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Melius Club

Bose 901, la Leggenda é ancora viva


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Inviato

@dadox
Ti ringrazio molto dadox!
Andrò a controllare bene se nella mia stanza riuscirei a collocarle correttamente e poi, eventualmente, aspetterò una buona occasione… Mi incuriosiscono davvero.
Auguro un buon proseguimento a tutti.

Inviato
2 ore fa, Webby ha scritto:

Mi incuriosiscono davvero

Da un lato ne sono felice, dall’altro invece mi rattrista sentire “che incuriosiscono” un paio di diffusori che sin dai tempi della commercializzazione della prima serie sollevarono un polverone, mandando letteralmente allo sbaraglio l’intera concorrenza del settore. Ma evidentemente nulla è per sempre, seppur io in base ai mei tanti anni di ascolti (e sul groppone) io ancora non sia riuscito a trovare un degno rivale nella sua categoria di prezzo, e anche ben oltre. Non mi dilungo nel tirate in ballo marche, ma nessun altro diffusore al mondo ha mai ricevuto il merito di Leggenda. Il resto è superfluo. 😊

  • Moderatori
Inviato

@Webby Considerare fin da subito l'opportunità di acquistare gli stand originali dedicati .

Inviato

@paolosances @Webby vero, ove e quando possibile optare per esemplari che includano anche i piedistalli, sebbene ciò che importa è sia lo spazio di “aria” necessaria attorno ai diffusori. Sarebbe già sufficiente una pila di tomi 📚della scuola media di quell’altezza (sui 45) ed appoggiarvi sopra le casse, per quanto esteticamente discutibile possa essere. Prima dell’uscita di scena (2016), i piedistalli erano stati inclusi nell’acquisto e non più opzionali nell’ultimo restyling. Poi, il primo campanello di allarme che si avvertì dopo tale iniziativa…la versione in noce ha iniziato ad esser non più inclusa sui siti online, tranne che in quello statunitense, e infine dal 2016 la reperibilità è rimasta solamente relegata agli acquisti online, gli store fisici non avevano più la possibilità di farne richiesta. Nello stesso anno, scatta per legge l’onere per il costruttore di garantire alla clientela per 5 anni ricambi ed assistenza al prodotto fuori catalogo. Cosa che di cui posso ritenermi fortunato, avendo beneficiato per un pelo della situazione ad inizio 2021. La cosa mi ha permesso di ritrovarmi i diffusori come fossero nuovi…nuovi tutti e 18 i drivers, equalizzatore attivo sostituito, ma questa iniziativa Bose l’ha un po’ fatta passare in sordina, ne veniva a conoscenza solamente chi e quando avesse modo di informarsene attraverso i numeri verdi o il sito. 
Detto ciò, tornando agli acquisti sull’usato, la cosa migliore è di optare per un usato il più recente possibile, cioè la serie VI ver.2 (o Mk2, come è stata più semplicemente ri-battezzata dai più), perché adotta il driver di ultima generazione. Andando a passo di granchio, optando quindi per le serie precedenti, non consiglio di scendere al di sotto della serie III, quest’ultima fu considerata la prima vera serie di un progetto definitivo, il quale da ora in poi subì miglioramenti solamente di migliorie non così drastiche come la serie I e II, che erano in cassa chiusa. Unico accorgimento, esclusa l’eventuale ricappatura dell’equalizzatore attivo, controllare bene i drivers, i quali, essendo tutti in serie, se uno è in corto, il diffusore non suonerà (il che è difficile accada), ma che le sospensioni siano ok, non usurate, e che nessuno le abbia in precedenza ribordate, di un tipo errato. Le corrette, essendo a forma di “M” (viste di lato), assolvono alla condizione di bassa escursione/massima escursione delle membrane. Spesso molti sbagliano la sostituzione, compromettendone le prestazioni (e dover rifare tutto daccapo) perché considerano il solo diametro, e non la forma. Se poi si aggiunge il fatto che Bose non ha mai ribordato altoparlanti, ma direttamente sostituiti in caso di necessità, la dice lunga su quanto il lavoro di ribordatura debba essere fatto bene. 
A livello estetico, piccoli lavori di lifting dei cabinet, se presenti righette o scalfitture, nulla che un bravo falegname, o restauratore di mobili non possa rimediarvi 🪚😌 😊

