Ivo Antonio Inviato 5 Gennaio Inviato 5 Gennaio Pat ha inciso cose poco ispirate, ma si è fatto pure coinvolgere in progetti riusciti, ci metterei quelli con Joshua Redman ( pure 80/81 con il padre Dewey e Michael Brecker) e Kenny Garrett e quello con Ornette Coleman.
analogico_09 Inviato 5 Gennaio Autore Inviato 5 Gennaio @Ivo Antonio Si, ne abbiamo già parlato. Le cose migliori però sono più episodiche. Sotto l'imprinting di forti personalità del jazz è riuscito a fare musica diversa da quella fatta come leader dei suoi gruppi. Ho sempre "sospettato" che venisse chiamato dai bravi jazzisti notoriamente mal "retribuiti" per vendere più dischi e concerti presso il pubblico delrock più o meno giovane. Ma non ho ovviamente le prove di ciò. Sta di fatto tuttavia che i dischi dei titolari succitati e di altri ancora nei quali suona Pat siano i più celebri e venduti,i più menzionati.
Ivo Antonio Inviato 5 Gennaio Inviato 5 Gennaio Mi viene in mente la registrazione insieme a Derek Bailey, forse hai ragione. Come leader a parte 80/81 che trovo notevole ha fatto per la ECM cose volte ad incontrare il gusto del pubblico
giovanni1967 Inviato 10 Gennaio Inviato 10 Gennaio Il 05/01/2025 at 22:40, Ivo Antonio ha scritto: Pat ha inciso cose poco ispirate, ma si è fatto pure coinvolgere in progetti riusciti, ci metterei quelli con Joshua Redman ( pure 80/81 con il padre Dewey e Michael Brecker) e Kenny Garrett e quello con Ornette Coleman. Personalmente mi piace moltissimo di Metheny Beyond the Missouri sky, inciso insieme al compianto Charlie Haden,
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 11 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Gennaio Il 06/01/2025 at 00:09, Ivo Antonio ha scritto: fatto per la ECM cose volte ad incontrare il gusto del pubblico Ciao, credo che questo sia il fine di ogni musicista e tutta la filiera a lui legata. Gli inizi di Metheny non furono "semplici", il disco di esordio da leader "Bright Size Life", adesso molto celebrato, quando uscì fu un mezzo fiasco, anzi forse 3/4 di fiasco. C'è una intervista dove Metheny racconta la storia dell'esordio, la spinta di Gary Burton su Manfredi Eicher per dargli la possibilità, Pastorius che non era mai andato in Europa, e racconta anche dell'esito commerciale deludente. Nonostante ciò, piccole vendite, Eicher credette in lui ed investì su altri lavori. Detto ciò, il lavoro che hai citato 80/81 è senz'altro molto bello, ma l'esperienza focale per ECM è stato il Group, quello con Mays, Gottlieb, Egan e poi Rodby e Wertico. Offramp è un capolavoro assoluto, secondo me è il miglior lavoro del Group e posso canticchiare gli assoli anche se mi svegliano all'improvviso di notte, con buoni numeri di vendita; seguì il "botto": First Circle che nel 1984 vinse il Grammy come miglior lavoro di jazz Fusion. Poi il passaggio a Geffen dove venne consolidato il salto a livello di rockstar con concerti negli stadi e folle oceaniche. L'ho visto live decine di volte in Italia e all'estero, una volta sono riuscito, con alcuni amici con il quale suonavo, a raggiungerlo e fare quattro chiacchiere con lui e soprattutto con Lyle (strimpello il piano), ho anche un paio di foto che devo aver messo un qualche cassetto ed ogni volta, dai concerti, sono uscito con soddisfazione, rammaricato che fosse finito. Poi si è esaurita la vena e sono iniziate le divagazioni multidirezionali. Sicuramente è un musicista importante che fa parte del ristretto numero di quelli che hanno dato origine a qualcosa di originale e soprattutto hanno fatto scuola. I chitarristi giovani che suonano musiche jazz o al confine col jazz, e non solo, hanno 2 scuole di ispirazione Metheny o John McLaughlin, terze vie sono rare e le nuances tendono al richiamo. Mazza che pippone, scusatemi non lo faccio più 🙂 Ciao D. 3
analogico_09 Inviato 11 Gennaio Autore Inviato 11 Gennaio 32 minuti fa, damiano ha scritto: First Circle che nel 1984 vinse il Grammy come miglior lavoro di jazz Fusion. Poi il passaggio a Geffen dove venne consolidato il salto a livello di rockstar con concerti negli stadi e folle oceaniche. Infatti, rock-jazz più che jazz, a parte le già citate collaborazioni con alcuni grandi del jazz sicuramente apprezzabili. I grandi successi li ha ottenuti con l'ibrideo jazz-rock, molto più rock che jazz a mio parere. Trovo sia un musicista di "confine" che personalmente non apprezzo, per i motivi più volte detti. Non mi sento inoltre di paragonare Pat a John McLaughlin che è su tutt'altre altezze sia nel jazz che nel jazz che sposa "l'oriente", per così dire: Mahavishunu e d'intorni che rappresentano la fusion che non su i sosrtituisce comopletamente al jazz. Un musicista sostanzialmente molto più organico e coerente e musicale di Metheny. John ha scritto pagine di jazz e di "jazz elettrico" delle rivoluzione davisiana,e non solo Davis, un'esperienza multipla e molto sfaccettata in ambito jazz che Pat non credo possa vantare. Non si discute ovviamente il suo valore tecncio, ma essendo superiore a quello espressivo, lo trovo spesso noioso e avvitato su se stesso.
