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Melius Club

La migliore versione della Sinfonia 40 di Mozart secondo Wigmore critico della rivista Gramophone... e secondo voi!


Messaggi raccomandati

Numero 3

Fricsay con i Wiener Symphoniker

Perche? Fricsay riesce a dare una lettura drammatica e nel contempo di assoluto sereno distacco...un po’ il suo “testamento di addio”. 

Ed è una interpretazione che proviene dall’humus genetico, non solo culturale, del direttore e dell’orchestra, cioè la tradizione del vecchio impero austroungarico, di quella parte uncinereste in particolare a cui spesso si dá meno importanza della componente viennese... chissà perché poi...

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Numero 4

Harnoncourt... e la sua ultima lettura con la sua orchestra del cuore, il Concentus Musicus Wien.

Perché?

Anche qui parla il “cuore” di una tradizione viennese, ma parla con il linguaggio “nuovo e rigoroso” della filologia. Mai come in queste sue ultime registrazioni Harno è stato libero di esprimere tutta la sua “potenza” filologica, in maniera libera e non “vincolata”, come invece ad Amsterdam con il Royal Concertgebow e poi con la Chamber Orchestra of Europe, due orchestre moderne.

Qui Harnoncourt legge la sinfonia quaranta come parte centrale, assolutamente drammatica, di un trittico che lui definisce “Oratorio laico”, un Oratorio fatto dalla 39, poi dalla 40 appunto e che si chiude con la 41.

Una visione quasi “mistica” questa di Harnoncourt  ...

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Numero 5

Antonello Manacorda con la sua orchestra di Potsdam

Perche?

È una interpretazione filologica rapinosa, ma piena di una affettuosità, anche nei suoni dell’orchestra, che solo un allievo di Abbado poteva permettersi..

Registrazione recentissima e sconosciuta ai più... peccato per i più..

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Numero 6

Riccardo Muti con i Wiener

Perche?

Muti è da sempre bersaglio di critiche feroci, con queste registrazioni degli anni ‘90.

Ricordo un critico che disse che questa sua interpretazione era “aria fritta”.

Per me invece è semplicemente bellezza. Muti come Canova: solo bellezza e perfezione estetica e formale... no, non cercate altro qui! Ma... vi pare poco?

Sarà che adoro Canova.... sarà che Muti è stato il mio eroe quando ero bambino...ma io qui ascolto davvero solo bellezza... 

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Numero 7

Adam Fischer con la Danish National Chamber Orchestra

Perche?

Anche Adam Fischer ha la musica di Mozart trasmessa “geneticamente” per luogo di nascita.... non solo, ma Fischer ha frequentato tutte, dico tutte le Sinfonie di Haydn, in una famosa integrale. E poi le nove Sinfonie di Beethoven.... e quindi l’integrale sinfonica mozartiana!

La filologia è applicata con mestiere, i tempi sono rapidi e rapinosi... e qui si avverte il lato gioioso e giocoso della sinfonia KV 550: la tonalità Minore sembra non avere qui alcuna sfumatura drammatica.

 

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Numero 8

Bruno Walter e la Columbia Symphony Orchestra.

Perche?

Bruno Walter riesce a ottenere dei “rubato” che non sono scritti, fa rallentando che non compaiono nello spartito...

Si dice che una volta Il vecchio Klemperer andò ad ascoltare Bruno Walter in tournée a Londra (erano stati entrambi discepoli di Mahler e si conoscevano bene...). Ad un certo punto Klemperer, ad un ulteriore rallentando non scritto nello spartito di questa sinfonia mozartiana, sbottò (a mezza voce): “ma perché?” 

Eppure queste libertà che Walter si prende, libertà relative intendiamoci, rendono la sua interpretazione dolce, la più affettuosa, la più amabile..

non solo alle mie orecchie..😉sembra...

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Numero 9

Mathieu Herzog e il suo ensemble Appassionato

Perche?

Herzog riesce ad essere rigorosamente filologico eppure così innovativo e moderno... da superare di slancio i grandi nomi della filologia... anche quelli inglesi, ..sì 😉

Un album imperdibile... 

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Numero 10

Böhm e i Wiener Philharmoniker

Perche?

Il vecchio Böhm a Vienna mi piace più del “giovane” a Berlino... è più lento, tanto, ma non noioso! 

È un modo di contemplare la bellezza mozartiana e ...di rimanerne più che abbagliati..ecco...incantati come in un sortilegio onirico.

È un approccio davvero “sognante”, tempo iniziale lento e rilassato, fraseggio elegantissimo...

