mia nell'atelier di Absolute Suond in quel di Cerro al Lambro: ero andato incuriosito dalle prime recensioni relative ai cavi "audiofili" ed Aldo Maria Baietti era allora distributore dei primi Monster Cable... mi saldò al momento una coppia di Interlink 400 (che ho tuttora) e nel frattempo mi fece ascoltare gli Audio Tekne, collegati non ricordo a quali diffusori.

Pur sapendo benissimo che non avrei mai potuto permettermi nulla di quello che aveva in esposizione oltre i cavi acquistati (che peraltro mi scontò un pochino 🙂) Baietti fu di una gentilezza ammirevole, serbo ancora un ricordo molto piacevole di quel mezzo pomeriggio.

[Bazza]

@mariovalvola Una curiosità, sul mio cinesino dopo due ore continue di funzionamento con diffusori 4 ohm nominali ( grundig box 450 ) e volume ore 9 misurando la temperatura del trafo di alimentazione leggo circa 42/43 gradi. È normale o è alta/bassa ?

Solo per curiosità perché l'ampli va davvero bene.

I trafi di uscita invece non hanno la febbre, circa 36 gradi.

[NlCO]

4 minuti fa, Bazza ha scritto:

42/43 gradi

Direi che è normale.

 

[mariovalvola]

@Bazza Sono oggetti economici con il trasformatore di alimentazione tirato per i capelli. È normale e comprensibile. Non resta che sperare che duri. 

Non metto in dubbio che possano dare soddisfazioni. Sono oggetti divertenti con un notevole valore didattico pur con i loro limiti più o meno palesi.

 

 

[Bazza]

@mariovalvola Sono consapevole di aver preso un ampli ultra economico, non mi aspetto certo che sia super performante ma onestamente non mi aspettavo neppure che suonasse in questo modo...per le mie orecchie assai bene, timbrica sana, forse un po' ruffiano ma piacevolissimo da ascoltare. Le tedesche non sono mai state così delicate...

Sul "speriamo duri" mi fai venire la strizza... generalmente su che temperature dovrebbe lavorare un trafo di alimentazione ?

[mariovalvola]

Tranquillo tiene. Salvo inattese sorprese, tiene. Ho visto ampli francesissimi con ferri ancora più caldi.

Il mio Tamura nell'alimentazione del complicato ampli pushpull per Stax rimane a meno di 30° dopo 3 ore di funzionamento con correnti circolanti importanti

[Renato Bovello]

2 ore fa, diego_g ha scritto:

Lasciano il segno, vero? 🤗

Piu' che lasciare un segno tracciano un solco e ,sopratutto,fanno riflettere...

[Membro_0008]

A proposito di Audio Tekne,per me i migliori insieme a qualche ANJ e Kondo,

questo e' il pre 8801,linea e phono che avevo nel 1992 insieme ad un finale stereo da 6 watt

 

 

Pre con trasformatori in permalloy

[Membro_0008]

Sostituiti poi nel 1995 con i loro top

Pre 8601 con trasformatori in superpermalloy e phono stupendo e finali mono TM 8501 anche loro con i trasformatori in superpermalloy e push pull 300B WE con 15 watt.

 

La più' bella gamma media ascoltata in vita mia

 

 

[Membro_0008]

Avevo anche preso il pre passivo 9501 da usare anche come interfaccia tra cd e pre o come puro pre passivo

Mai sentito un pre passivo anche di altissimo livello al pari di questo