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Melius Club

Perché è giusto boicottare atleti e artisti russi


Messaggi raccomandati

1 ora fa, Roberto M ha scritto:

magari si sono fregati pure l'uranio è al suo posto c'hanno messo dentro un mattone.

si sono fregati le valvole che che trasmettono il segnale del bottone rosso... ma anche il bottone poare non sia originale, è un tappo di birra pitturato col pennarello... 

Kirill Serebrennikov, il regista dissidente russo a Cannes 2022: "Quella in Ucraina è una guerra, ma l'arte è più importante della politica"

Per ironia della sorte, Serebrennikov arriva al festival (Cannes) mentre si parla di boicottaggio della cultura russa che, sottolinea, non ha niente a che vedere con la guerra: "La nostra creatività ha sempre approfondito l'anima, la fragilità umana, ed è contro la violenza. La nostra è una cultura contro la guerra ed è sbagliato boicottarla. La cultura russa racconta di quanto l'uomo sia fragile, quanto sia preziosa ogni vita"

  • Melius 1
3 ore fa, Roberto M ha scritto:

Non è che siccome a tutti piace la musica e gli artisti si può fare una eccezione ".

Le responsabilità sono dirette e personali

Essere amico di Putin non significa nulla anche  in paesi dove non si riempiono  la bocca di libertà individuali democrazia e diritti costituzionali

Bisogna avere il coraggio di dire chiaro e tondo che metti in difficoltà una persona nota e in vista perché faccia pressioni e che lo fai partendo da un dato semplice ovvero l ‘ etnia cui appartiene.

Se i democraticissimi  occidentali ammettono di usare il razzismo per private di normalissimi diritti specifiche persone perché facciano pressioni in patria posso anche capirlo. Ma a questo punto bisogna capire che tutti i nostri riferimenti a democrazia e libertà sono puttanate che evaporano di fronte al desiderio di risolvere una crisi usando il ricatto.

 

  • Thanks 1

Questo è razzismo

Senza se e senza ma 

Ma in fondo abbiamo una storia talmente lunga di razzismo che non lo riconosciamo neanche più 

Poi possiamo bruciare anche le opere di Tolstoj o Dostoevskij...

il pensiero russo...non si sa mai 

 

3 ore fa, Roberto M ha scritto:

gli altri “censurano la cultura”

Non per niente quelli buoni siamo noi e non loro.

Guarda, se tu dicessi "è una scelta che adottiamo contro i nostri principi ma al superiore fine di non lasciare nulla di intentato per fermare la guerra", nessuno potrebbe darti torto, anche nel disaccordo. 

 

Ivo Perelman
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Guarda, se tu dicessi "è una scelta che adottiamo contro i nostri principi ma al superiore fine di non lasciare nulla di intentato per fermare la guerra", nessuno potrebbe darti torto, anche nel disaccordo. 

Assolutamente no, E’ una scelta assolutamente coerente con i nostri “principi”, in quanto non ha nulla di “razzista”.

E’ equiparabile ad un “sanzione” giustificata non all’appartenenza ad una “razza” ma ad una nazione nemica con cui siamo sostanzialmente in guerra e motivata dalla necessità di isolare la Russia e far percepire a tutto il mondo questo isolamento, in primis ai russi.

 

52 minuti fa, Ivo Perelman ha scritto:

Oppure iraniani dopo che le autorità hanno impedito l'ingresso allo stadio alle donne

Per una cosa del genere avrei certamente inibito la partecipazione alle competizioni sportive.

Purtroppo quasi tutti i paesi islamici sono razzisti nei confronti delle donne e dei gay, ma non ci hanno dicharato guerra, neanche indirettamente, semplicemente a casa loro fanno quello che gli pare, non e’ che possiamo esportare la nostra cultura a forza in tutto il mondo.

Pero’ se una di queste nazioni, come la russia, ci porta la guerra in casa abbiamo il dovere ed anche l’interesse di reagire con furiosissimo sdegno.

4 ore fa, appecundria ha scritto:

Guarda, se tu dicessi "è una scelta che adottiamo contro i nostri principi ma al superiore fine di non lasciare nulla di intentato per fermare la guerra", nessuno potrebbe darti torto, anche nel disaccordo.

è necessario dirlo? e poi dubito servirebbe, il paradosso di Popper sembra sconosciuto ai più 

6 ore fa, Roberto M ha scritto:

Si, buonanotte.

Buongiorno 

Da queste cose si capisce chi sua razzista e chi no 

.

Secondo loro, infatti, l’esclusione è contraria ai principi fondamentali delle associazioni: merito ed equità. Hanno evidenziato come questo provvedimento rappresenti una “discriminazione” determinata dalla nazionalità. La Federtennis, che organizza gli Internazionali, ha l’obbligo legale di rispettare l’Official Atp Rule Book, che all’articolo 8.01B dice: “Ogni torneo si impegna ad accettare le iscrizioni dei tennisti sulla base delle classifiche ATP”.

Nei tornei del circuito ATP ogni tennista rappresenta solo se stesso, non certo la federazione nazionale a cui appartiene, per cui non si punisce la nazione oggetto di sanzioni ma solo l'individuo e questo è inaccettabile…caso diverso è per esempio la Coppa Davis o le Olimpiadi dove il tennista rappresenta la nazione di appartenenza per potrebbe essere corretto bloccare la partecipazione alla competizione… non per nulla tutti i tennisti hanno espresso la loro contrarietà a questa discriminazione…


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