analogico_09 Inviato 5 Maggio 2022 Autore Inviato 5 Maggio 2022 Un bellissimo disco, inciso molto bene, ma il meglio viene dalla "ritmica".., Kelly segna con la sua classe la preminenza del trio "classico", piano, basso, batteria.., benchè eccellenti, i due "leoni" dei fiati suonano sul "rilassato".., ma.., ad avercene ancora con tanta roba che gira ora,salvabile ovviamente il salvabile ... poco a dire il vero ... 😉 Wynton Kelly . "KELLY GREAT"
Questo è un messaggio popolare. Forespro Inviato 8 Maggio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Maggio 2022 Vista l’ora, inizio l’ascolto con la cuffia. “Questo album è dedicato all’immenso senso di nostalgia provato dalle donne e dagli uomini portoghesi, che si mancano terribilmente l’un l’altro durante la loro più grande impresa: affrontare l’ignoto e renderlo un tutt’uno con lo scibile . Chiamo tutto questo - Fado.” Queste le poche righe impresse sul retro della copertina del cd di - Fado jazz - album del pianista portoghese Julio Resende della tedesca etichetta ACT MUSIC che, per quel che mi riguarda, negli ultimi tempi mi ha scortato verso piacevoli scoperte musicali. Accompagnato alla chitarra acustica da Bruno Chaveiro, alla batteria da Alexandre Frazão e al basso da André Rosinha, trovo personalmente quest’album lontano da ciò che il free jazz suggerisce. Si avverte un senso dell’ordine che, preservando la nicchia di ogni singolo musicista, mette in risalto un ibrido di due grandi bellezze, quella del fado e quella del jazz, che unite vengono elevate, coltivate e fatte camminare insieme; come insieme si uniscono le opposte emozioni che avverto durante l’ascolto di questo fado jazz: paura, dolore e disperazione per ciò che ora e qui non ho, non conosco, uniti alla gioia di una consapevolezza di non esser soli nello spirito. Sperando di non avervi annoiato, con l’augurio che possa trasmettervi quanto ho ricevuto io, vi invito a conoscere questo -Fado Jazz- . buona domenica e buon jazz a tutti. 2 3
analogico_09 Inviato 8 Maggio 2022 Autore Inviato 8 Maggio 2022 @Forespro Grazie segnalazione, del tuo intervento, ascolterò questo "Fado jazz" che mi fa venire in mente il "flamenco-jazz"; in fondo nelle musiche popolari "mediterranee" c'è sempre anche un elemento di "negritudine"...
Look01 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 Scrivo queste due righe a favore, secondo il mio modesto parere, di un grande pianista Jazz sicuramente uno dei miei preferiti Red Garland un interprete mai sopra le righe anche nei suoi Album sempre in perfetta sintonia con il resto del gruppo, quasi in sordina ma se sai ascoltare dopo un po' cominci a pensare quanta classe ha questo pianista che tocco delicato e raffinato . Normalmente l'album scorre e finisce senza che riesca a rendermene conto, la sua musica mi penetra e mi porta ad uno stato di pace interiore. Quella sensazione che tutto é fugace ma Red sarà lì con la sua classe ed il suo aplomb a suonare in modo meraviglioso. In quest'album suona anche, il sax baritono ,Pepper Adams altro grande interprete. Va bè basta ho annoiato a sufficienza 🤣 2
mchiorri Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Forespro Grazie della bella segnalazione, l'ACT da alcuni anni sta seguendo anche questi percorsi...
Gabrilupo Inviato 13 Maggio 2022 Inviato 13 Maggio 2022 Mi permetto di intervenire in questo bel topic suggestionato dalla recentissima visione di un film da poco sugli schermi: "Stati Uniti contro Billie Holiday". Non un lavoro biografico tradizionale ma un film a tema (il rapporto profondo fra la leggenda del canto jazz e il brano "Strange Fruit", con tutto il corollario di pesanti conseguenze che l'eseguirlo ebbe per lei e, alla fine, per la travagliata storia del suo paese). Un giudizio? Alcuni recensori lo hanno definito film di "grana grossa", salvando quasi esclusivamente la splendida interpretazione della cantante Andra Day che esegue magnificamente tutti i brani cantati.
