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Jazz!


analogico_09

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analogico_09
Inviato
19 ore fa, damiano ha scritto:
Il 19/3/2024 at 08:38, giorgiovinyl ha scritto:

Però noi abbiamo Peppe @analogico_09 In effetti mi ha ricordato lui perche ha tutte le annate di Musica Jazz rilegate

E certo, conosco le competenze assolute di Peppe @analogico_09. Era per allargare il giro ed aprire l'orizzonte 🙂

Ciao

Quale onore sentirsi citato da da due autentici intenditori di jazz, quasi quasi mi inorgoglisco... :classic_cool: :classic_tongue::classic_biggrin:

  • Haha 2
analogico_09
Inviato

@campaz Lee Konitz è un grande, con il suo "cool " molto musicale, apparentementer "tranquillo" veniva chiamato anche dalle avanguardie del free-jazz, anche in Spiral di Andrew Hill, ad esempio, si amalgama ottimamente con sax alto, soprano e tenore  con un organico che vede musicisti più  "sanguigni": Robin Kenyatta, alto sax e Ted Carson tromba e flicorno. 

Ho ascoltato Konitz più volte dal vivo, anche con Bill Evans nel '76 a Terni, Umbria jazz , in "Solar" di Davis, con Marc Johnson al basso e il supremo Philly Jo Jones alla batteria...

 

Un paio di scatti tra quelli che realizzai nello  strepitoso concerto.

 

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  • Melius 2
analogico_09
Inviato

Riascoltando Spanish Key... per me il brano più bello di B.B, uno dei suoi più straordinario in assoluto, ho riprovato all'improvviso, come un remoto dèjà vu, come quando una cosa ti ronza in testa e non sai perchè, non sai cosa sia, a cosa associarla, vaga sensazione provata altre volte con il brano di B.B..
Dopo l'intro affidato alle percussioni, batteria, chitarra, el. piano, clarinetto basso.., il primo gruppeto di note perentoriamente scandite, ripetute da Miles Davis 4 volte tali e quali, più una quinta con cambio di nota finale - un grido! -  che preannuncia a sorpresa il cambio di frase, come in una sorta di"avvertimento", di evocativa, quasi allarmata, umana "implorazione", mi ha portato a sciogliere finalmente il "mistero"... Avevo sempre pensato inconsciamente alle note iniziali dello score di Davis per il film Ascenseur pour l'Echaffaud, al "Generique".., diverse le note, diversa la frase, ma stesso impulso psicologico, poetico, stessa ansia esisteziale.., stesso "allarme", stessa implorazione, stesso grido, stesso "mood" espressivo, stesso lirismo turgido e tagliente...
Questo ricorre spesso in Davis, in ogni sua fase stilistica, anche nei momenti più "elettrici", più apparentemente anarchici e "meticci", volutamente distanti dal "primo" Davis che rimase sempre vivo in lui, pronto a rinascere non dalle ceneri ma dal fuoco che mia si spense in lui.

Ricordo l'ultimo concerto di Davis cui assistei nel luglio del '91, tre mesi prima della morte del grande trombettista, allo stadio olimpico di Roma. Visibilmente provato fisicamente il "Divino" Miles non portò a termine un concerto particolarmente brillante, ma bastarono poche frasi, pochi momenti di note alla KOB, al Generique", all B.B., alla Jack Johnson (nel finale), alla Workin', etc, etc per illuminare il concerto, la serata, lo spirito degli ascoltatorte che seppero "sentire" la interminabile poesia che soffiava, sia solo per un attimo, da quell'uomo infatican bile e stanco che stava morendo, quell' afroamericano che fece grande l'America che lo aveva razzistizzato ed umiliato nonostante le apparenze, nonostante i lustrtini esteriori con i quali Miles cercava di mascherare il profondo "dolore" che sempre portò dento di se', insieme al successo, ai fulgiori più o meo glorisosi, insieme alla musica sublime la quale fu tale per vocazione ed elezione, per essere stato poeta integrale e incorrotto, vivendo per questo l'estasi artistica, aldilà del bene e del male, del dolore e della gioia.
Davis, come tutti i grandi artisti e poeti di tutte le arti,  credo sia stato tutto questo messo insieme.
 

