damiano Inviato 22 Maggio 2024 Inviato 22 Maggio 2024 5 ore fa, analogico_09 ha scritto: rese anche omaggio al "modale" ispanico con la celebre composizione Spain, e Bella chicca! Spain è uno dei pezzi forti del disco che ho citato "Light as a Feather". È, ahimè era, il brano immancabile ai concerti di Chick Ciao D 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 22 Maggio 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Maggio 2024 @damiano Provo a condividere un'altra chicca di flamenco-jazz. Una delle varie componenti del flamenco è la negritudine che imparenta la musica andalusa, gitana e non, al blues e al jazz, nello stesso modo in cui la musica latina, caraibica/cubana, il calypso, la brasileira, etc, musiche "negre" con radici comuni trovano il punto di forte congiunzione e di "interscambio" col la musica afroamericana. Quel brulichio d'animo indefinibile che strugge l'animo del suonatore e dell'ascoltatore coinvolto, viene chiamato duende, saudade, fado, feeling.., a seconda delle "latitudini" dove si potrebbe riassumere il tutto con l'antico termine "pathos" greco. Chano Dominguez al piano, meno "vurtuoso" di Michel Camilo, ma non di meno musicale, è il capitano di questo eccellente e "versatile" gruppo di "flamencheri" andalusi che prestati al jazz mantengon il segno inalterato il segno musicale identitario che sembra farsi ancora più stimolante. Dal docu-film "Calle 54" realizzato nel 2000 dal regista spagnolo Fernando Trueba, un excursus affascinante, molto coinvolgente, il quale mette in scena alcuni dei migliori esponenti del jazz latino o latino jazz (lo vidi in sala, ex Quirinale se non ricordassi male, quando uscì, ottimo impianto audio.., schermo grande, era come stare in una sala da concerto... gruppi pazzeschi che si alternavano.., emozioni a getto continuo) Oye como viene CHANO DOMINGUEZ (PIANO), BLAS CÓRDOBA KEJÍO ( CANTAOR Y PALMERO ) TOMASITO ( BAILAOR Y PALMERO ), JAVIER COLINA (CONTRABAJO) , GUILLERMO McGILL (BATERIA) , PIRAÑA (CAJÓN). 3
analogico_09 Inviato 22 Maggio 2024 Autore Inviato 22 Maggio 2024 Visto che è piaciuto il primo sopra postato, condivido, sempre da Calle 54, la performqnce de i uno dei più grandi compositori, arrangiatori e direttori di big band alle prese con afro-cuban jazz... Ho marcato il punto di inizia del filmato che vede Chico O'Farril, "l'architetto del jazz latino", uscire di noitre come pensionato dall'albergo con la moglie per ritrovare a capo della sua big band l'immutato vigore musicale giovanile... Ho già marcato il punto iniziale della performance da ascoltare dalla pagina del Tubo https://youtu.be/7qw25NcW5ps?t=3964 1
one4seven Inviato 23 Maggio 2024 Inviato 23 Maggio 2024 Per dovere di cronaca: KW in copertina sul numero di questo mese. . 2
Gaetanoalberto Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 Carissimi, allo scopo di spostare in sede più opportuna l’interessante dibattito su Ahmad Jamal, posto di seguito le note di accompagnamento al disco da cui è partita la discussione. Democristianamente ricordo a tutti un vecchio motto, mai passato di moda: << Chi non lotta….>>… non ricordo il seguito peró! Naturalmente, nessuna nota di nessun autore, soprattutto se rilasciata in tempi cosi lontani, puó dare risposte. Al limite, può far nascere domande ed opinioni, ed è solo in tal senso, per contribuire serenamente al patrimonio comune, che le posto.
Gaetanoalberto Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 Eccolo qua. Comunico che per vostra fortuna questo sarà per i prossimi 5 anni il mio ultimo post nel thread. Mi dedico alla lettura, anche se più probabilmente sarà lo strumento con cui mia moglie porrà fine al mio hobby. Ringrazio chi mi ha suggerito.
analogico_09 Inviato 24 Maggio 2024 Autore Inviato 24 Maggio 2024 3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Democristianamente ricordo a tutti un vecchio motto, mai passato di moda: << Chi non lotta….>>… non ricordo il seguito peró! <<Nun magna la pagnotta... >> ma non mi sembra motto dei vecchi democristiani di una volta che sempre magnavano e però facevano magnare, soprattuitto chi non lottava.., in questo la loro grande liberalità... 3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Naturalmente, nessuna nota di nessun autore, soprattutto se rilasciata in tempi cosi lontani, puó dare risposte. Al limite, può far nascere domande ed opinioni, ed è solo in tal senso, per contribuire serenamente al patrimonio comune, che le posto. Si leggesse qualcosa magari.., a parte che non si è obbligati a ritenere che tutti si debba saper leggere l'inglès per di più dovendosi impegnare a decifrare caratteri piccoli e appena leggibili in fogli mancanti di parti. Un pensierino verso gli utenti che vorrebbero acculturarsi senza doversi sguerciare... dopotutto, penso io, non lo do per certo, risulterebbe più utile condividere poche righe riassuntive graficamente chiare espressione anche del proprio sapere e del proprio sentire.