Inviato

@dadox Grazie dei consigli! Pensavo che il modello più riuscito fosse il IV...
Inizierò a tenere in considerazione anche le vi mk2.
Dovrò purtroppo verificare se le posso posizionare correttamente, o almeno sapere di rischiare il meno possibile e al limite rivenderle…
Sempre che non arrivi prima un'offerta JBL 🙂

 

Inviato

@Webby La più mature in senso “completa” è sicuramente la IV. La serie V e VI sono maturate sotto il profilo come dire…tappabuchi per gli audiofili incalliti. Del resto il sistema 901 è come principio di progetto, facilmente aggiornabile tramite l’elettronica del loro equalizzatore. In effetti, per chi possiede ad esempio una serie V, vi è piena compatibilità con l’equalizzatore della VI. Meglio che passare alla sostituzione della coppia che già si possiede di diffusori che magari costano pure cifre esorbitanti.
Riguardo Jbl, occhio che con Bose a paragone sono da sempre stati agli antipodi. Difficilmente le preferenze di un marchio si conciliano fra loro. Ti inoltri in una situazione difficile da cavarci il classico ragno dal buco. Ci sono eccezioni, beninteso. Tempo fa vendetti le Jbl che avevo rimesso a nuovo, un tale è partito dal Veneto per venirsele a prendere tutto entusiasta, ma quando vide le 901 (che erano su un mobile) che facevano spazio alle Jbl (e lui le conosceva bene), in quel momento connesse, mi propose di vendergliele al posto delle altre 😄. Come vedi, ognuno ha il suo modo di interpretare il suono proposto dai diversi marchi. 😊 Ma l’eccezione conferma la regola.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

@dadox approfitto della tua preparazione e gentilezza per un'info sulle 901: premesso che non ho alcun dubbio (avendo ascoltato varie Bose 901 di cui apprezzo tantissimo l'importante emozione d'ascolto e l'effetto live....) che il loro equalizzatore e' assolutamente indispensabile, ho visto su Fb un utente citare dei moderni equalizzatori "deer creek audio", che io sconoscevo....hai avuto modo di provarne qualcuno? o magari conosci qualcuno che li ha provati nelle 901?

https://deercreekaudio.com/

SALVO 🙂

  • Melius 1
Inviato

@magoturi ciao. Tutto bene? 
Quell’equalizzatore attivo non l’ho mai ascoltato. Pareri discordi però nei forum stranieri si. Così come ho sentito di gente che ha preteso di far viaggiare le 901 con eq. grafici, parametrici e chi più ne ha…Almeno qualcuno dopo l’equalizer rolling (per dirla alla maniera di chi lo fa con le valvole😊) con un Behringer ha sinceramente ammesso che non è la stessa cosa, l’equalizzatore non originale fa perdere quel fascinoso timbro sonoro (il family sound), per non parlare poi che l’effetto direct/reflecting se ne va a quel paese. Detto ciò, ognuno è ovviamente libero di farci quel che vuole con le proprie cose. Quel Creek è stato messo in commercio dal giorno che Bose ha spento i riflettori sulla 901. Feci qualche ricerca, le opinioni le trovai abbastanza controverse, per non parlare di qualcuno che si ritrovó addiritura apparecchi malfunzionanti sin da nuovi. Quest’aggeggio puó incuriosire, è un dsp, quindi rispetto all’originale che è totalmente analogico, strizza certo l’occhio al digitale, ma mantiene lo stesso suono che caratterizza l’originale? E se lo cambia, in meglio? In peggio? E poi trovo che sminuisce anche i diffusori, non si accompagna neanche esteticamente. Già lì io ci metterei una pietra sopra, ma chi vuole cimentarvisi, avanti c’è posto. Certo, puó anche esser visto come il classico cerotto, la pezza da metterci, anche perché in giro c’è parecchia gente che possiede le 901, ma il loro equalizzatore dove è finito…booohhh!? Non capisco questa fissa di considerarlo un accessorio opzionale, mentre invece è un elemento radicale di un sistema (e perlomeno tu lo sai bene). La firma di Bose, praticamente su tutto il parco diffusori (i pro sopratutto) sta proprio nell’equalizzazione attiva, tutto è gestito elettronicamente senza crossovers, tranne qualche raro caso. Oramai è finita una era, per cui, se e quando possibile, ritengo che ai fini conservativi sia mantenere il più possibile l’originalità dei diffusori. Per ora questo problema non mi si presenta, personalmente parlando. Li ho della serie IV, della V, della VI e serie VI ver. 2. 😊 

