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Melius Club

Non abbiamo capito niente (pre phono)


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loureediano
Inviato

Anche io sono fermamente convinto che un Pre Phono meno ha meglio è, il mio non ha nemmeno il mute

  • Thanks 1
Inviato

@Enigma Buongiorno a te. Vedo con un certo sollievo che il buon@cactus_atomo mi ha tolto le castagne dal fuoco sollevandomi dalla responsabilità di essere il primo...

Come vedi Melius è una grande famiglia, bisogna avere fiducia e farsi avanti: qualcuno disponibile lo troverai sempre.

Ciò detto mi permetto di aggiungere qualche ulteriore dettaglio sperando possa essere utile.

Semplifico il tutto e lo metto in modo discorsivo, spero vada bene.

Ad un certo punto, diciamo dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto negli USA si intuì che la musica poteva diventare un grande affare economico ovvero che si poteva favorire la richiesta  di un pubblico sempre più vasto e venderla dando inizio ad un florido mercato.

Bada bene la musica era il DISCO NERO; "In principio era il Vinile" recita la bibbia audiofila.

Ma il disco nero sul quale si incideva la musica durava troppo poco per un uso commerciale degno di questo nome. Diciamo che un lato era sui 4-5 minuti. Come ci metti una sinfonia in 5 minuti, ma anche un bel pezzo jazz, o una compilation di più brani? Il problema era spinoso. Da tempo nelle case discografiche si studiava come risolvere la faccenda. 

Qui bisogna forse fare una piccola digressione tecnica. Una testina, ovvero una testina fonorivelatrice, che poi sono le nostre amate testine del giradischi, funziona come un piccolo generatore elettrico. Indipendentemente dalle due tecnologie usate (magnete mobile o magnete fisso) si tratta sempre di un "aggeggio" che sfrutta il movimento generato dallo stilo nel passaggio nel solco per generare elettricità che con le sue differenti intensità racconta la musica.

E' complicato sul momento, mi rendo conto, cmq pensa al solco del disco, questa è una specie di strada continua che parte all'inizio e senza interrompersi mai percorre tutta la superficie del disco fino alla fine del lato. Il solco, o meglio microsolco, appare come un piccolo canyon con i bordi fortemente irregolari, ha due sponde, dx e sx, e su ciascuna di esse ci sono incise le informazioni relative al rispettivo canale stereo. Le frequenze alte (pensa lato dx della tastiera) sono incise con solco piccolo, le frequenze basse (lato sx tastiera piano) hanno invece un solco grande.

Il solco grande era il problema; per incidere correttamente i bassi si occupava un sacco di spazio sul disco e alla fine entrava poca musica.

Ed ecco l'idea geniale, incidere una versione modificata (equalizzata) pensata per minimizzare le differenze di larghezza del solco fra alti e bassi in modo da avere solchi più piccoli e quindi incidere più musica arrivando così agli attuali vinili o LP (appunto long playing) che durano anche mezz'ora per lato; un bel guadagno!

Ovviamente il disco così inciso conteneva una musica "modificata", ovvero non rispondente alla realtà, e quindi si rendeva necessario in fase di lettura del disco rifare l'operazione al contrario, esattamente al contrario, per restituire il messaggio sonoro corretto.

Qui si parla appunto di questo. Se una casa discografica incide utilizzando una sua particolare equalizzazione (una curva di equalizzazione) - che poi  consiste brutalmente nell'alzare i bassi ed abbassare gli alti -  sarà importante che al momento dell'ascolto, ovvero dell'estrazione della musica, questa venga fatta con le medesime regole dell'incisione, invertendole. Altrimenti sarà un bel problema.

Insomma ad un certo punto fra i vari standard proposti dalle case discografiche si trova a metà anni 50' l'accordo di utilizzarne una che poi sarà chiamata curva di equalizzazione RIIA da (Recording Industry Association of America) sia per incidere sia da installare negli apparecchi destinati alla lettura dei vinili, il cosiddetto pre-phono che di solito sta negli amplificatori o nei pre o in certi casi è a parte.

Spero di esserti stato utile, in ogni caso a disposizione.

Buona giornata. 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, loureediano ha scritto:

un Pre Phono meno ha meglio è

consentimi di dire che questa è una frase fatta che se non si spiega bene distorce la realtà delle cose. E infatti ad applicarla cosi come scritta dovremmo levare dalla nostra attenzione robetta come: FM, emt,synastic, zanden manley, ch precision, allnic, airtigth, boulder,e un'altra ventina che potrei aggiungere...

Se il punto è far passare un segnale basterebbe una semplicissima scheda in qualsiasi pre e fine della storia. Il punto è "sapere elaborare" quel segnale tra i più difficili e deboli a disposizione e tirarne fuori l'enorme fascino nascosto dentro...."""RISPETTANDOLO""". E' su quest'ultimo termine che si gioca la bontà dei phono piuttosto che sul numero dei componenti o sulla lunghezza dei cavi usati e non è detto che phono in cui si vede un solo cavo passare da una parte all'altra siano meno complicati di altri strapieni di roba...🤗😘

  • Melius 2
Inviato

@Aletto wao! Grazie infinite anche a te. Mi è piaciuta molto la spiegazione, credo di aver cspito quadi tutto e il bello è che sembrava quasi un racconto di avventura!

Siete stati tutti molto gentili. Grazie ancora.

Inviato

@luigi61

Mah....

Qualche tempo fa ho assistito ad una scenetta: si stava ascoltando un live de Le Orme, etichetta Philips.

