one4seven Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Ancora nuove uscite... Peter Evans... Lo si potrebbe chiamare "il risolutore". Non ho capito però se questo EP è prodromico ad un album intero...
one4seven Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 2 ore fa, biox ha scritto: Angles and Elle-Kari Sander "The death of Kalypso" 2024 Una vera "opera jazz", con digressioni progressive, gypsy e neoclassiche : il piano, la voce femminile, i violini, il basso, un vero libretto teatrale, riferimenti mitologici, 5 atti etc (be attention : accedere solo se si è in vena, ascolto complesso :-) Qui sei andato a pescare una cosa moooolto particolare... Confermo il "be attention", Mattere da parte ed affrontare solo con mente libera e aperta... 1
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 2 Settembre Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Settembre 20 ore fa, biox ha scritto: E' tornato @damiano, dove sarà stato ? In effetti quest'anno l'ho presa lunga, uno dei vantaggi dell'età 🙂 Sto facendo il nonno ed è uno dei mestieri più divertenti e piacevoli La prossima settimana tornerò alla base a Roma Ciao D. 3
one4seven Inviato 3 Settembre Inviato 3 Settembre Il 23/08/2025 at 12:50, biox ha scritto: L'Oumigmag "Ce qui tourne dans l'air" 2025 Questo è un gran disco @biox Hai fatto proprio centro! 1
Questo è un messaggio popolare. ascoltoebasta Inviato 4 Settembre Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Settembre Per me impossibile non segnalare questo ottimo disco di Justin Gray,titolo "Immersed",oltre ad essere produttore e bassista,è anche ingegnere del suono,in questo lavoro lo troviamo accompagnato da circa 40 strumentisti che si alternano in una ricca esposizione di stili e influenze,si spazia dal jazz,alla musica indiana,fusion etc. Disco che suona decisamente bene, per qualità di registrazione,composizione, arrangiamenti ed esecuzione. 1 2
one4seven Inviato 4 Settembre Inviato 4 Settembre 2 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: Justin Gray,titolo "Immersed" Sembra Pat Metheny col basso nel 2025 Però non mi dispiace affatto. Però però... la particolarità di questo disco, è di essere una produzione nata specificamente per audio immersivo. Immersed non è un nome a caso. Lui è uno dei sound engineering più attivi sul fronte dei mix immersivi. Ha realizzato molti mix Atmos per diversi artisti. Il disco E' in vendita su Bluray e in download su IAA. https://immersiveaudioalbum.com/product/immersed-justin-gray-atmos-auro-3d-mkv-mp4/ Temo che in solo stereo, ci perdiamo una buona parte di ciccia del disco. Comunque suona piuttosto bene.
ascoltoebasta Inviato 4 Settembre Inviato 4 Settembre @one4sevenIn solo stereo si sente comunque benissimo,logicamente non (credo) al pieno delle potenzialità,più che lui al basso,apprezzo l'apertura a diversi stili e una capacità nel realizzare una valida commistione tra loro. Lo acquisterò e spero di potermelo godere,specialmente, con i nuovi diffusori che arriveranno tra 2 mesi circa.
damiano Inviato 4 Settembre Autore Inviato 4 Settembre 6 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: Justin Gray,titolo "Immersed Quello che si sente in questo brano mi piace molto e parlo dal punto di vista musicale. Si sente una solida cultura jazz che spesso, nei dischi di confine, è latitante. Ad esempio Andrew Kay (mi pare) suona un assolo al sax notevolissimo. Mi piace, quando ascolto cose interessanti sul tubo, leggere i commenti e quelli postati in questo caso sono molto interessanti. Ciao D. 1
damiano Inviato 11 Settembre Autore Inviato 11 Settembre Oggi è un buon giorno per riprendere e stamattina mi si è accesa la lampadina su Miroslav Vitous; girando in macchina ho macinato un po' di roba del contrabbassista ceco. Più le note fluivano e più si è rafforzata la mia convinzione sul fatto che il fondatore (uno dei) del Weather Report è un genio assoluto. A casa ho messo su qualche vinile e sono arrivato a Journey's End del 1982 edito da ECM l'anno successivo. https://www.discogs.com/it/release/2241283-Miroslav-Vitous-Journeys-End. Vitous guida e accompagna altri grandi musicisti: John Surman alle ance, John Taylor al piano e Jon Christensen alla batteria. Ho scritto "geniale" non tanto per la capacità esecutiva, ovviamente sopraffina, piuttosto per l'abilità di infondere nella musica, anche in quella scritta da altri, il profumo e la cultura europea. La traccia che lascio come testimonianza delle chiacchiere che sto facendo è Windfall, un bel brano scritto da John Taylor. Suonato in altri dischi, è presente in uno a nome Azimuth, si conferma un bel brano, e basta. In Journey's End, grazie all'arrangiamento di Vitous ed alla poderosa interpretazione di Surman al soprano si trasforma in qualcosa che io chiamo "Sturm und Drang". Dentro c'è tutto, calma, potenza, canone inverso...e quello che ognuno può essere capace di trovare. Ciao D. 1
