analogico_09 Inviato 1 Aprile 2022 Autore Inviato 1 Aprile 2022 @Panurge 😄 Il Gomblotto finirà quando Bach non sarà più "Wagner", e quando la "povera" passione Matteo (e poveri noi...) non durerà quasi un'ora di più rispetto alle esecuzioni gomblottiste piu celebrate, accreditate e universalemte riconossciute... Per dormire preferisco la melatonina... 😴 🙂
analogico_09 Inviato 1 Aprile 2022 Autore Inviato 1 Aprile 2022 Se eseguito però dal buon Celididache il Bruck potrebbe farti l'effetto insonnia felice che le Goldberg di Bach facevano al Conte committente.. 😍
analogico_09 Inviato 1 Aprile 2022 Autore Inviato 1 Aprile 2022 Per par condicio.., torniamo alla direzione "tradizionale" per un'opera senza tempo, che racchiude in se tutti i tempi... Interpretata da Dudamel nel concerto dedicato alla memoria del grande Maestro Claudio Abbado, stavo riascoltando la Grande Missa des Morts di H. Berlioz, opera somma, sublime, rappresentazione monumentale, gradiosa, spettacolare ed insieme monastica della religiosità che ingloba l'eroismo corale, solistico e strumentale del romanticismo, le polifonie del barocco e del rinascimento, la salmodia del "coro" certosino arcaico, spingendosi ancora più indietro nel tempo fino al cantus firmus gregoriano,rasserenante e "terribile" evocazione dell'"antica legge" (Actus Tragicus, cantata 106 di Bach, altra straordinaria opera sulla morte e sulla resurrezione - la luminosa fuga del coro finale: La potenza divina ci rende vittoriosi per Gesù Cristo, Amen). Questa "incontenibile" messa dei morti di Berlioz ha il suo polso da marcia "processionaria"che evoca il "mistero" della Pasqua .., la vita , la morte, la resurrezione... la resurrezione è già nella "antica legge" della morte stessa religiosamente intesa... Un'opera di rara esecuzione per via di un organico orchestrale e corale "mai visto"... ad libitum, per volere dello stesso autore, più di 100 coristi.., orchestra 7-8 timpani, giusto per rendere l'idea... tutto è raddoppiato... presenta notevoli difficoltà logistiche, richiede un grande "budget" economico suppongo.., ho avuto la fortuna di ascoltarla diretta da Pappano nell'ottobre 2019.., per la prima volta in vita mia, un privilegio, ne restai folgorato. Berlioz è un genio massimo e rivoluzionario.., questa opera rivoluzionaria sotto ogni punto di vista, rivede il senso del sinfonismo sotto i vari aspetti, una modernità stupefacente legata strettamente alla tradizione, alle radici del passato (ne parlammo a lungo di quest'opera in un vecchio topic che fu..- magari resuscitasse pure lui... i miracoli eistono...😄 ) Trovo straordinaria l'interpretazione commossa e potente di Dudamel, tutti, orchestra coro, tenore, direttore ci mettono l'anima... l'estroversione espressiva e il fremito poetico più intimo, sotterraneo. Sono molto affezionato alla versione su vinile di Andrè Previn con London Phil. Choir and Orch. ma mi ha colpito molto anche Dudamel. Mi piace un po' meno quella di Colin Davis... con LSO Un autentico evento: Orchestre Philharmonique de Radio France / Simón Bolívar Symphony Orchestra / Chœur de Radio France / Maîtrise Notre-Dame de Paris Conducted by Gustavo Dudamel Cathedral of Notre Dame Paris. Un coro (doppio coro) meraviglioso, magnifico "colore", insieme perfetto, mirabile amalgama sonoro, nessuna sbavatura, nessun "gridato" sulle note più alte e tenute! Ottimo il tenore, bellissima voce. Molto buona la registrazione del tubo e anche la regia video.., molto coinvolgente, di solito non amo seguire i concerti in video, questo però l'ho seguito dall'inizio alla fine con estremo piacere, ovviamente per la musica, pripicipalmente. 1
Membro_0015 Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Sono ateo ma lofficium di Victoria mi commuove sempre. Savall segarra hill Phillips... Fate vobis
jakob1965 Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 @Panurge bellissima - non sei solo - specialmente il primo brano: kommt Ihr Toechter helft mir klagen - e l'aria " erbarme dich " cantata da una donna - ahh - la forza uterina - magnifica -
jakob1965 Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 e per par condicio un disco/ CD che consiglio a tutti: buoni ascolti