Il disco suonava oggettivamente male, tipo un bootleg di bassa qualità.

L'impianto comprendeva il pre fono di Baretta.

Uno dei presenti ha affermato che essendo l'etichetta Philips, il disco andava ascoltato con la relativa curva di deenfasi.

Curiosamente suonava meglio.

Veramente c'è qualcuno disposto a credere che quel disco fosse inciso con una curva non RIAA?

Non sarà che - casualmente - la curva di deenfasi Philips compensava le deficienze della registrazione?

Ciao.

Inviato
52 minuti fa, t.digiorgi ha scritto:

Non sarà che - casualmente - la curva di deenfasi Philips compensava le deficienze della registrazione

ma va? 😉


E incidentalmente incontrava il gusto degli astanti

Membro_0021
Inviato
Il 1/5/2022 at 18:57, scroodge ha scritto:

Anche il mio pre phono ha curve selzionabili

@scroodge che phono è?

  • Moderatori
BEST-GROOVE
Inviato
Il 3/5/2022 at 19:17, scroodge ha scritto:

Sicuramente meglio che impostare ad orecchio..

 

ma daiii... si imposta ad orecchio i controlli di tono fino a trovare una soluzione piacevole per chi ce li ha anche a costo di risultare innaturale per altri, figuriamoci se per regolare una equalizzazione ci si deve arroccare sulle curve impostate di deenfasi secondo il i parametri impostati del costruttore e della label ascoltata al momento. :classic_laugh:

Ognuno ascolti come gli pare meglio. 1479606314_ok1.gif.aa2854722c8534908f7c8919e38b9335.gif

Inviato
1 ora fa, BEST-GROOVE ha scritto:

Ognuno ascolti come gli pare meglio. 

Ma certo!! Io mi sto divertendo assai al momento, a smanettare con vecchi equalizzatori professionali a terzi di ottava .

Però, un conto è impostare una curva di deenfasi alla come mi piace, ben altro è poterlo fare disponendo di un riferimento certo, se non altro come punto di partenza... Il mio "sicuramente meglio che impostare a d orecchio" era infatti riferito alla utilità delle tabelle con i riferimenti delle curve utilizzate nelle varie stampe.

Poi, appunto, penso pure io che la hi fi più appagante (nel senso che deve appagare l'utilizzatore) sia my fi, diciamo che avere qualche certezza non guasta, anche solo per...il gusto di fare il contrario!! 😉

Un altro conto ancora è dire (davvero non mi riferisco a nessuno in particolare): questo disco che dovrebbe essere RIAA ha in realtà un curva Columbia perché lo dico io, e io son io..

loureediano
Inviato

Ma con i potenti mezzi digitali di cui disponiamo attualmente non dovrebbe essere difficile estrarre un file digitale è vedere che tipo di curva di equalizzazione è stata applicata?

Inviato

@loureediano L'idea non è affatto stupida, solo che è quasi impossibile. O si ha un riferimento assoluto ( la curva di risposta in frequenza media nel dominio temporale del master ) e quindi si conosce il "vero suono" dell'opera in analisi, o un'opinione vale l'altra. La curva di equalizzazione non è un dato estrapolabile dal segnale musicale.

E' pur vero che ci si potrebbe arrivare per via statistica (analizzo tutti i dischi del mondo, creo un database di risposte in frequenza temporale e confronto con la media dei dischi del periodo) ma.....me pare 'na strunzata !!!!

Ci si potrebbe riferire alle edizioni su CD, ma anche lì non ci sono certezze che non abbiano subito manipolazioni, tranne che nelle edizioni Universal "FLAT TRANSFER", ma è una goccia nel mare.

  • Melius 1
loureediano
Inviato

Insomma il vinile è poetico proprio perché è ermetico.

  • Haha 1
Inviato
3 ore fa, TetsuSan ha scritto:

L'idea non è affatto stupida, solo che è quasi impossibile

uhmmm... giusto pour parler: se io riuscissi ad acquisire in digitale un LP SENZA passare da un pre phono, otterrei un file audio CON l'equalizzazione applicata in fase di stampa ma senza l'equalizzazione applicata dal pre phono.

Poi acquisisco lo stesso brano passando dal pre phono e confronto i due file...

Certo bisogna conoscere molto bene le caratteristiche delle cruve e anche come misurarle una volta fatte le acquisizioni ma... in linea di principio potrebbe funzionare?

Inviato

@scroodge L'idea è ottima, ma ha un problema : quando analizzo il segnale "passato" dal pre phono, uso un'equalizzazione incerta. E sono punto e a capo. Uscirà come risultante sempre la curva del pre phono.

Membro_0023
Inviato

L'unico confronto possibile è col nastro master utilizzato per stampare la matrice.

Inviato

 

13 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

L'idea è ottima, ma ha un problema : quando analizzo il segnale "passato" dal pre phono, uso un'equalizzazione incerta. E sono punto e a capo. Uscirà come risultante sempre la curva del pre phono.

 Certamente. Ma cosa intendi per "eualizzazione incerta"?

 

@Paperinik2021 Perdona, non ti seguo, il master (nastro o file audio che sia) uitlizzato per incidere la lacca non contiene alcuna curva di equalizzazione. Mentre io vorrei acqusire un segnale già equalizzato per poi provare a capire, a posteriorei, che curva è stata applicata

Membro_0023
Inviato

@scroodge Appunto: il confronto tra il master ed il segnale equalizzato contenuto nel disco, è l'unico che può mostrare quale curva sia stata applicata

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