campaz Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 @Gaetanoalberto di quel libro avevo acquistato all’epoca la prima e la seconda edizione… é un capolavoro! Purtroppo uno dei due autori è venuto a mancare e così si sono fermati alla nona. Io adesso lo consulto quotidianamente su archive.org (dove puoi fare ricerche testuali, cosa comodissima). Se ti appassiona, ti consiglio anche l’italiana enciclopedia del jazz, persino più appassionante. Comunque… buona lettura! 1
campaz Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 @one4seven quei mandarini di musica jazz mi hanno bloccato l’abbonamento per un disguido con la carta di credito, che secondo la carta di credito era dovuto a loro. Ho scritto due volte per riabilitare il tutto… non mi hanno risposto. Vorrà dire che mi rileggerò la trentina di annate che ho in casa. 1
Gaetanoalberto Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 38 minuti fa, analogico_09 ha scritto: quesnto nonn è il topic degli scherzetti. E non incavolarti sempre, fatti mezza risata che non c’è nessun intento cattivo, il testo c’è tutto e lo metto in inglese apposta, che è la lingua del jazz, il contenuto è tecnico e riguarda la discussione, che era nata da questo. Non è che si possano tradurre tre colonne dense; la foto si allarga con le dita rendendo leggibili i caratteri. Proprio nel capoverso iniziale, scrive che Miles Davis reagì male al commento dell’autore delle note ufficiali del disco, Nat Hethoff, che aveva definito letteralmente Jahmal un pianista da cocktail bar. Lo stesso autore delle note di accompagnamento scrive di aver rivisto la propria posizione anche alla luce degli apprezzamenti di Davis e di Adderley, di cui raccoglie i commenti sulla tecnica sopraffina di Jahmal. Seguono diversi accenni sulla personalità che spiegano l’approccio definito più o meno di un relaxing charme, dunque un’eleganza rilassata coerente con la spiritualità del personaggio. I commenti personali su autore e disco li ho fatti nell’altro TD, dove ho già detto di avere apprezzato l’eleganza dell’esecuzione. Il dibattito sull’autore si era esteso, e mi pareva appropriato e costruttivo portarlo qui, visto che si era andati più sulla figura che sul singolo disco. Insomma, uno spunto per la prosecuzione, se si vuole, di un interessante approfondimento, se non si vuole, si può lasciare andare…comunque dato che si era discusso delle definizioni di “pianista da cocktail” e del concetto di rilassante, mi pareva corretto postare la fonte, come spesso richiesto.
Gaetanoalberto Inviato 24 Maggio 2024 Inviato 24 Maggio 2024 25 minuti fa, campaz ha scritto: Ho scritto due volte A quale email?
analogico_09 Inviato 24 Maggio 2024 Autore Inviato 24 Maggio 2024 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: E non incavolarti sempre, fatti mezza risata che non c’è nessun intento cattivo La "cattiveria" sarebbe già qualcosa... stai nel tuo, pensa alle risate tue non provocare, io le mie faccio intere, msim mezze, e quando serve, e non è questo il topic delle barzellette e degli annunci autoreferenziali di cui poco ci cale. Il tedesco è la lingua di Beethoven, non l'italiano, però non ci scambiamo i commenti ed altri scritti in tedesco sicuramente non da pagine praticamente illegibili quindi praticamente inutili e postate con superficialità e scarso riguardo per gli altri che dovrebbero leggere. Per il resto sei ovviamente libero di scrivere di jazz in questo contenitore, come tutti, ma con maggior attenzione, come tutti si prova a fare, anche se il discorso su Jamal iniziato da te e sviluppatosi nell'altro topic a questo punto avresti potuto conntinuarlo lì - condizionale, lo dico solo per via di logica conseguenzialità, nulla osta chiarire ora qui facendom la tara alle inutili polemiche. Ari-tanto più che c'hai tenuto a farci sapere che non saresti più intervenuto in questo topic - sarà per i prossimi 5 anni il mio ultimo post nel thread, - ovvero che non saresti più venuto immagino, per coerenza, neppure se il discorso di lì fosse stato ripreso qui (precludendoti la possibilità di partecipare, cosa che mlì avresti potuto invece fare lì... ) intenzione prontamente ed ovviamente disattesa... il solito gioco del mi si nota di più se vengo o se non vengo!... (cit)
analogico_09 Inviato 24 Maggio 2024 Autore Inviato 24 Maggio 2024 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: lo metto in inglese apposta, che è la lingua del jazz, il contenuto è tecnico Da quel poco che si legge strabuzzando li oculi , il/i contenuto/i non è/sono (solo) "tecnica"... bensì estetica, osservazioni di carattere estetico, linguistico, testimonianze "esterne" più o meno dirette, sull'arte del pianista, insomma è tutto un insieme di cose... la musica d'arte è una realtà molto complessa.., sensibile, potente e "delicata", dà molto e chiede molto all'ascoltatatore che non la prende come un passatempo. ...
