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Melius Club

Jazz!


analogico_09

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Inviato

@analogico_09 la colpa è vostra: vi piaceva credere che Sun Ra fosse un millantatore… e invece era tutto vero! E questa è solo l’ultima, ennesima conferma dei poteri sovrannaturali del jazzista spaziale! Scherzi a parte, proprio una bella notizia.

  • Haha 1
Inviato
18 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Chissà se @damiano c'era

Non c'ero,  Arkestra l'ho vista una sola volta al teatro Olimpico. L'uso del verbo vedere è voluto perché, come dalle tue belle foto, la musica ascoltata era accompagnata da grande appagamento visivo.

Ciao

D.

 

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
40 minuti fa, damiano ha scritto:

Non c'ero,  Arkestra l'ho vista una sola volta al teatro Olimpico. L'uso del verbo vedere è voluto perché, come dalle tue belle foto, la musica ascoltata era accompagnata da grande appagamento visivo.

 

Le performance di Sun Ra erano musica, teatro, danza... era un po' l'Opera del jazz.., di foto ne ho diverse, anche bianco e nere, scattate al festival Jazz di Pescara nel 1976.., essì.., come dice Mr. Grady a Jack: lei è sempre stato il custode dell'overlook hotel... ora lo dice  a me a ragione Mr.  @Napoli !! :classic_laugh:

 

un assaggino... stadio di calcio.., postaccio, scatti dalle gratinate da lontano, con teleobiettivo 400 asa tirato a 1000

SunRaPescara76023.thumb.jpg.a35b46d86b1b92df857476aa3ce888e7.jpg

Marshall Allen al centro...

SunRaPescara76010.thumb.jpg.a4be2e6aef497e9ee69845626681c22a.jpg

Uscendo di scana in fila suonando un motivo spazial-tribale... "Watusi, egyptian march" ... queste sono un po'  felliniesche.., mi ricordano la marcetta e girotondo finale di 81/2...

01SunRaPescara76027.thumb.jpg.61a044807bcbd73790ee7c2e2bf5db96.jpg

 

.
02SunRaPescara76036.thumb.jpg.2ae8d482d97206a5eea025d975b566f0.jpg

  • Thanks 1
analogico_09
Inviato

Questo concerto fi strepitoso, ho segnato il punto in cui entra Marshall Allen con il suo sax... "frastagliato" come le onde di un mare in tempesta... subito dopo c'è un assolo di batteria da cardiopalma...

 

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato

Scusate se insiasto, ma cavolo, questo signore compie 100 anni, è il suo complenno e compie 100 anni.., qui un'improvvisazione a solo quando ne aveva 90 di anni... Si può "parlare" con la musica...
 

 

 

giorgiovinyl
Inviato

E Sonny Rollins che, seppur giustamente ritirato, a 93 anni risponde lucidamente alle domande di Don Was? L’intervista integrale in inglese e nel libretto che accompagna la ristampa Tone Poet del Village Vanguard ma c’è pure un estratto in italiano nell’ultimo numero di Musica Jazz

  • Melius 1
analogico_09
Inviato

Sonny Rollins lo ascoltai l'ultima vola nel 2009, al 33° Roma Jazz Festival tenutosi presso l'auditorium, dal vivo, non da disco né da libro.  :classic_smile:
In quel concerto senza "interviste" ci rese testimoni "uditivi", attraverso le voci "fastose" del suo strumento, come all'età 79 anni, col fisico piegato quasi a 90 gradi per via dell'artrosi, suppongo, fosse ancora in grado di suonare alla grande nonostante i fisiologici e contenuti cedimenti  "tecnici" del tempo che non offuscavano tuttavia la sua superba e ancora ferina musicalità. Pur non avendo con se i compagni degli anni più giovani dei pazzeschi furori!
Non ho idea di quando Rollins smise di suonare in pubblico. E non è certamente il solo musicista jazz, e non di  jazz,  ad essere andato avanti in avanzata e lieta senilità sostenendo i pubblici concerti.