analogico_09 Inviato 3 Aprile 2022 Autore Inviato 3 Aprile 2022 Mia passion predominante... quattro diverse interpretazioni per il sublime che è nella musica, ooltre le interpretazioni... Heinrich Schutz Die Sieben Worte dalla più ascetica,forse... Dresdner Kreuzchor dir. Rudolf Mauersberger ma anche... Ensemble Clement Janequin non di meno... Leonhardt / Jürgens e... Ars Nova Copenhagen dir. Paul Hilli
analogico_09 Inviato 3 Aprile 2022 Autore Inviato 3 Aprile 2022 17 ore fa, jakob1965 ha scritto: l'aria " erbarme dich " cantata da una donna ahh - la forza uterina - magnifica Beh.., jack, se la mettiamo su questo piano supremazionalistico sexual allora varrebbe la pena ricordare che il buon Pietro pentito fu un virile pescatore prima di pesci poi di anime... 😄 😉 1
jakob1965 Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 @analogico_09 era un virilone anche Giovanni Sebastiano .. 1
analogico_09 Inviato 3 Aprile 2022 Autore Inviato 3 Aprile 2022 @jakob1965 Comunque è molto bella l'aria dell'Erbarmer cantata da Chrisina Ludwig e devo anche dire che quella di Klemperer è una della Passioni Matteo più belle e "possibili" tra le non filologiche. Si "perdonano" -entrambi misurati e non sparati a manetta - lo stile belcantistico della Ludwig, il vibrato violinistico.., ciò che conta in fin dei conti (e anche dei baroni... 😄 ) è che a vincere sia sempre la musicalità. 1
Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 3 Aprile 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Aprile 2022 Probabilmente è colpa delle guerra in corso, e del senso di inquetudine che crea in me, ma se penso a una musica per la settimana santa 2022, la prima che mi viene in mente è il Requime di Ligeti. Questo pezzo è diventato celebre perché Kubrik ha utilizzato il Kyrie (senza autorizzazione del compositore, per altro) in 2001 Odissea nella spazio. Ma al di là di questo, si tratta di un'opera straordinaria, di grande complessità formale, nella quale Ligeti riprende alcuni incisi della tradizione gregoriana per svilupparli attraverso sequenze cromatiche che destrutturano il tessuto sonoro, come pure il timbro degli strumenti e le linee delle parti vocali dei due cori. Una sorta di esasperazione della forma che genera la dissoluzione della forma. Avrò senz'altro troppa fantasia, ma se ascolto questo brano guardando le immagini tramandate dalla tradizione pittorica della passione di Cristo, a cui altri hanno fatto riferimento, qualcosa di strano mi succede. E' come se queste immagini sacre lentamente si disgregassero, come un puzzle le cui tessere si allontano progressivamente tra di loro, diventando un pulviscolo trascinato dalla furia del vento, che trasforma i frammenti visivi e sonori in vortici e onde senza controllo che si susseguono l'una all'altra. E anziché generare angoscia, alla fine questo pezzo produce in chi lo ascolta per intero una sorta di intima rappacificazione. Un senso di calma estrema, quasi si toccasse con mano il senso profondo del mondo. 3 1
analogico_09 Inviato 3 Aprile 2022 Autore Inviato 3 Aprile 2022 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Probabilmente è colpa delle guerra in corso, e del senso di inquetudine che crea in me, ma se penso a una musica per la settimana santa 2022, la prima che mi viene in mente è il Requime di Ligeti. Questo pezzo è diventato celebre perché Kubrik ha utilizzato il Kyrie Grazie.., non ci avevo pensato, eppure amo quest'opera, anche per la ragione "cinematografica" da te ricordata.., quanto mai "presente" alla tragedia della guerra in corso.
analogico_09 Inviato 3 Aprile 2022 Autore Inviato 3 Aprile 2022 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: E anziché generare angoscia, alla fine questo pezzo produce in chi lo ascolta per intero una sorta di intima rappacificazione. Un senso di calma estrema, quasi si toccasse con mano il senso profondo del mondo. Opere diverse, ma questo mi fa pensare all'umanissimo Requiem Tedesco di Brahms, una riflessione serena sulla morte, sorta di "berceuse" per la morte non come condanna bensì come pietas, liberazione e resurrezione. Il coro finale Selig sind die Toten, die in dem Herrn sterben, von nun an. Ja, der Geist spricht, dass sie ruhen von ihrer Arbeit; denn ihre Werke folgen ihnen nach. Beati i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, affinchè riposino dalla loro fatica; poiché le loro opere lì seguiranno. 2
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