Quello scatolo lo prenderei in considerazione solo in situazioni estreme, la 901 ha ormai preso la strada del pensionamento, meglio farcela arrivare al suo meglio…alle soluzioni via “conto terzi” meglio pensarci più avanti. 

  • Melius 1
Inviato

@dadox Grazie, diciamo tutto "vecchio" ormai ci convivo con i miei problemi fisici.....intanto complimenti per la tua esposizione molto chiara e dettagliata (come sempre....🙂) poi ti dico che tutto cio' l'ho sospettato infatti ,come tu sai ,io sono un "vintagista" e pertanto di digitale nei miei impianti ci sono soltanto i lettori.....😁.

Ti posso dire con la massima certezza che ho fatto diverse prove con un mio amico che ha la serie del 1980 (non so quale c'era all'epoca ma sembrano nuove....) insieme al pre-finale Pioneer spec 1 e 2 e l'equalizzatore e' indispensabile...senza "muore" l'ambienza e l'effetto live....praticamente il bello di quei diffusori se ben interfacciati e disposti in ambiente, ho chiesto anche al mio amico se avesse mai provato questi nuovi equalizzatori e lui mi ha risposto: "le Bose 901 sono tutt'altro che giocattoli e necessitano il loro equalizzatore, non un giocattolo....non li conosco e non intendo provarli...."

Tu tra tutte le tue quali preferisci? non sapevo dell'esistenza della serie VI versione 2.

SALVO.

Inviato
5 minuti fa, magoturi ha scritto:

Tu tra tutte le tue quali preferisci? non sapevo dell'esistenza della serie VI versione 2.

SALVO.

L’equalizzatore attivo è di fatto il “portale” verso un timbro che va dal sound vintage al digitale moderno. 
Bose ha da sempre ammesso e consentito la concreta compatibilità sonica fra una serie di 901 e un equalizzatore attivo di una serie successiva. Esempio… diffusori serie V accettano di buon grado l’eq. attivo della VI. Ma non il contrario. Ma non so spoegarmi il perché, e probabilmente neanche ne verremo a conoscenza, vista l’ermetica chiusura della casa madre nel dare spiegazioni al pubblico. Per quanto riguarda il mio profilo acustico, fra le tante prove effettuate coi miei diffusori, mi piace molto il connubio della VI ver.2 con l’eq. attivo della serie IV. Vecchio stampo, il suono non è così estremamente preciso e selettivo, insomma meno ricercato in stile audiofilo, ma compensa con una morbidezza, un calore che solo il sound anni 80 regalava. Il che volta completamente le spalle al suono digitale che negli anni ha preso il sopravvento. Un cd, un lettore di rete, diventano valvolari, senza necessariamente avere ampli o pre di quel tipo. Della serie VI versione 2 non ne ho parlato all’inizio dell’argomento, a pagina 1?🤔 

Inviato

ok,ma allora se non si ha una grande stanza l'alternativa bose 901 quale sarebbe la 301 o un altro modello