Ne ho ascoltati diversi di jazzisti piuttosto avanti con l'età. I ricordi più lontani sono quelli del 1973, al festival jazz di Pescara vi fu una riunione di musicisti "leggendari" ben avanti con l'età (tenendo conto che ai tempi, l'aspettativa di vita era sensibilmente più bassa di oggi): Max Kaminsky; Memphis Slim; Bill Coleman; Easrl "Fatha" Hines, il più "vecchio" di tutti, aveva allor 70 anni e anche il più geniale, uno fei fautori dello sviluppo del piano jazz, dello stesso jazz, entrati nella fase della "modernità". Per non parlare dell'altro nume del jazz, Count Basie che, aveva 70 anni, ascoltai nel 1975 a Umbria Jazz. Etc. Io ero un giovanottello ... Chi ha ricordi di "giovanotti" in età ancora arzilli?

Il  caso di Marshall Allen mi sembra davvero particolare se non unico: suonare per due ore di seguito in concerto a 100 anni suonati, e ciò accade ora, nella nostra contemporaneità, è davvero da guinnes dei primati. In più, pochi giorni fa i suoi 100 anni sono diventati tondi tondi, e allora ariauguri e lunga vita a lui! 🎷🎼   🍾

Inviato
3 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Chi ha ricordi di "giovanotti" in età ancora arzilli?

Penso che il più arzillo che ho avuto il piacere di sentire sia stato Frederick Russell Jones nel (forse) 2007) ed ero con un gruppo di amici dell'allora VideoHifi. Considerando che era nato nel 1930 fanno giusto 77 primavere. Ho scritto forse perché non mi ricordo bene, a proposito di età, ma anno più, anno meno dovremmo esserci.

Ciao

D.

Inviato

Volevo segnalare la disponibilità di molti titoli della Black Saints su Bandcamp

È musica jazz di: Muhal Richard Abrams,  Hamiet Bluiett, Anthony Braxton Julius Hemphill, Steve Lacy, George Lewis, Roscoe Mitchell,  David Murray, Archie Shepp, Max Roach, Don Pullen, Sun Ra Arkestra, World Saxophone Quartet ...

Insomma quasi 200 titoli da leccarsi i baffi

Astenersi deboli di cuore 🙂

https://black-saint.bandcamp.com/music

 

Ciao

D.

  • Melius 2
Inviato

Piccola, innocua variazione sul tema dei grandi vecchi del jazz. Sono nato nel 1966 e ho iniziato ad appassionarmi al jazz verso i 25 anni. Ho assistito a molti concerti di nomi “storici”: Ornette Coleman, Sonny Rollins, il MJQ, Ron Carter, Benny Golson, Steve Lacy, Lee Konitz… Ho soprattutto due rimpianti: non aver ascoltato dal vivo i miei preferiti (Davis, Coltrane, Mingus e Monk) e aver ascoltato quelli che sono riuscito ad ascoltare… quando mi sembravano dei vecchietti! (Vabbè, erano un po’ più grandi di quello che sono io adesso). Questa cosa all’epoca mi dava, irrazionalmente, un po’ fastidio. Infatti andavo a cercare il jazz un po’ più giovane anche se poi, invecchiando anche io, sono tornato ai grandi classici degli anni cinquanta e sessanta. E però di persone più giovani di me che ancora ascoltano Thelonious Monk ne conosco tante…

  • Melius 2
Gaetanoalberto
Inviato
3 minuti fa, campaz ha scritto:

Ho assistito a molti concerti di nomi “storici”: Ornette Coleman, Sonny Rollins, il MJQ, Ron Carter, Benny Golson, Steve Lacy, Lee Konitz

Direi che è una grande fortuna, che io per esempio non ho coltivato, essendo arrivato tardi al “ritorno di fiamma”

La musica, come molte attività artistiche, può essere longeva per chi la pratica, ma  quando si è giovani capita, credo, di avvertire di più il divario generazionale.