Questo è un messaggio popolare. biox Inviato 17 Settembre Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Settembre Per smuovere quest'acqua stagnante, mentre @one4seven si trastullala con Lucrecia Dalt.... chi è più ai confini di....Tom Waits ? 2 1
ascoltoebasta Inviato 19 Settembre Inviato 19 Settembre Segnalo questa fantastica big band slovena,io ebbi la fortuna di vederli e sentirli live in un tributo a Zappa,fu una serata davvero speciale,arrangiamenti,esecuzioni e assoli vari,davvero di gran livello,non ho avuto invece l'opportunità di assistere a un loro concerto con brani loro. 1 1
damiano Inviato 20 Settembre Autore Inviato 20 Settembre Mumps è un gruppo di matrice europea composto, come dice il nome "Mangelsdorff Und Stu Martin, Barre Phillips and John Surman". Li ho "frequentati" spinto dalla mia passione per le opere di Mangelsdorf e, tanto tempo fa (ahimè) misi le mani sul loro album "A Matter of Taste" del 1977 edito da MPS, https://www.discogs.com/it/master/245771-Mumps-A-Matter-Of-Taste che al tempo dava molto spazio agli improvvisatori europei. Apprezzo molto A Matter of Taste perché è musica che non capita di ascoltare spesso, presentata da musicisti di qualità assoluta e venata da freschezza molto originale. Ecco la title track che apre il disco Ciao D. 1
Questo è un messaggio popolare. ascoltoebasta Inviato 23 Settembre Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Settembre Bello,bello,bello!! Appena acquistato il nuovo CD del Lorenzo Cellupica Quartet,titolo "This is Odd", un disco maturo,articolato,complesso quel tanto (o poco) che basta a non renderlo scontato,c'è jazz,jazzRock,arricchito da contaminazioni prog, che spesso riescono a donare fantasia e personalità a qualunque stile abbraccino,se non si fosse intuito,a me piace molto. 1 2
Questo è un messaggio popolare. biox Inviato 24 Settembre Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Settembre Sempre ai confini....verso l'estremo oriente tokyota. Betcover!! "Yuki" 2025 Jazz-Rock fusion con reinterpretazione moderna del (tradizionale giapponese) "mood kayo" : pop “da night club” che intreccia melodie sentimentali con armonie e pulsazioni jazz/latin (beguine, rumba, slow-fox), orchestrazioni morbide e canto da crooner (Ondarock), una fusion tra occidente e tradizione locale che trae origine nell'immediato dopo guerra "americano" con le sue evidenti influenze swing. Un sound vario ma organico, un cantato Jap forse un po' indigesto (per disabitudine), ma sicuramente originale, con "sfondi" vagamente retrò ed excursus in vari generi (spesso latin o rockeggianti). Meno convincenti gli slow. La linea del basso di "Falconman".... 1 2
ascoltoebasta Inviato 24 Settembre Inviato 24 Settembre 12 ore fa, biox ha scritto: un cantato Jap forse un po' indigesto (per disabitudine) Sicuramente per disabitudine,e abitudine quasi esclusiva a lingue con metriche necessariamente differenti,io quando musica,sezione ritmica e arrangiamenti mi piacciono ma il cantato è in una lingua non comune,tendo a considerarlo come uno strumento aggiuntivo,mi ha aiutato molto a "digerire" e poi apprezzare appieno alcuni dischi,ma "l'open mind" è indispensabile. 1
biox Inviato 25 Settembre Inviato 25 Settembre 14 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: Sicuramente per disabitudine,e abitudine quasi esclusiva a lingue con metriche necessariamente differenti,io quando musica,sezione ritmica e arrangiamenti mi piacciono ma il cantato è in una lingua non comune,tendo a considerarlo come uno strumento aggiuntivo,mi ha aiutato molto a "digerire" e poi apprezzare appieno alcuni dischi,ma "l'open mind" è indispensabile. Come ha detto un critico : e se questo album fosse cantato in Inglese ? Per quanto mi riguarda ci trovo persino assonanze con Fred Buscaglione e Paolo Conte (musicali, non linguistiche, ammesso e non concesso che la musica non sia una lingua universale). 1
one4seven Inviato 25 Settembre Inviato 25 Settembre @biox hai fatto una bella segnalazione. Tutto sommato.... secondo me è un disco principalmente prog, con una lunga serie di venature che vanno dallo swing a boh... tanta roba. Tutto molto ben fatto, però... non mi ha preso. Non per il cantato Giappo, che poi non è che sia così determinante a mio avviso. E che non ci ho trovato quella scintilla che mi aspettavo... E andata meglio invece secondo me il disco segnalato da @ascoltoebasta, purchè sostanzialmente un "classicotto", mi ha fatto sentire più "a mio agio". La conclusione comunque è che in giro, continua ad uscire in ogni caso tanta buona musica da ascoltare. Belle segnalazioni! Oggi è andata così. Magari quando li riascolterò sarà diverso...
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