Inviato
1 ora fa, giggione ha scritto:

 

ok,ma allora se non si ha una grande stanza l'alternativa bose 901 quale sarebbe la 301 o un altro modello

 

Guarda, non saprei. Il Direct/Reflecting è abbastanza deviante rispetto alle canoniche soluzioni. I modelli più piccoli in categoria del vecchio catalogo, hanno comunque sempre beneficiato di ottime prestazioni. Generalmente si associa piccolo diffusore=piccoli ambienti. Mentre invece l’area che sono in grado di coprire, nonostante le dimensioni (in questo caso le 301) sono ben maggiori rispetto a diffusori della stessa categoria. Del resto un po’ tutto il catalogo Bose non ha mai strizzato l’occhio ad ambienti piccoli. Sono da sempre stati solamente piccoli fisicamente, il rapporto fisico/prestazionale non hanno mai trovato attinenza. 
Un esempio, il sistema Acoustimass 5 (quello coi famosi cubettini)…anni fa un amico me lo chiese in prestito, avevano affittato una villa per un party privato, e ovviamente l’impianto stereo mancava. Prestandogli il mio, ottenni un invito. Non potendo parteciparvi subito, lasciai a lui l’onere di preparare i collegamenti. Quando a serata inoltrata raggiunsi la festa, restai letteralmente basìto dalla resa che il mio Acoustimass aveva in quel salone. Senza esagerare, posso dire che il risultato di presenza e coinvolgimento era almeno 3 volte tanto di quello che era ottenibile nel mio salotto. Quindi, controindicazioni ambientali o meno, non vuol dire nulla associare un sistema con cubetti quasi invisibili e modulo bassi poco ingombrante ad ambienti medio/piccoli. Non è per nulla una cretinata il fatto che ancora oggi Bose raccomandi di provare i propri dispositivi audio a casa propria, non confrontarli solamente con la concorrenza sugli scaffali dei negozi. Quest’estate necessitavo di un qualcosa di audio portatile, da portarmelo appresso ai picnic, grigliate e così via…

Sono incappato nell’Outlet online di Bose (i ricondizionati che ultimamente vanno di moda), il Portable Speaker, evoluzione naturale dei Revolve. Non esagero, da caduta di mascella! Suona veramente da primato, per essere una specie di secchiellino da spiaggia 🏖, ma più piccolo. E quello che stupisce, è che in aria libera, che so, messo lì a suonare sul terrazzo, le basse frequenze non si sperdono! Giusto per far capire che le dimensioni non sono tutto. 😊

Inviato

Mi dispiace che le mie impressioni d'ascolto delle 901 che mi prestò Paolo siano andate perdute nel rogo del server del sito... purtroppo avevo scritto tutto di getto in diretta, non ho fatto copia-incolla da un file word... che devo dire... mai sentito nulla di più stupefacente, nel mio salone di circa 48 mq, provenire da diffusori tutto sommato piccoli, con altoparlanti piccoli, pilotati da un equalizzatore (aaaarrrrggghhhh) inserito tra pre (GAS Thaedra) e finale (Proton D1200). Impressionanti, potenti, fedeli, danno veramente la sensazione di trovarsi in una sala da concerto. Attenzione all'installazione: vanno messe come Bose comanda, con gli otto altoparlanti rivolti verso la parete posteriore, perdendo tempo (nel mio caso, almeno tre mesi) a posizionarle accuratamente. Il risultato è strabiliante, il suono viene da ogni dove, le pareti "suonano", una cosa impressionante. Mi azzardai ad ascoltare anche un po' di classica, il risultato con la Nona di Dvorak diretta da Fricsay in LP (incisione DG) fu sbalorditivo. Se non avessero il "difetto" di dover essere piazzate a tre quarti di stanza, praticamente "in mezzo ai piedi" 😄, sarebbero ancora qui da me, strappate volentieri alle mani di Paolo... ah, dimenticavo, è meglio che nella parte posteriore e laterale dove gli altoparlanti hanno una forte "influenza", non ci sia niente... 😉