L’apoteosi della “viennesità” di Mozart... un po’ falsa forse, e appena appena stucchevole come le “Palle di Mozart”, i famosi cioccolatini viennesi... eppure una lettura così affascinante e magica da essere imprescindibile per me...

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Wè, queste le mie preferenze.... ora sta a voi!

E... no, non vi preoccupate ... non ho proprio finito... avrei da segnalare le mie preferenze “storiche” ... e un paio di “menzioni d’onore”...

Ma per stasera..ecco.. può anche bastare... 😉

  • Melius 1
  • Thanks 1
giorgiovinyl
19 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Numero 7

Adam Fischer con la Danish National Chamber Orchestra

Perche?

Anche Adam Fischer ha la musica di Mozart trasmessa “geneticamente” per luogo di nascita.... non solo, ma Fischer ha frequentato tutte, dico tutte le Sinfonie di Haydn, in una famosa integrale. E poi le nove Sinfonie di Beethoven.... e quindi l’integrale sinfonica mozartiana!

La filologia è applicata con mestiere, i tempi sono rapidi e rapinosi... e qui si avverte il lato gioioso e giocoso della sinfonia KV 550: la tonalità Minore sembra non avere qui alcuna sfumatura drammatica.

Di questa ne volevo parlare io. Ho il cofanetto dell'integrale in cd, pagato 22 euro, strumenti moderni ma tenendo conto della lezione filologica. Perfetta la tua definizione  

 

19 ore fa, SimoTocca ha scritto:

i tempi sono rapidi e rapinos

 

giorgiovinyl
Il 23/3/2022 at 11:25, Grancolauro ha scritto:

Proprio per questo io partecipo a questo forum. Per imparare e a volte cambiare idea, non per difendere verità acquisite.

Questo è lo spirito giusto. Purtroppo ci sono forumers che non lo capiscono

  • Thanks 1

un bravo a @SimoTocca , splendida disamina, .. conosco quasi tutte le edizioni che ha  citate (tranne quelle di Manacorda e Fisher) e mi ci ritrovo quasi totalmente; forse non nell'esatta classifica, ma sono opinioni, e le tue sono assolutamente motivate e rispettabili.

 

p,s, comunque ora arriva l'edizione definitiva  e insuperata, .. una di quelle al confronto della quale non c' è Abbado o Walter che tenga ...

beccatevela 

 

  • Thanks 1

@maverick Fantastica!! Ora vedo se trovo quella di James Last (ricorderete che la sua romanza si Beethoven per violino è la mia preferita) o di Fausto Papetti (vi evoca qualcosa questo nome?). D’altra parte la quinta di Beethoven che preferisco è... che dite? Quella di Karajan o di Kleiber? Quella di Chailly o di Abbado? Macchè!!

Questa è!

 

😉😉😉😆😆😆😂😂😂😂😝😝😝😝🤪🤪🤪🤪🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳

Tornando un attimino seri, ho lasciato da “parte” le versioni cosiddette storiche, perché sono registrazioni datate, in Mono, che spesso non consentono di godere appieno delle interpretazioni da parte di giganti del podio. Storiche per la data della registrazione, ma non vecchie e superate! Badate bene! Storiche... come i bronzi di Riace..... o come la Divina Commedia di Dante... capolavori del passato che hanno una “presa” emotiva e culturale sul presente ancora di notevole importanza...

1) Toscanini e la NBC Orchestra

Perche? 

Toscanini, l’ho già ricordato sopra, è il direttore che per primo, in qualche modo, si è posto il problema della “filologia”. Il rispetto dello spartito, la rapidità dei tempi, il vibrato degli archi tenuto al minimo, i legni e gli ottoni in maggior evidenza....

Insomma, le sue interpretazioni dei grandi classici hanno poco da invidiare a quelle dei grandi nomi moderni della filologia... solo con un anticipo di cento anni!

Eppure.. eppure nella 40 di Mozart i tempi, specie del primo movimento, sono più rilassati che rapinosi, e questo rende la sua interpretazione modernissima ma senza strafare.. toglie vie le incrostazioni romantiche di molte interpretazioni ma senza perdere l’affettuosità ...

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2) Fürtwangler e i Wiener

Perchè?

Forse mai come nella sinfonia 40 di Mozart i ruoli di Furtwangler e di Toscanini sono invertiti! Cioè il buon Wilhelm tiene tempi più rapidi!

Come sempre spicca però la ricerca del “gran suono”, della bellezza delle sonorità, e in questo è aiutato non poco dai viennesi..... e dalla registrazione EMI che in formato HiRes suona quasi moderna, anche se in Mono...

