Magnat Transpuls 1500, diffusori da pavimento
Da circa un anno nei forum, sui social, su tutte le piattaforme che trattano del mondo hi-fi, i diffusori Transpuls 1500 hanno conquistato una visibilità che nessun prodotto della casa tedesca Magnat aveva mai ottenuto prima.
Ho letto pareri contrastanti sul loro modo di riprodurre la musica ma tutte le discussioni sono concordi nell’affermare che il loro rapporto qualità prezzo è uno dei più alti del settore.
Spendere circa 1.000 euro e portarsi a casa questi due bestioni di diffusori, con woofer da 38 cm di diametro, due tweeter caricati a tromba, un midrange da 17 cm e ben 95 db di sensibilità è una di quelle cose che accende la libido del possesso a tutti i costi (oltremodo bassi). E infatti, questi diffusori hanno ottenuto nel nostro paese un tale successo che per comprarli è necessario mettersi in fila (molto lunga) ed attendere la consegna.
Da “vecchio” malato di hi-fi devo ammettere che l’esibizione di tutto questo ben di Dio ha scatenato anche in me un interesse da “ragazzino” memore di quando nella mia cameretta facevo suonare dei diffusori della Pioneer con una impostazione molto simile a quella dei Transpuls.
La prova d'ascolto
Finalmente sono riuscito ad assecondare la mia curiosità e con la complicità del mio amico rivenditore Giovanni Barlaba, titolare del negozio Acustica di Bari, prima che i bestioni fossero imballati per la consegna al felicissimo neo proprietario, ho ottenuto un paio di ore di ascolto in beata pace e solitudine. Per la prova mi sono stati messi a disposizione il lettore cd/sacd Accuphase DP700 e l’amplificatore Yamaha AS 2200.
Sicuramente sorgente ed ampli sono di caratura sproporzionata per i diffusori in prova ma sono sempre stato dell’idea che più si dà ad un diffusore e meglio questo suonerà.
Ho portato con me quattro dischi, due sacd e due cd che ritengo adeguati per comprendere di che pasta sono fatti i diffusori.
Inizio la sessione d’ascolto con il sacd di Chie Ayado “To you”. Album di solo voce e pianoforte: mi sarei aspettato da subito un suono grande, affetto da gigantismo e invece no. Tutto è come deve essere anche se, nonostante il diametro del woofer, manchi un pizzico di corpo sul basso e le alte mi sembrino più arretrate del mio riferimento.
Secondo disco: "Joy and Pain" di Mighty Sam Mcclain, album che amo alla follia. Bellissimo l’impatto live che donano le Transpuls. Porto il volume dello Yamaha a pressione acustica da arresto immediato e inizio a divertirmi.
Mi resta sempre però l’impressione di una certa leggerezza nel basso (più che altro una mancanza di adeguata articolazione) che rende il suono un po' asciutto. Mi sarei atteso anche più “groove” nel suono dell’Hammond e la voce del bluesman resta un filo meno possente di quello che dovrebbe essere.
Passo al mio album di rock da prove preferito: "Black Holes and Revelations" dei Muse. Altro disco da puro divertimento. Ampli a palla e sensazione da concerto live. Qui il basso esce alla grande, anche ben articolato e il punch delle percussioni e il giro del basso te lo senti nello stomaco. Anche qui mi resta la strana sensazione che i medioalti restino un tantino indietro, come se in Magnat abbiano impostato il crossover dei diffusori per non renderli stridenti, facendoli però suonare meno trasparenti ed un filo “troppo educati” rispetto alla necessità.
Quarto ed ultimo disco, completamente diverso dai precedenti, utilizzato per testare la timbrica del diffusore.
Mi riferisco al sacd della Chandos, il concerto per violino ed orchestra di Sibelius. Buona articolazione del suono del violino e buona riproposizione del pieno orchestrale con un minimo di perdita di intellegibilità nei passaggi più complessi. Direi prova superata con un 6+.
Tiriamo le somme
Quarant'anni di “audiofilia” non mi hanno fatto dimenticare come e cosa ascoltavo negli anni '70 e '80. Questi diffusori hanno un suono sano e divertente. Assolutamente consigliati per un primo impianto da novizi (ma con un robusto ampli alle spalle) per godere dell’emozione dell’ascolto della musica tellurico e da pelle d’oca, oppure per una casa al mare per poter organizzare serate musicali con gli amici e coinvolgere tutto il vicinato.
Il loro rapporto qualità prezzo è talmente elevato da far passare in secondo piano le pecche rilevate. Chi compra questo diffusore non potrà mai ottenere la riproduzione olografica dello stage, né la massima articolazione in basso ed in alto, così come la trasparenza a cui siamo abituati. Questo diffusore nasce per stupire con il suo impatto visivo ed acustico, nasce per far emozionare senza le paturnie audiofile.
Avete spazio a disposizione? Avete un “vecchio” ampli SAE da 200 e passa watt? Volete divertirvi senza svenarvi o volete fare un bel regalo per vostro nipote/figlio? Questo è il regalo perfetto. Buon divertimento!
di Vincenzo Traversa
-
11
-
6
22 Comments
Recommended Comments
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now