analogico_09 Inviato 25 Maggio 2024 Autore Inviato 25 Maggio 2024 Il 23/5/2024 at 22:13, one4seven ha scritto: Per dovere di cronaca: KW in copertina sul numero di questo mese. Un bel numero questo mese, lo acquisterò, buona opportunità di approfondire Washington, mi incuriosisce l'"inedito" su Mingus, i due CD allegati di Mancini e Sun Ra, l'"indagine" su Sonny Rollins, etc, si rivede pure il "vecchio" glorioso e "sontuoso" polistrumentista Roland Kirk di cui si parla poco o niente, bisognerebbe porCI rimediio... Il concerto di Bologna del 1973, lo mancai per un pelo, per un contrattento dovemmo rinunciare a partire la mattina per Boogna. Cercando questo video ho letto il semplice commento del proponente che mi sembra molto centrato: Rahsaan Roland Kirk a Bologna nel 1973 ... il grande polistrumentista non vedente che con il proprio stile ha ispirato molti musicisti jazz e pop, tra cui Ian Anderson dei Jethro Tull ... Mi permetto di postare, citando, il commento di un utente del Tubo, molto significativo che racconta quale fosse il clinax che si viveva un quegli anni ai concerti Jazz, e non solo.., quando vi erano ancora i grandi di questa musica che via via ci hanno lasciato portandosi via con loro il jazz nelle sue più alte, autentiche e "trascinanti" espressioni. @giocapa8610 3 anni fa Io c'ero quella volta lì a Bologna! Concerto più vicino ad un sabba collettivo: alla fine RK cercava con la mano un contatto col pubblico e cominciò una transumanza emozionante verso il palco per accarezzargli la mano tesa mentre lui, con l'altra mano su due Sax, non smetteva di inondare il Palasport di una alluvione di note che sembravano uscire direttamete dalla sua anima per aggnciarsi a quella di ognuno di noi! La Musica come rito collettivo, comunicazione senza mediazioni culturali! Un esperienza indimenticabile: dopo 47 anni ancora un brivido mi percorre la schiena! 2
micfan71 Inviato 25 Maggio 2024 Inviato 25 Maggio 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Rahsaan Roland Kirk a Bologna nel 1973 ... il grande polistrumentista non vedente che con il proprio stile ha ispirato molti musicisti jazz e pop, tra cui Ian Anderson dei Jethro Tull ... Da lui omaggiato sul primo disco dei JT "This was" con un'emozionante versione di "Serenade for a cuckoo" 1
analogico_09 Inviato 25 Maggio 2024 Autore Inviato 25 Maggio 2024 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: ... il commento di un utente del Tubo .... La Musica come rito collettivo, comunicazione senza mediazioni culturali! Un esperienza indimenticabile: dopo 47 anni ancora un brivido mi percorre la schiena! Piccola osservazione volante mi è venuta in mente immantinentemente... i dischi sono una fortuna, una benedizione di Dio, ma l'esperienza d'ascolto dal vivo, di qualsiasi genere musicale, a qualsiasi livello conoscitivo, è imprescindibile, uno modo per, oltretutto, apprezzare ancora di più i dischi, ovvero la musica di cui si fanno portatori. 1
analogico_09 Inviato 28 Maggio 2024 Autore Inviato 28 Maggio 2024 Marshall Allen - Il piu' anziano musicista jazz afroamericano ancora in attività'. 100 anni il 25 maggio 2024! Auguri cun un lieve ritardo. Marshall Allen, storico sassofonista della Sun Ra Arkestra, è nato prima di John Coltrane e Miles Davis: ma a cento anni non vuole saperne di smettere di suonare Lo scorso 20 aprile il sassofonista statunitense Marshall Allen ha tenuto un concerto di un paio d’ore al Solar Myth, uno storico locale di musica jazz di Philadelphia. Tenere il palco per un tempo così lungo, peraltro suonando uno strumento fisicamente impegnativo come il sassofono, sarebbe un compito impegnativo anche per musicisti giovani e in salute... SEGUE https://www.ilpost.it/2024/05/25/marshal-allen-100-anni di Giuseppe Luca Scaffidi L'ho ascoltato più' volte dal vivo nelle Arkestra di Sun Ra, era una forza della natura, il suo suono e la sua inventiva musicale trascinavano forse più' degli altri pur straordinari "fiati". Non postero' foto o video per ora, sono in metro col Cell... 1 1
campaz Inviato 28 Maggio 2024 Inviato 28 Maggio 2024 @Gaetanoalberto quella riportata sulla rivista (già utilizzata in precedenza]
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora