analogico_09 Inviato 29 Ottobre 2024 Autore Inviato 29 Ottobre 2024 50 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: E' un vero peccato non ci sia un 3D in cui proporre dischi che sconfinino i perimetri più conosciuti Credo che nulla osti aprirne qualcuno ad hoc, come si è fatto col jazz che non è una musica particolarmente popolare.., non certamente come il rock, pop e derivati più commerciali, un genere che viene seguito poco, o meno e in maniera sparsa... per questo ho cercato di creare questo spazio di raccolta, o di riferimento, dinamico e aperto a tutti.
Gaetanoalberto Inviato 29 Ottobre 2024 Inviato 29 Ottobre 2024 2 ore fa, one4seven ha scritto: C'è c'è, cerca meglio Maledetto Carter...! 1
ascoltoebasta Inviato 29 Ottobre 2024 Inviato 29 Ottobre 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Credo che nulla osti aprirne qualcuno ad hoc, Vero, ma purtroppo cadono immediatamente in un profondo e desolato baratro,qualche settimana fa ne avevo aperto uno circa artisti e band italiane di "seconda fascia",non artisticamente,anzi.Speravo potesse essere interessante scoprire e proporre valide realtà che rimangono nell'ombra,invece nulla,come nella quotidianità trova maggior rilievo dire sempre le stesse cose sui Queen,Gilmour etc. 1
analogico_09 Inviato 29 Ottobre 2024 Autore Inviato 29 Ottobre 2024 @ascoltoebasta Anche questo è vero.., ci sono in effetti topic che vengono ... desolati... e si perdono le occasioni di scambiarci delle bellissime musiche. Vieni qui quando hai buona musica che abbia in se in qualche misura la "negritudine", lo spirito "dolente" che si accumuni con il blues l'incanto ipnotico, profondo e lirico del modalismo orientale al quale anche il jazz molto attinge lanciato in improvvisazione ancora più ampe e libere, immaginifiche. Vorrei proporre un antico canto popolare spagnolo che risente delle influenze arabe, e sefardite (come venivano chiamati gli ebrei presenti in Spagna fino al secolo XV prima della reconquista e le persecuzioni dei re cattolici, nome ereditato dai loro figli fino ad oggi) tra le altre componenti che alimentano il flamenco gitano andaluso... Un crogiuolo di razze e di culture magnifiche in pace tra di loro che trovano punti di confluenza e di comprensione nell'arte, nella poesia, nella letteratura, nella musica... Quanto c'è di questo anche nelle vicende del popolo "negro" schiavo, deportato nella violenza, infine afroamericano, popolo del Blues. Ciascuno ha avuto la sua forma di Olocausto"... Il brano è intitolato "Naci en Alamo" (Naqui in Alamo.., un nome immaginario, una soprta di inno delle delle genti perseguitate o condannate a fuggire la violenza degli stati potenti e degli apparati religiosi cattolici dominanti... Propongo due versioni, diverse, la prima più "elaborata", l'altra più immediata, entrambe meravigliose, una tensione interiore in "jazz": quella di Yasmin Levy, nota artista serfardita, profonda interprete, e di Remedio Silva Pisa, gitana di puro lignaggio gitano, poco nota se non nel "giro".., in realtà una dilettante di grande talento e sensibilità naturale che fu occasionalmente chiamata da Tony Gatliff, un regista algerino di sangue berbero e rom naturalizzato francese, per registrare detta canzone che si ascolta nei titolo di coda del film ambientato in Spagna "Vengo" (ci sarebbe molto da dire sullo stesso, ma in altro luogo e momento) No tengo lugar Y no tengo paisaje Yo menos tengo patria Con mis dedos hago el fuego Con mi corazon te canto Las cuerdas de mi corazon lloran Naci en al amo Naci en al amo No tengo lugar Y no tengo paisaje Yo menos tengo patria Yasmin Levy I Remedio Silva Pisa 1