 

 

 

  • 2 settimane dopo...
giorgiovinyl
Inviato
Il 21/3/2024 at 18:20, analogico_09 ha scritto:

Il 30 di Marzo 2024 saranno passati esattamente 54 anni dalla nascita... non del "Cool"...  bensi dal 30 Marzo del 1970 quando fu rilasciato da Teo Macero della CBS il doppio album  Bitches Brew di Miles Davis registrato il 19-20-21 agosto del 1969, in tre sole sedute.., per un super progetto di una tale paccuta complessità fu un record del tempismo, dell'ingegno anche tecnico post-produttivo, della genialità musicale, soprattutto.

Da un po' che non lo riascoltavo in vinile, spinto da curiosità oggi mi sono messo a confrontare la rispampa olandese del 1985 (nel '70 acquistai la prima stampa italiana, Messaggeri Musicali, che dopo averlo consumato persi o regalai per acquistare la suddetta) con la copia contenuta nel sontuoso cofanetto del "Miles Davis Bitches Brew 40TH Anniversary" rilasciato il 2010.

Mi pare che suonino entrambi bene, e se il disco dell'anniversario carica di più nel basso, l'altro mi dembra più naturale nel senso che lo stesso suono si articola con maggior naturalità. Confesso tuttavia che non saperi dire quale sia la condizione audio migliore, la più "giusta". Per tagliare la testa al toro ho ascoltando anche un CD ottima edizione e mi è perso che che suonasse più simile al disco del cofanetto anniversario, cosa che mi ha fatto un po' pensare visto che tale vinile dovrebbe essere stato ristampato AAA. Chido su questo soccorso a @giorgiovinyl e a chiunque altro ne sappia qualcosa.

Si l'edizione del 40° anniversario dovrebbe essere analogica. Quella che ho ascoltato ultimamente è la ristampa MoFi che poi si è rivelata non interamente analogica ma che comunque resta ben suonante. Devo ripescare l'edizione del 40°

analogico_09
Inviato

@giorgiovinyl  Penso anch'io che la 40° sia analogica, non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un celebrazione, visro anche costo..., però benchè bene suona diversa dalla copia dell'85, olandese, sicuramente analogica che presenta un basso poco più "misurato". Alla fine, come dicevo, sono dettagli insignificanti per quanto riguarda la musica.

Inviato

Mamma mia, sia Agharta che Pangaea, due dischi eccezionali. Una full immersion psichedelica. Un orgasmo continuo. :classic_biggrin: 

La Sony non ci ha mai puntato troppo (sul mercato occidentale) su questi due mastodontici live, tant'è che sono tra i pochi titoli di Davis che non sono stati (ancora) riproposti in alta risoluzione. 

Forse perché originariamente, usciti principalmente per il mercato Giappo... Boh...

Inviato
Il 1/4/2024 at 22:30, analogico_09 ha scritto:

Chi ascolta viene trascinato nel maelstrom di  suoni subcoscienti ipnotici sempre più affascinato da ciò che non sia di facile comprensione e che tuttavia ci dispensa dall'ansia di cover "comprendere" ciò che la musica non intende dire, costringendoci invece a "sentire".

È la descrizione perfetta della musica del Davis di cui parliamo. Ed è anche una visione leopardiana che, secondo me, quadra perfettamente con la sua personalità........

Ciao

D.

  • Melius 1
Inviato
42 minuti fa, damiano ha scritto:

Ed è anche una visione leopardiana che, secondo me, quadra perfettamente con la sua personalità........

 

Bella questa. Mi piace.

Da Recanatese, te la appoggio in pieno. :classic_happy:

  • Thanks 1
  • Haha 1
analogico_09
Inviato
14 ore fa, one4seven ha scritto:

Mamma mia, sia Agharta che Pangaea, due dischi eccezionali. Una full immersion psichedelica. Un orgasmo continuo. :classic_biggrin: 

La Sony non ci ha mai puntato troppo (sul mercato occidentale) su questi due mastodontici live, tant'è che sono tra i pochi titoli di Davis che non sono stati (ancora) riproposti in alta risoluzione. 

Forse perché originariamente, usciti principalmente per il mercato Giappo... Boh...

 

Vero, mi pare ricordare come non solo la CBS all'epoca non si impegnò a battaggiare Agharta e Pangaea con la stessa  determinazione riservata agli album precedenti (uscite fino al 1973), ma anche per il bellissimo e "simile" Dark Magus, altro live at Carnegie Hall, NY del 1974 (che vorrei riascoltare da CD), si aspettò il 1997 per rilasciarlo un po' sottotono, ma neppure la critica, quella italiana perlomeno, si sperticò di certo nel trattare tali "estremi" titoli realizzati prima del "ritiro" di Davis, tessendone meritatamente le lodi, anticipando l'uscita di Dark Magus.
Saranno state scelte di marketing.., oppure sarà la nostra proverbiale provincialità rispetto agli altri paesi europei più avanti con la cultura e l'educazionemmusicale.

analogico_09
Inviato
10 ore fa, damiano ha scritto:
Il 1/4/2024 at 22:30, analogico_09 ha scritto:

Chi ascolta viene trascinato nel maelstrom di  suoni subcoscienti ipnotici sempre più affascinato da ciò che non sia di facile comprensione e che tuttavia ci dispensa dall'ansia di cover "comprendere" ciò che la musica non intende dire, costringendoci invece a "sentire".

È la descrizione perfetta della musica del Davis di cui parliamo. Ed è anche una visione leopardiana che, secondo me, quadra perfettamente con la sua personalità........


Un Davis "leopardiano" con occhialoni da sole, abiti con stelline e luccichini è davero è un'immagine deliziosa... 🤩 ma fu effetteviamente un "principe" solitario colmo di poesia musicale ...

 

 

The Prince (diapositiva Ektachrome - magari c'eri anche tu nel luglio del 1986 sulla gradinata del "colosseo quadrato" all'EUR

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Inviato
11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

The Prince (diapositiva Ektachrome - magari c'eri anche tu nel luglio del 1986 sulla gradinata del "colosseo quadrato" all'EUR

Purtroppo no, ero blindato da un'altra parte. Però lo vidi nel luglio 92 allo Stadio Olimpico dove il gruppo di apertura era Pat Metheny Group

Ciao

D.

analogico_09
Inviato
5 ore fa, damiano ha scritto:

Purtroppo no, ero blindato da un'altra parte. Però lo vidi nel luglio 92 allo Stadio Olimpico dove il gruppo di apertura era Pat Metheny Group

 

 

Tre mesi prima della morte (settembre '92). C'ero anch'io d assistere a quella sorta di "crepuscolo del Divino" - 23 Luglio 1992. Ne ho parlato altre volte,  ti ritrovi anche tu per caso sul fatto che non fu nel complesso un concerto memorabile (facente seguito allo spallamento provato durante il concerto ipertrofico del gruppo di Meteney), con un Davis visibilmente sofferente, stanco, fisicamente quasi "rimpicciolito", pronto tuttavia a soffiare nella sua tromba alcuni momenti di  altissimo, siderale, tagliente, e straziante lirismo musicale nei quale si condensava brevemente tutta la sua poetica, il suo stile sempre innovotivo, dal Bop fino agli ultimi giorni della sua esistenza artistica ed umana, interventi che da "soli" valsero l'intero concerto che - Davis suonò poco durante l'intera performance -  sembrava "gravare" sulle spalle del sassofonista Kenny Garrett (magnifico in una versione di Human Nature) e del bassista Richard Patterson che prendeva dei "muscolsi" giri di basso von l'intenzione di non volersi più fermare  creando un certo grado di stanchezza... Insomma un (meta)concerto davvero "speciale" aldilà del bene e del male.., di ogni critica convenzionale.
Mi tornano in mente le appasionate parole di Quincy Jones di qualche giorno prima che nel presentare il Nostro al concerto - organizzato dallo stesso compositore, musicista, arrangiatore, tra i più grandi di sempre - all'interno del jazz Festival di Montreux 8 luglio 1991, da cui il CD intitolato "Miles & Quincy Live at Montreux 1991", appassionate anche nei toni disse (traduco alla "norcina"...):