dariob Inviato 11 Gennaio Inviato 11 Gennaio 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: lo trovo spesso noioso e avvitato su se stesso. Beppe, questa te la dedico perchè spero sempre che tu ti redima 1
analogico_09 Inviato 11 Gennaio Autore Inviato 11 Gennaio @dariob Grazie, apprezzo lo scherzetto... in ogni caso la mia dannazione è oramai irreversibile ma preferisco le fiamme dell'inferno a questi purgatori (del corpo sciolto... ) musicali... 😈
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 11 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Gennaio 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: Non mi sento inoltre di paragonare Pat a John McLaughlin c Conosco il tuo parere su Metheny e quindi intervengo per una piccola precisazione, che però è necessaria per evitare di stravolgere quanto ho scritto. Io non ho detto quanto ho citato, non ho paragonato e non lo farei mai, ho scritto " I chitarristi giovani che suonano musiche jazz o al confine col jazz, e non solo, hanno 2 scuole di ispirazione Metheny o John McLaughlin, terze vie sono rare e le nuances tendono al richiamo". E questo è palesemente vero, basta farsi un giro di ascolto o 4 chiacchiere con chitarristi per "sentire" le scuole di appartenenza. Per stare vicino: Battista Lena, Umberto Fiorentino, Fabio Zeppetella, sono Metheniani, Rocco Zifarelli o Francesco Diodati sono seguaci di "sua maestà" Vedi, io chiamo JMcL, "sua maestà " per rendere palese il mio apprezzamento come musicista, caposcuola e sperimentatore, però le "altezze diverse" e le "esperienze multiple e sfaccettate" che sarebbero superiori in "sua maestà" sono una tua personale valutazione, che invece, per la mia valutazione, sono assolutamente paragonabili (questo è paragone). Ciao D. 3
damiano Inviato 11 Gennaio Inviato 11 Gennaio @dariob fantastica "The Search" da American Garage 1979 D. 1
analogico_09 Inviato 11 Gennaio Autore Inviato 11 Gennaio 3 ore fa, damiano ha scritto: 6 ore fa, analogico_09 ha scritto: Non mi sento inoltre di paragonare Pat a John McLaughlin c Conosco il tuo parere su Metheny e quindi intervengo per una piccola precisazione, che però è necessaria per evitare di stravolgere quanto ho scritto. Io non ho detto quanto ho citato Io non ho affatto detto che tu abbia paragonato i due musicisti e che voglia pertanto stravolgere col mio paragone quanto tu abbia scritto, come si evince chiaramente dalla mia frase quotata la quale significa semplicemente che (io, personalmente) non mi sento di paragonare Pat a John McLaughlin per le ragioni dette. Il paragone è frutto di un preciso e chiaro intendimento personale che ho voluto condividere indipendentemente da come la intendi tu, che hai tuttavia citato entrambi i musici per naltre ragioni, prendendo spunto da ciò per esprimere la mia opinione personale sui due chitarristi. Un semplice e corretto per quanto mi riguarda scambio di idee. 3 ore fa, damiano ha scritto: Vedi, io chiamo JMcL, "sua maestà " per rendere palese il mio apprezzamento come musicista, caposcuola e sperimentatore, però le "altezze diverse" e le "esperienze multiple e sfaccettate" che sarebbero superiori in "sua maestà" sono una tua personale valutazione, che invece, per la mia valutazione, sono assolutamente paragonabili (questo è paragone). Idem come sopra, certo che rappresentano una mia personale valutazione, parlavo di come vedo io le cose, non lo attribuivo a te, non mi parte vi sia una buona ragione perchè si debba precisare ciò che si precisa da se. Capisco tuttavia il tuo timore , lo scrupolo, con piacere mi presto al chiarimento ma puoi stare tranquillo che io cerco sempre di far trasparire quale sia il mio esatto e diretto intendimento, mi è aliena ogni forma di doppiezza. Anche io conosco il tuo parere su Metheny quindi rispetto ed evito di dirimere il già discusso , ci mancherebbe, ne sai certamente più di me di tecniche musicali (premesso che la musica sia molto di più di un fatto tecnico) quindi pur non condividendo la tua passione per il Pat non solo la rispetto ma do' anche credito alle tue motivazioni che ti portano a magnificare il chitarrista americano, solo ti prego non portare anche i pareri di altri ottimi musicisti che condividono i tuoi stessi intendimenti perchè potrei ritrovarmi costretto a fare altrettanti nomi di musicisti, musicologi e appassionati ben messi dentro la "materia" i quali in fatto