  • Melius 1
Inviato

@ediate Sarà, ma ogni volta che ti leggo quando esprimi la tua esperienza con le 901 mi fai venire tutte le volte la pelle d’oca. 
Ed, noi siamo figli di un periodo nel quale possedere un l’impianto hifi ricercato equivaleva al fenomeno odierno della telefonia mobile. Oggi la gente si porta il sacco a pelo e bivacca davanti agli Apple Store il giorno della commercializzazione del nuovo iPhone, noi facevamo la stessa cosa quando inauguravano il primo giorno di apertura del SIM a Milano. E ricordo benissimo le code che si creavano davanti agli stand Bose. Andavi presso un qualsiasi concessionario di zona e i rivenditori non riuscivano a tenere in casa per più di un paio di giorni la scorta di 901, costretti a rifare ordini urgenti per sopperire alle richieste della clientela. E guai a lasciarsi sfuggire presso gli amici della compagnia che avevi le 901, che subito il salotto rigurgitava di gente che veniva a sentirle. Proprio non capisco come le malelingue possano negli anni aver ribaltato la situazione, rasentando quasi la cattiveria nei confronti di esse, e del loro creatore. Del resto, l’hifi nel tempo ha preso un’altra direzione, meno spassionata, fatta più di criticismi e rapporti con la musica stessa fin troppo con la puzza sotto al naso. Ma è da troppo tempo che non vedo più un diffusore che suscita nel proprietario un amore incondizionato, tranne chi come me farebbe carte false piuttosto che passare ad altro. L’ho fatto, ci ho provato, per certi versi controvoglia, pur di risvegliarmi dalle mie convinzioni che non vi fosse motivo di incriccare tenacemente le mie idee, ma non ci sono riusciti. Dopo un po’, tornavo sui miei passi (fortunatamente le 901 le ho sempre solo riposte, mai vendute) e prestazioni materiali a parte, la mia testa tornava a nutrirsi del relax mentale che questi diffusori mi hanno sempre regalato. Quel fantomatico Nirvana che probabilmente molti vanno ancora cercando, fra impianti quasi provvisori fatti di continui cambiamenti. È quasi una droga. Se da subito stupisce la qualità timbrica, è dopo qualche giorno di assuefazione che ti aggredisce letteralmente che ti accorgi che qualsiasi altro diffusore non riesce a regalarti quella marcia in più, è come se mancasse sempre qualche cosa di basilare nel messaggio sonoro, sebbene si possegga una coppia di diffusori di altissimo rango, che sulla carta e all’orecchio rasenti la perfezione. È come filare ccon una donna nemmeno molto bella, ma che alla fine diverrà la tua compagna di vita, surclassando la biondona tutta curve di turno, ma non ne riesci a vederne il perché 😁

Inviato

@dadox La cosa per certi versi "comica" è che non avevo mai sentito le 901 prima di conoscere Paolo, e prima che lui me le prestasse. Ero curiosissimo, perchè nei negozi della mia città, al tempo, non solo forse ne vidi solo una coppia, ma per di più posizionata in mezzo a qualche decina di altre coppie di diffusori; l'ascolto di quelle 901 - sicuramente, installate senza equalizzatore, si pensava al tempo che fosse una cavolata - ovviamente non faceva intravvedere nessuna delle peculiarità (e dei difetti, non hanno solo pregi, sono cose "umane") di quei diffusori. Quei quattro-cinque mesi che ho avuto con me le 901 ho goduto come un riccio, entusiasmato dalla spazialità del suono, magnificata anche dalla mia compagna, che non capisce un ciufolo di hifi; disse, letteralmente, "che non aveva mai sentito niente di simile; suonano pure i muri; hai casse belle (rivolto a me) ma quelle di Paolo sono spettacolari". Difetti ne hanno: l'equalizzatore, almeno da me, andava "ritoccato" spesso perchè non esiste una regolazione universale, con alcuni generi - metal, punk - mostravano un po' la corda ma credo a causa delle registrazioni con ambienza nulla o ridotta all'osso: il suono ne usciva "inscatolato". Ma quando si metteva un disco registrato "appena bene" - spettacolari ad esempio i dischi di Isaac Hayes, Camel, Pink Floyd, Penguin Cafè Orchestra - si godeva. E tanto.