damiano Inviato 29 Ottobre 2024 Inviato 29 Ottobre 2024 Metto subito le mani avanti e facciamo finta che oggi sia il giorno delle digressioni, anche circensi 🙂 Uno dei dischi che amo maggiormente è "Cloud Dance" di Colin Walcott, co-founder degli Oregon, insieme a Ralph Towner, Paul McCandless e Glenn Moore. Gli Oregon nascono come costola del Paul Winter Consort molto attivo a fine anni 60 nella ricerca di strade musicali parallele al Jazz. Gli Oregon si dichiaravano musicisti e basta, rifiutando qualsiasi etichetta. Rimasi molto sorpreso quando alla fine di un concerto Ralph Towner annunciando il bis disse:" ora andremo a suonare un brano jazz", sottintendendo che quanto suonato nelle due ore precedenti fosse musica senza etichetta, improvvisata ma senza etichetta. Naturalmente gli Oregon suonano una musica che a me piace molto, ed ho tanto materiale a loro intestato (non hanno inciso centinaia di dischi, peraltro) e di tutti gli addentellati. Ebbene Colin Walcott uscì con Cloud Dance nel 1976 per ECM che era la casa madre di Oregon e costole. Vi posto il link della prima traccia del disco, "Marguerite" dove Walcott suona il sitar, era stato allievo di Ravi Shankar e Vasant Rai ed ha come compagni avventura 3 jazzisti con la J maiuscola, Dave Holland, John Abercrombie e Jack DeJohnnette. A me provoca la pelle d'oca e sento il jazz in tutte le sue sfumature più nobili. Tra l'altro è stato postato come demo per una testina clearaudio e quanto si sente (il fruscio di fondo) assomiglia molto a quando metto su la mia copia del 77 🙂 Ciao D. 1 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 29 Ottobre 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Ottobre 2024 30 minuti fa, damiano ha scritto: Metto subito le mani avanti e facciamo finta che oggi sia il giorno delle digressioni, anche circensi 🙂 Uno dei dischi che amo maggiormente è "Cloud Dance" di Colin Walcott, co-founder degli Oregon, insieme a Ralph Towner, Paul McCandless e Glenn Moore. Niente a che vedere con il "circense" questa musica, non so cosa intendi dire con mettere la mani avanti ma le orecchie le hai appizzate nel verso giusto... Conosco questi musicisti che ho scoperto molti anni fa, meno gli Oregon, ci porrò rimedio, Towner, Colin Walcott, grande polistrumentista, co-futore del CODONA (Collin Walcott, Don Cherry & Naná Vasconcelos, altra grande formazione della ECM (sempre prima stagione...) Questo, tutti gli altri che hai citato, notissimi, sono grandi artisti, hanno fatto grande anche il jazz "etnico-modale", se così possiamo chiamarlo, protremmo gemellarlo con le musiche di cui parlavo sopra., fatti ovviamente gli opportumo distinguo. Aggiungiamo un altro ottimo tassello a questo quadro che sta venendo mi sembra bene... un assaggio 2 1
ascoltoebasta Inviato 29 Ottobre 2024 Inviato 29 Ottobre 2024 Per continuare a volare alti non posso non segnalare questo,per me,magnifico e recente CD,da noi è poco conosciuto ma in Francia è un apprezzato chitarrista Jazz ,sempre alla ricerca di nuovi confini e sonorità,qui lo troviamo con Paamath alla voce,in una emozionante miscela di blues,world music e jazz,ma tutto in una veste sorprendente,anche questo consigliatissimo ma non facile. il disco è "MBURU" di Jean-Paul Raffit e Paamath accompagnati da pochi altri musicisti. 2
one4seven Inviato 30 Ottobre 2024 Inviato 30 Ottobre 2024 @ascoltoebasta prima che @Gaetanoalberto dica che non lo trova, faccio sapere che c'è... . 1
Gaetanoalberto Inviato 30 Ottobre 2024 Inviato 30 Ottobre 2024 50 minuti fa, one4seven ha scritto: prima che @Gaetanoalberto dica che non lo trova, We non cominciamo neh! Comunque bravissima la Marie Fikry, suono intrigante ed affatto banale, con una sezione ritmica che mi é piaciuta molto. 1 1
giorgiovinyl Inviato 30 Ottobre 2024 Inviato 30 Ottobre 2024 2 ore fa, one4seven ha scritto: prima che @Gaetanoalberto dica che non lo trova, faccio sapere che c'è... Io mi farei pagare per il servizio... 2
analogico_09 Inviato 30 Ottobre 2024 Autore Inviato 30 Ottobre 2024 Reca' , dovra' diventare una storia infinita delle simpatiche tue 'sta cosa delle ricerche internet oppure c'avrebbimo qualcosa da dire sulla museca? Fateme sape' mo' sto in giro, "torno subito"...