Sogno di lavorare con lui stasera per la prima volta ... il mio amore, il mio fratello uno dei miei musicisti e idoli preferiti: MILES DAVIS!! ... ci piace tornare prima tornando indietro fino alla nascita del cool ....

 

PS - Quincy Jones aveva "miracolosamente" convinto Davis a suonare i suoi brani "tradizionali", arrangiamenti di Jones.... e così fu, da Boplcity, a Miles Ahead, Summertime, Solea, etc.
 

 

Inviato
4 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Tre mesi prima della morte (settembre '92). C'ero anch'io d assistere a quella sorta di "crepuscolo del Divino" - 23 Luglio 1992. Ne ho parlato altre volte,  ti ritrovi anche

Si mi ci ritrovo perfettamente, rimasi un po' deluso dalla performance del gruppo di Davis che mi è sembrato eseguire il compitino e poco più. Tra l'altro mi aprirono la macchina nel parcheggio per rubare, pensa te, una cassetta di acqua Levissima 🙂

Tornando al 1986, quella del Colosseo quadrato fu una bella serie di concerti, mi ricordo di Metheny  (penso di averlo visto, in Italia, almeno 10 volte) perché lo apprezzo molto ed ho praticamente tutta la discografia dal 76 all'inizio del nuovo secolo, Michael Franks ed altro che ora mi sfugge forse Steps Ahead o Spirogyra o entrambi.....ma vidi anche altro (Dave Liebman ?) che è nel repository e non viene fuori. 

Mi colpì molto l'allestimento architettonico di Mario Marenco, bella location...

ciao

D.

PS. Se riesco domenica scriverò qualcosa sulla serie di concerti del teatro dell'opera del 1980. In anteprima la locandina...44 anni fa......

 

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  • Thanks 1
analogico_09
Inviato
16 ore fa, damiano ha scritto:

Tra l'altro mi aprirono la macchina nel parcheggio per rubare, pensa te, una cassetta di acqua Levissima 🙂

 

Comprensibile lo stato di urgenza del ladro di acque minerali  :classic_laugh: perchè quel 23 luglio fu giornata molto molto torrida, da mane a notte. Magari l'avrà pure trovata calda l'acqua ad effetto purgante... :classic_tongue:

Ci fu delusione per il gruppo, nell'insieme, ma quei pochi momenti di straordinario "duende" di Miles restano per me memorabili,  qualcosa di a se stante che riuscirono a trascendere i cedimenti del tempo, l'oltraggio della malattia che affliggeva il "Nostro". Di quelle cose di cui mi pregio poter di dire: "c'ero anch'io"...

Ho ricordi confusi anch'io dei Concerti al Colosseo quadrato, non di Davis di cui conservo diverse foto a riprova... Con Con Meteney però ci troviamo in disaccordo, prima volta fino ad ora mi pare, non mi piace il chitarrista, non metto in dubbio la sua tecnica virtuosistica ma non ne colgo/apprezzo il feeling, ammesso che ne abbia... 🤷‍♂️
 

analogico_09
Inviato
17 ore fa, damiano ha scritto:

PS. Se riesco domenica scriverò qualcosa sulla serie di concerti del teatro dell'opera del 1980. In anteprima la locandina...44 anni fa......

IMG_20240404_202404.jpg

 

 

Magari.., ne abbiamo già parlato di quella bellissima rassegna e vorrei rinnovare il mio grazie per averne condiviso la brochure.

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