Inviato
10 ore fa, ediate ha scritto:

Difetti ne hanno: l'equalizzatore, almeno da me, andava "ritoccato" spesso perchè non esiste una regolazione universale,

E per fortuna che esiste il loro equalizzatore. Ma esiste un termine di cui il sistema 901 è sano portatore, e che risponde al nome di “rivelatore”, termine che manda in piena erezione anche il più smaliziato degli audiofili 😁
Senza necessariamente entrare in critiche discriminatorie nei confronti dell’utilizzo di un equalizzatore all’interno di un impianto hifi per audiofili puristi, bisogna partire dal fatto che quello scatolotto è il centro nevralgico della situazione, non è un componente “normale”, ma una soluzione ai colli di bottiglia che creano i crossovers passivi. Esso deve regolare il trasferimento del segnale ai diffusori, portando i suoi drivers alla risposta lineare, drivers ovviamente progettati per reagire positivamente alla estreme sollecitazioni che vengono a loro inviate e successivamente amplificate. Non va sottovalutato, immaginandolo come un banale due bande, se lo includete in un sistema in presenza di diffusori tradizionali si rischia la distruzione totale (bobine a fondo corsa dei woofers, figuriamoci i midranges)  Deve inoltre introdurre nel segnale i parametri necessari per ricreare l’effetto ambiente (e senza alcun dsp). E cosa più rilevante, ai fini del risultato finale, agisce come correttore, ma solamente sul lavoro che espleta il diffusore, ma senza intaccare il segnale originario. Ed, come di sicuro avrai avuto modo di notare, nonostante la presenza nel circuito dell’equalizzatore attivo, avrai comunque riconosciuto  la timbrica, il family sound che portano in dote le tue elettroniche. Più trasparente di così… 

Ed è questa trasparenza che permette alle 901 di non essere clementi con i brani male incisi, ai così così, agli eccellenti. Non è una pecca, almeno per chi cerca la perfezione di riproduzione nel proprio impianto. I brani spaziano dalla cacca al risotto, e le 901 evidenziano al massimo pregi e difetti. E più le elettroniche a loro collegate sono pregiate, più diventano analitiche. Non è forse ció che i puristi cercano? Certo che però se lo stesso purista non mette da parte il fatto discriminatorio nei confronti della componente equalizzatrice su cui tale sistema si basa, liberando la mente da tale pregiudizio, non avrà mai modo di vivere una esperienza più unica che rara, nella rappresentazione di un evento di riproduzione musicale, più emulazione dell’evento reale, che del semplice metodo tradizionale di ascolto fra le mura domestiche. 😊

Inviato
6 ore fa, dadox ha scritto:

Ed, come di sicuro avrai avuto modo di notare, nonostante la presenza nel circuito dell’equalizzatore attivo, avrai comunque riconosciuto  la timbrica, il family sound che portano in dote le tue elettroniche. Più trasparente di così… 

Vero. Quando cambiavo amplificazione notavo il cambio di timbrica, leggero, ma tipico di quell'amplificazione. Però devo dire, in verità, che ero più ammaliato-meravigliato dal suono delle 901 che dal resto... non facevo troppo caso a cosa ci avessi attaccato su: i diffusori ideali per chi non vuole farsi più "strane idee" sull'hifi e concentrarsi sulla musica. Confesso, poi, che a me hanno sempre incuriosito i diffusori non convenzionali: dalle Ohm "F" alle planari, tutto ciò che non è convenzionale mi attira come il miele per le mosche. 😄

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