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3) Erich Kleiber, il padre geniale come il figlio Carlos e la sua Orchestra di Londra.

Perche?

Poteva il direttore delle più belle Nozze di Figaro non essere altrettanto grande nelle Sinfonie? È la sua visione di insieme della sinfonia, ma con attenzione estrema per i più piccoli dettagli, che mi fanno sentire la sua interpretazione come la più simile all’ultima di Abbado... con molte differenze certo... eppure...

P.S. Non guardate brutalmente la “durata” in minuti sui dischi, perché la durata dipende anche dal fatto che si eseguano o meno tutti i ritornelli e i da capo...

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4) Klemperer e la Philharmonia

Perché?

Klemperer dá una lettura “oggettiva”, tanto che rischia di suonare come un pizzico freddina.... ma quanto è bella nella sua oggettività!

E...no, in questo caso non è una registrazione storica in senso stretto, cioè monofonica. Anzi il suono è discretamente bello ...anche se si aspetta il trasferimento HiRes per goderne appieno...

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E però... e però l’ho citata in queste storiche per due motivi.

Il primo è che contende il decimo posto delle non storiche a Böhm, ma avevo deciso in partenza di non usare “ex aequo” e quindi per un pelo è rimasta fuori classifica.

E perché Klemperer è così grande (anche di statura!) che compare nella famosa foto, proprio insieme a Toscanini, Furtwangler, Kleiber e Walter...

Potevo lasciarlo fuori? No, vero? 😉

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Ooops! Non ho citato nessun direttore inglese! Damn! E neanche nella foto qui sopra ne compare uno... oooops...! Ma non fatelo sapere alla rivista Gramophone, per favore...magari si arrabbiano...  😉😃😆

 

 

 

@SimoTocca Bella la tua disamina. Non conoscevo Manacorda e Herzog, che mi riprometto di ascoltare. Del resto di registrazioni delle sinfonie di Mozart ne esistono a centinaia, impossibile conoscerle tutte.

Delle storiche che hai citato alcune le ho riascoltate proprio nei giorni scorsi. Della serie il mondo è bello perché è vario... quella di Toscanini proprio non l'ho digerita. La trovo nevrotica. La riduce ad una overture di un opera comica. Mentre l'ascoltavo l'unica immagine che mi si formava nella mente era quella di Totò nei panni del direttore Scannagatti. In una parola, maltrattata.

Concludo le mie segnalazioni personali con due menzioni speciali “di merito”.

Prima di proseguire vi faccio notare che ho stilato le mie preferenze in maniera netta, in ordine discendente da 1 a 10, facendo le mie scelte e le mie esclusioni.

Cioè sono stato molto chiaro nel dire chi preferisco e perché. Mentre invece si arriva in fondo a quel lungo articolo di Wigmore senza aver veramente capito quelli siano, in maniera netta, le preferenze del critico.

Ad integrazione della lista delle mie prime dieci, ho poi aggiunto le mie preferite fra le versioni storiche e, adesso, faccio un paio di segnalazioni. Ma la lista...ecco.. rimane quella delle Top dieci, in maniera chiara e non equivoca.

 

La prima delle mie due segnalazioni riguarda Georg Solti.

Il grande direttore di origini ungheresi ha diretto e registrato più volte le opere di Mozart, e spesso con risultati lusinghieri. Ma  ha frequentato poco, su disco, le Sinfonie ... tanto che con la “sua ultima” e definitiva orchestra, la Chicago, ne ha registrate solo un paio. Ma, a metà anni ‘80, con la giovane orchestra fondata da Abbado, la Chamber Orchestra of Europe, Solti registrò la 40 insieme alla 41.

È una registrazione che ho molto amato, anche se ila critica internazionale non mi pare  che l’abbia apprezzata. Somiglia, per molti versi, alla lettura di Muti con i Wiener, ma appena più “sbarazzina”. Come quella di Muti, questo album potrebbe essere etichettato come “lavoro di routine”, fatto per arrotondare le entrate in cassa...

Eppure... ecco... a me non pare sia così! A me pare che il vecchio Solti prenda per mano la giovane (ma straordinaria) orchestra e la conduca in un viaggio “magistrale” nella musica di Mozart.

Il CD che ho a casa ha questa immagine di copertina...

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Ma la copertina ufficiale è invece questa più sotto...

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Apparentemente in streaming non si trova ma.... se cliccate su questa copertina sotto... ecco, è proprio lei!

Una versione classica, elegante, che parla al cuore... o almeno, al mio cuore ...

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