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 30 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Ottobre 2024 @ascoltoebasta @one4seven allora, se vi piacciono i musicisti africani vi faccio notare Lionel Loueke dal Benin È un piccolo estratto di Umbria Jazz Winter 2022, ma c'è una montagna di materiale di Loueke in giro. Spulciando un po' di questo materiale sarà facile constatare che è un fenomeno in grado di suonare tutto. Nel pubblico inquadrato, per poco e di spalle, ci sono anche io 🙂 Ciao D 1 3
analogico_09 Inviato 30 Ottobre 2024 Autore Inviato 30 Ottobre 2024 Un giretto "letterario" nell'inframmezzo. Ho iniziato a leggere "Mingus secondo Mingus", un ameno e paccuto tomo di J. F. Goodman, minimum fax, pieno di interviste al grande contrabbasista, ad altri del mondo del jazz coevo e sodale, un sacco di storie e di aneddoti di ogni tipo sulla vita e l'arte del "nostro". Ironie e sarcasmi a palla.., dato il "soggetto" sanguigno e impulsivo, fino a mostrarsi "violento" mentre... nessuno sapeva che "martirizzava un colibrì d'amore tra i denti". Mi sembra insomma una lettura molto interessante ed istruttiva. Ma la ragione che mi spinge a parlarne è per condividere l'"aforisma" che mi ha lasciato davvero stupito, quasi intenerito: un'idea immaginifica, degna del genio creatore di musica, capace di trasformare una battuta giocosa e divertita in un messaggio di pace attraverso l'arma di una disincatata e fanciullesca ironia. "La fine del mondo è vicina, secondo me. Gesù sta per arrivare. Arriverà su un carro, prenderà i peccatori e li metterà a sedere in un angolo accanto al diavolo. Poi chiamerà gli angeli e dirà: <<Facciamo un jam session>>". Mi chiedevo perchè non parli anche dei non peccatori... 😇 Magari nella jam si improvvisa sul "Devil's Blues" brano trascinante presente nell'album Change One ... qui in versione live con lo "spiritato" Geroge Adams un robusto songsaxophonist... 1
ascoltoebasta Inviato 30 Ottobre 2024 Inviato 30 Ottobre 2024 Io seguito a proporre i miei CD spesso sconosciuti ai più e sperando di far cosa gradita a più d'uno,in questi giorni i piaceri del nuovo impianto mi portano a cercare, tra i miei CD, appositamente i dischi "particolari",in questo caso il disco di GANSAN "The African Way of Life",tra jazz e svariate infuenze la lingua universale della musica qui ci conduce dall'Europa all'Africa con uno splendido viaggio sonoro,il mio CD è registrato in studio ma qui posto un magnifico concerto di qualche anno fa.