di forma e di espressione musicale potrebbero pensarla diversamente, ed io con loro, circa quelli che sono i delicati e inalienabili equilibri, assolutamente da mantenere, sui quali poggiano i felici matrimoni tra forma e contenuto, tra stile, tecnica ed espressione ovvero tra il corpo e l'anima, detto alla jazzista, tra body and soul. So di ripetrmi, è il mio "aforisma " prefertio, me ne scuso ma repetitia forse iuvant. p. s. - magari non ti portare dietro la claque plaudente quando torni qui dai "confini della realtà"... non ti si vede più., non ti piace più il jazz? Vedi @dariob che lancia la provocazione, gli rispondo, e lo vediamo tornare felice come una pasqua solo se gli si apprezza il pezzo di Metenhy postato fuori "confine", e sta bene..., però un brano meno convenzionale e risaputo lo si sarebbe forse potuto trovare 🤣... si scherza ma io il "garage" lo uso per riemettere la macchina... sul serio non apprezzo il sentimentalismo slanguido su una tecnica di fredda e formale precisione, una roba davvero a ben sentire da anticaja e petrella .ah.., se non nci fosse stato il Keith Jarrett... 🤗)
Fabio Massimo Inviato 20 Gennaio Inviato 20 Gennaio Ottima iniziativa, seguirò con estreme interesse. Pur non essendo ancora un amante di Coltrane un attento ascolto questa sera lo farò molto volentieri. Grazie
Fabio Massimo Inviato 20 Gennaio Inviato 20 Gennaio Il 22/12/2024 at 22:17, campaz ha scritto: Ho trovato ulteriori informazioni in rete: allarme rientrato. I quattro brani non sono certo delle nuove scoperte, essendo apparsi in varie compilation e raccolte nel corso degli anni, tra cui il cofanetto vincitore di un Grammy Miles Davis & John Coltrane: The Complete Columbia Recordings 1955-1961. (fonte: https://www.wrti.org/arts-desk/2024-11-13/a-miles-davis-masterpiece-gets-a-hi-fi-prequel-with-birth-of-the-blue). Insomma, dopo le alternate take delle alternate take adesso si prendono quattro brani all'epoca non pubblicati per scelta dell'artista e del produttore, poi pubblicati come scarti di produzione in coda a dischi veri perché bisogna avere tutto (colpi di tosse e false partenze comprese), infine diventati il nuovo imprescindibile disco (che però nuovo non è). Per fortuna esiste lo streaming e possiamo assistere al tutto senza alleggerimenti del portafoglio (collezionisti esclusi). Io l'ho ordinato a scatola chiusa spero di non aver preso una fregatura visto il prezzo.
Fabio Massimo Inviato 20 Gennaio Inviato 20 Gennaio Il 30/10/2024 at 16:21, damiano ha scritto: @ascoltoebasta @one4seven allora, se vi piacciono i musicisti africani vi faccio notare Lionel Loueke dal Benin È un piccolo estratto di Umbria Jazz Winter 2022, ma c'è una montagna di materiale di Loueke in giro. Spulciando un po' di questo materiale sarà facile constatare che è un fenomeno in grado di suonare tutto. Nel pubblico inquadrato, per poco e di spalle, ci sono anche io 🙂 Ciao D Grazie, vado subito a documentarmi
campaz Inviato 20 Gennaio Inviato 20 Gennaio @Fabio Massimo vai tranquillo: come ha sagacemente fatto notare @analogico_09 con un popo’ di musicisti come quello fare brutta musica era praticamente impossibile! 1
analogico_09 Inviato 20 Gennaio Autore Inviato 20 Gennaio 1 ora fa, Fabio Massimo ha scritto: Io l'ho ordinato a scatola chiusa spero di non aver preso una fregatura visto il prezzo. Ti ha risposto @campaz Anche se avessi prerso il vinile costoso la fregatura sarebbe sul prezzo non per la musica.., ma come dice nel Nosferatu di Herzog il vampiro al sensale che gli sta vendendo una casa: il prezzo tra gentiluomini è un misero dettaglio... l'eccesso di prezzo pagato lo recupera in sangue succhiato...
minollo63 Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio Da non esperto di musica jazz, mi limito semplicemente a segnalare la nuova potente produzione discografica, "Legend of E'Boi (The Hypervigilant Eye)" del compositore e sassofonista (contralto) afroamericano Darius Jones, nome poco conosciuto dalle nostre parti. Ciao ☮️ Stefano R. 1 1
analogico_09 Inviato 26 Gennaio Autore Inviato 26 Gennaio Il 25/01/2025 at 16:41, minollo63 ha scritto: "Legend of E'Boi (The Hypervigilant Eye)" del compositore e sassofonista (contralto) afroamericano Darius Jones, nome poco conosciuto dalle nostre parti. Nepure io lo conoscevo, mi piace molto! Un jazz ispirato ed espressivo.
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