analogico_09 Inviato 14 Maggio 2022 Autore Inviato 14 Maggio 2022 10 ore fa, Gabrilupo ha scritto: Un giudizio? Alcuni recensori lo hanno definito film di "grana grossa", salvando quasi esclusivamente la splendida interpretazione della cantante Andra Day che esegue magnificamente tutti i brani cantati. Prescindendo dalla riuscita strettamente cinematografica che andrebbe eventualmente discussa nella sezione dedicata, tu cosa ne pensi del film, sotto i profili umani, antropologici socio-razziali, strettamente legati alle profonde e poetiche realtà musicologiche dell'intero "popolo del blues", i quali, se non avessi inteso male, dovrebbe trasparire (nella finzione filmica come nella realtà) dal dramma umano e artistico vissuto dalla grande Billie Holiday? ... Dove quest'ultima si fa, nella realtà storica, sociologica, musicale, spirituale, specchio tragico esemplare dell'orrore del razzismo USA in voga all'epoca ( più di quanto non lo sia ancora oggi) specialmente in "quel SUD" degli alberi dai cui rami pendevano "strani frutti" dei linciaggi disumani. Non conoscevo questo film che gira nelle sale. lo vedrò certamente, grazie della segnalazione.
Gabrilupo Inviato 14 Maggio 2022 Inviato 14 Maggio 2022 @analogico_09 Ho postato qui perché mi sento di trattare più il contenuto che il contenitore (le mie capacità di giudizio cinematografiche sono carenti), non l'ho fatto ieri perché cascavo letteralmente dal sonno. Adesso sono fuori a godermi in bici una meravigliosa mattinata di tarda primavera palermitana. Più tardi integrerò 😉
analogico_09 Inviato 14 Maggio 2022 Autore Inviato 14 Maggio 2022 @Gabrilupo Hai fatto benissimo a postare qui, distinguevo proprio perchè mi interessava conoscere il tuo parere sotto l'aspetto dei contenuti "testuali", diciamo così, del film.., se il film riesce o meno nell'intento di cogliere l'autentica realtà sociale e poetica della questione razziale e musicale afroamericana, oppure se prende spunto da questa per banalizzarla o mistificarla.., "americanizzarla".., se ti ritrovi o meno con quello che scrivono alcuni recensori che definiscono il film di "grana grossa" salvando solo le performance canore di Andra Day alla quale è stato affidato il difficilissimo e ingrato compito di interpretare l'immensa, inimitabile e ininterpretabili Holiday... A suo tempo ci penso Diana Ross protagonista del film "Lady Sings The Blues" (la signora del blues), primi anni '70, a interpretare con tutta la buona volontà e con la sua qualità musicale, di per se molto buona.., ma si era a grande distanza dal carisma poetico e spirituale di Billie.., film conbvenzionale e stareotipato. Io penso che se proprio si vogliono "rifare" certe vicende e certi personaggi dell'arte così unici al mondo, unici nel tempo.., irrifacibili.., sarebbe meglio "stilizzare" il tutto, trarre lo spunto da... per poi reinventare gli stessi cercando di conservare in più possibile lo "spirito" delle cose... Questo è molto più difficile che "imitare" pedissequamente o quasi senza immaginazione, seguendo solo la logica dello spettacolo più facilmente fruibile dal grande pubblico che "becca" ogni tipo di granaglia gli venga offerta, credendo di ascoltare e "vedere" l'autentica Billie Holiday che viene ripresa dalle pubblicità che accompagnano ai loro miserabili "prodotti" del nulla la sublime voce della grande profetessa della musicalità. Sono rari i film sul jazz che rendono giustizia a quel mondo di grande complessità, apparentemente facile e difficile da capire nello stesso tempo... Buona pedalata ma non ti distrarre a scrivere.., occhio sempre sulla strada! 😄 😉
analogico_09 Inviato 14 Maggio 2022 Autore Inviato 14 Maggio 2022 Il 8/5/2022 at 15:38, Forespro ha scritto: resto curioso del tuo parere. Ascoltato da Tidal con vivo interesse la musica di questo "Fado Jazz" che grazie alla sua apparente "semplicità", tutt'altro che banale, riesce a trasmettere un mondo musicale delicato e sensibile, comunicativo, capace di emozioni che non siano di mera "pancia". Bravi i musicisti ben affiatati nell'ordire questa mistura di fado e di jazz dal quale traspare sempre un tocco di "romantismo" nobile e misurato, insieme al sottile senso della "nostalgia" propria del "fado" portoghese, della "saudade" brasiliana, simile al duende spagnolo, del feeling del jazz, di quel "pathos" proprio di tutte le musiche del mondo che nascono dall'animo umano, dalle più articolate alle più semplici nella forma, profonde nei contenuti poetici. Musica della "danza", del corpo, della mente, della psiche. Si fanno sempre più incalzanti le forme di commistioni musicali che mettono insieme questo e quello in modo sempre più manierato, prevedibile, già ascoltato mille volte - di pari passi aumenta la mia insofferenza... - mentre trovo genuino e molto personale questo "progetto" poetico di Julio Resende e del suo gruppo che sto riascoltando proprio ora... Grazie della segnalazione! 😉 P-S. Incantevole il ... canto finale di Lina, l'unico brano vocale, intitolato "Profezia"... 1
analogico_09 Inviato 14 Maggio 2022 Autore Inviato 14 Maggio 2022 16 ore fa, Gabrilupo ha scritto: Stati Uniti contro Billie Holiday Ho capito di cosa si tratta.., il titolo non mi suonava.., sapevo però di un film "razziale americano"... lo voglio vedere e come con tutti i film che non ho visto ancora non voglio saperne quasi niente prima di averlo visto... solo cose meno cinematografiche... 😉
Gabrilupo Inviato 14 Maggio 2022 Inviato 14 Maggio 2022 @analogico_09 Allora mi taccio fino a nuovo ordine😁.