Gaetanoalberto Inviato 30 Ottobre 2024 Inviato 30 Ottobre 2024 4 ore fa, damiano ha scritto: Lionel Loueke dal Benin Ascoltato più di qualcosa questo pomeriggio. Anche in questo caso ottimo ascolto, con un uso della chitarra che seppur si aggiri intorno alla fusion, lo fa con personalità ed originalità, senza assomigliare a scelte già fatte né dare quel senso di deja vu e ripetitività che si ascolta spesso. 1
analogico_09 Inviato 30 Ottobre 2024 Autore Inviato 30 Ottobre 2024 1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto: Io seguito a proporre i miei CD spesso sconosciuti ai più e sperando di far cosa gradita a più d'uno Come dicevo nell'altro post, ben venga la condivisione di qualche forma musicale più o meno vagamente somigliante al jazz (tutta la musica popolare occidentale restò influenzata dal jazz già dagli inizi del genere, idem oggi la pop music, il rock e varie declinazioni rock, in larghissima misura contiene elementi del jazz, ma non è jazz, come la classica influenzata dal jazz non è jazz, come il jazz influenzato dalla classica non è classica). Lo si fa già episodicamente in questo topic dedicato alla musica che ha fatto la grande storia della musica afroamericana: il jazz. Ma se si ha l'intezione di farlo assiduamente, esclusivamente, INDISCRIMINATAMENTE, credo che sarebbe meglio aprire e promuovere topic dedicati a questi generi musicali più meno "ibridi" che apprezziamo, amiamo e che ci piacerebbe condividere: si eviterebbe di trasformare questo topic che ha una precisa caratterizzazione in una sorta di refugium peccatorum di ogni musica di incerta o varia classificazione. Ad esempio, senza offesa, a me piace parlare in tutta franchezza: il brano che hai postato, lo si possa trovare interessante o meno, a me non dispiece, a mio avviso è musica "fusion" contaminata con l'etnica che si ascoltava 50 anni fa - io la ascoltavo 50 anni fa e potrei circostanziarlo. E' mmusica di "scia", nulla di nuovo, di originale, nessun tipo di evoluzione per il genere, figuriamoci di cosa se ne potrebbe avvantaggiare il jazz. Le scene musicali di oggi annoverano un'infinità di musicisti capaci di tali tecniche, di tali linguaggi strauditi. Non che tutto debba essere per forza increato al massimo della originalità.., ci mancherebbe, ma a ciascuno la sua musica, a ciascuna musica il suo spazio dedicato. Voglio dire che i talenti oppure i geni storici della fusion e del jazz, non serve suppongo fare nomi, che hanno fatto i generi a partire da 50 anni fa, dalla diaspora davisiana e anche prima, non si sono più ripetuti. E questo vale anche per il rock.., nella storia del rock. Oggi c'è una qualità musicale medio, alta, ottima, ma la musica è molto di più delle abilità techiche e stilistiche ripetute all'infinito a cui si rifà il vestito che non conferisce affatto orginalità, novità. Quindi suggerirei di tornare a parlare di jazz pieno ed "autentico" (spero non si risponda: chi lo dice che una musica, quale musica, sia jazz "autentico"? ) in questo spazio, con tutte le eccezioni del caso i giretti di boa - modertatamente, sa va sans dire - che aiutano ad inquadrare meglio le idee e i volti autentici del jazz con tutto il rispetto i "sottogeneri" di cui ci si potrà occupare in maniera più organica e completa nei thread dedicati anche al fine di arricchire maggiormente di temi e di argomenti la nostra bella sezione dedicata alla Musica. Grazie.
Questo è un messaggio popolare. campaz Inviato 16 Novembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Novembre 2024 Questa mattina ascoltando la rassegna stampa internazionale di Radio 3 mentre preparavo da mangiare ho scoperto che un certo Marshall Allen, che lo scorso 25 maggio ha compiuto cent'anni, sta per pubblicare un nuovo disco e per questo si è meritato la copertina della rivista britannica The Wire. Niente, mi andava di condividerlo. 1 2
analogico_09 Inviato 16 Novembre 2024 Autore Inviato 16 Novembre 2024 Grazie della condivisiona! Ne abbiamo parlato più volte ( QUI QUI etc. ) di questo ultimo grande "eroe" del jazz con maiuscola ancora suonante, ex fedelissimo di lungo corso nell'Arkestra di Sun Ra della quale prende in comando dopo la morte del dio sole... Teniamo le orecchie ben appizzate per il suo ultimo disco... 😍 SUN RA ARKESTRA - Marshall Allen's 100th Birthday FULL SHOW at Keystone Korner Baltimore (2024) 1
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