analogico_09 Inviato 14 Maggio 2022 Autore Inviato 14 Maggio 2022 @Gabrilupo Non ci provare... 😁vabbè che sarai stanco dalla lunga pedalata.. ma almeno il tuo parere lo puoi dire, se l'operazione "denuncia" del misfatto razziale si è riuscita o meno, che non si sia trattato di un pretesto per fare spettacolo.., e poi mica devo leggere solo io, la cosa interesserà anche ad altri tu magari al messaggio ci scrivi sopra : "spoiler per anslogico_09 ... poi decido io se leggete o meno... 🤔😊
Gabrilupo Inviato 15 Maggio 2022 Inviato 15 Maggio 2022 Premesso che non ho letto nè il libro a cui il film si ispira nè l'autobiografia della Holiday, penso che il film esprima bene il rapporto tra vita vissuta ed espressione artistica, il vuoto personale e l'incapacità di vivere relazioni che esulino dalla sottomissione, problemi che vanno oltre la questione razziale (fu sfruttata anche da neri). Una perplessità è il modo il cui è stata tratteggiata la figura di Lester Young di cui, però, conosco troppo poco.
analogico_09 Inviato 16 Maggio 2022 Autore Inviato 16 Maggio 2022 @Gabrilupo Non importa, credo, che non si siano letti i libri dai quali vengono tratti i film; anzi, pur avendolo letto, lo spettatore dovrebbe dimenticare ciò che "scrive" il libro e concentrarsi su ciò che "mostra" il film che andrebbe valutato come tale, in base alle specifiche caratteristiche estetiche e linguistiche cinematografiche diverse da quelle letterarie. Questo chiedevo, per mera curiosità.., come ti era sembrato il film sul piano della "vicenda". Da ciò che scrivi mi sembra capire che il film esprima il drammatico, dicotomico, "schizofrenico" (non clinico) dualismo rappresentato dalla persona "privata" e dall'artista "pubblica", due entità opposte ed in una unite, dove l'una influenza l'altra dove si crea anche una dinamica "dissociativa".., il cosidetto fenomeno "genio/sregolatezza", la "gloria" e l'autodistruzione..., argomento scivoloso e piuttosto abusato sul quale non vorrei soffermarmi. Ovviamente dovrò vedere il film per capire meglio ciò che intendi dire, come il film rappresenta la figura di Billie Holiday, la sua vicenda, e le ragioni per le quali gli "stati uniti" ce l'hanno con lei... 7 ore fa, Gabrilupo ha scritto: il film si ispira nè l'autobiografia della Holiday, penso che il film esprima bene il rapporto tra vita vissuta ed espressione artistica, il vuoto personale e l'incapacità di vivere relazioni che esulino dalla sottomissione, problemi che vanno oltre la questione razziale (fu sfruttata anche da neri). Non riesco a capire esattamente cosa intendi dire con le frasi che quoto: sottomissione a cosa?..., problemi che vanno oltre la questione razziale (la questione razziale è enorme, determinante a fronte del dissidio tragico esistenziale, la repressione costante nonostante la notorietà, anzi l'accanimento controlady day.., le coneguenze furono la droga, l'alcol, la spinta autodistruttiva... la causa prima è il ghetto", "il campo di concentramento" che la nazione democratica seppe, sa ancora istituire...) ... non capisco inoltre cosa avrebbero sfruttato anche i "neri"... Vedrò il film.., anche se quella storia, una storia molto semplice, non ci vuole hollywood per raccontarla.., a dire il vero, la conosco già, non solo io, siamo in molti a sapere perchè una donna nera, proveniente dai bassifondi del ghetto, vissuta negli stenti materiali e morali, nel degrato dei bordelli presso i quali lavorava non solo come sguattera (riassumento le drammatiche, tragiche vicende della più disumana ghettizzazione infantile e giovanile.., se si ama l'arte di Billie legata alla sua vicenda umana, non si può non conoscere la sua autobiografia), a un certo punto scopre di avere un talento artistico "miracoloso", un talento disceso dal "cielo", l'eleganza della persona, del corpo, di spirito, di musicalità, di arte e di poesia. Tutte cose magnifiche che invece di aiutarla a superare il "ghetto" (morale e topografico), nonostante la notorietà, i successi, i riconoscimenti della sua grande arte, finirono per rappresentare una "condanna" decretata da un sistema di potere politico e di società malata entrambi razzisti, disumani, persecutori, capaci di distuggere l'alta arte delle più nobili menti, dei più poetici spiriti, neri e bianchi, specialmente neri... E come se c'entra il razzismo, come prima "causa" in tutto questo... L'amerika ce l'ha con la dolce "pantera nera" perchè, incurante del razzismo, delle vessazioni - la braccavano fin dento i locali nei quali cantava la sua Canzone spirituale.., la polizia in cerca della droga con la quale Billie cercarva di sostenere i gravoso fardello che le piombava costantemete addosso.., problemi strettamente legati alla questione razziale.., altro che...) trovò il coraggio, anzi la naturale ispirazione di cantare contro il razzismo amerikano, degli stati del sud specialmente, dove i "nazisti incappucciati" del KKK (forte l'assonanza con le SS(S)...) linciavano i fratelli neri e li appendevano ai rami degli alberi... "Strange Fruit". E ti credo che l'amerika razzista colpiata al cuore marcio ce l'avesse e ce l'ha con lei... Per fortuna c'è l'altra america, dei bianchi, dei neri e dei gialli.., che sicuramente è con lei... Un grade artista, una grande donna che ha sfidato il "!sistema" bruciando se stessa per vivere in terno come donna e come poetessa della musica, messaggera di pace. Basterebbe leggere l'autobiografia di Lady Day per scoprire le cause della "contrarietà" dell'amerika razzista [diffido dei racconti cinematografici "hollywoodiani".., lo dicevo nell'altro post che i film sul jazz, salvo poche eccezioni, sono per lo più pessimi, o mediocri, o mistificatori, superficiali, approssimativi e "presuntosi" .., vedi Bird di C. Eastwood.., tanta buona volontà ma.., il solito film sul "negro" tutto genio e sregolatezza"... che noia assoluta.., che mancanza di immaginazione e di senso della realtà!] ... Billie Holiday: "La Signora canta il Blues" ... (Universale Economica Feltrinelli) Buona lettura a tutti! 🙂 1
Look01 Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 Billie Holiday la mia cantante preferita l'ascolto di rado perché devo trovarmi nello stato d'animo giusto e nella massima concentrazione , non é arte da consumare con nonchalant . Non si ripeterà più una cantante che non interpreta ma ha sofferto e vissuto quello che canta .
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 20 Maggio 2022 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Maggio 2022 Un po' di "gossip" ma a fin di bene... 😄 Questa mattina rispolverato un altro disco "love supreme" che ascolto da secoli a stretti giri di tempo. Edizione Speaker Corner e crepi l'avarizzia anche perchè avevo una copia francese RCA con copertina diversa dall'originale e un disco di una musica pazzesca che vanta una delle cover più belle della discografia jazz invita ad essere anche po' "feticisti", ammiratori dell'oggetto musicalmente e sexualmente molto evocativo... Mingus e l'amico fraterno Danny Richmond, suo batterista feticcio, fecero un viaggio molto "libertino" nella peccaminosa Tijuana, città messicana di confine. Le emozioni sono distillate nella musica... l'immagine di copertina rappresenta un po' la porta di entrata in quella straordinaria dimensione musicale ed "esperenziale" della "perdizione" e forse del "ritrovamento" che sono l'una in funzione dell'altra... la musica come pura e diretta espressione dell'esperienza psicologica, spirituale e "fisica" di chi la compone, anzi la vive.., e poi la "suona"... Charles Mingus - Tijuana Moods Mingus ne parla nella sua "allucinata" autobiografia intitolata "Peggio di un bastardo" .., racconta come in una sola notte "caliente" riusci a "soddisfare" in un bordello una dozzina (non ricordo il numero esatto) di "prosperose" mexicane... E' nota l'iperbolicità del grande musicista, tra i più grandi di tutta la musica del '900, il che è un bene.., perchè la trasferiva nella sua musica "sessuale" con i risultati straordinari di cui tutti ben sappiamo... Ne consiglio cordialmente la lettura; c'è un' edizione del libro che ha una copertina molto pertinente.., icastica, "freudiana"... 🙂 4
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