Adesso ho ripreso ad andare per concerti, e mi pare di vedere un bel mix generazionale. Sono fiducioso.

analogico_09
Inviato
Il 24/5/2024 at 20:44, Gaetanoalberto ha scritto:

Eccolo qua. Comunico che per vostra fortuna questo sarà per i prossimi 5 anni il mio ultimo post nel thread.

 

Ammappa come passano in fretta gli anni a botta di 5, manco te ne accorgi... 

  • Haha 1
analogico_09
Inviato
4 ore fa, damiano ha scritto:

Volevo segnalare la disponibilità di molti titoli della Black Saints su Bandcamp

È musica jazz di: Muhal Richard Abrams,  Hamiet Bluiett, Anthony Braxton Julius Hemphill, Steve Lacy, George Lewis, Roscoe Mitchell,  David Murray, Archie Shepp, Max Roach, Don Pullen, Sun Ra Arkestra, World Saxophone Quartet ...

Insomma quasi 200 titoli da leccarsi i baffi

 

Grazie della segnalazione, Damiano, queste sono tra le mie tazze di te' in jazz favorite, ci butterò certamente le due orecchie.  Che ricordi la Black Saints di Milano dedita alla produzione e diatibuzione di dischi di jazz avant-gard, quanti "ordini" di dischi rari import, anche lei chiuse i battenti un triste giorno. Ho segnalato nel topic degli ascolti vinilici il progetto discografico della "Get Back" che racchide in sei vinili una compilation del jazz "avant-gard" che a quanto pare ha attirato solo la tua attenzione.., tu che non sei "debole  di cuore" per queste ed altre merviglie del jazz... :classic_laugh:
 

  • Thanks 1
analogico_09
Inviato
1 ora fa, campaz ha scritto:

Sono nato nel 1966 e ho iniziato ad appassionarmi al jazz verso i 25 anni. Ho assistito a molti concerti di nomi “storici”: Ornette Coleman, Sonny Rollins, il MJQ, Ron Carter, Benny Golson, Steve Lacy, Lee Konitz… Ho soprattutto due rimpianti: non aver ascoltato dal vivo i miei preferiti (Davis, Coltrane, Mingus e Monk)


Io sono nato prima di te e la passione per il jazz è scattata nel '64/'65.., ho ascoltato i  musicisti che hai ascoltato tu, complimenti!,  meno Benny Golson - peccato.., un gran bel sax... però ho ascoltato Art Farmer suo stetto comprimario poeta del flicorno, - in varie incisioni e concerti, e molti altri "guru" della nostra amata musica afroamericana.

Davis e Mingus (che è mio padre) sono quelli che ho ascoltato di più dei grandi grandi grandi.., grande rimpianto per non aver potuto incrociare Coltrane morto nel '67.., né Monk che non era solito suonare in Italia, a Roma.

E' molto importante ascoltare il jazz, fondamentale, inalienabile, tutta la musica dal vivo; hai voglia a fare incetta di dischi ascoltati a cottimo se non partecipi anche alle sacre liturgie concertistiche, quelle che abbiamo avuto la fortuna di poter seguire allora e che non si ripeteranno mai più. Ma nella storia tutto è gloria, passa e va, chi c'era c'era chi non c'era non c'era e la ruota dell vita seguita a girare anche per i più "sfortunati"... .

  • Melius 2
Inviato

@campaz bei nomi complimenti! Anche io, come @analogico_09 ho qualche anno più di te e la mia passione è iniziata verso la metà degli anni 70. Ne ho sentiti tanti ed anche a me mancano Coltrane e Monk. Molte volte ho avuto la fortuna di riuscire a vedere da vicino e parlare.con qualcuno degli artisti perché un mio caro amico è stato direttore artistico di un festival jazz. 

Confermo quanto scritto da Peppe; andare ai concerti è fondamentale. I dischi in studio, a volte, sono mediati da esigenze che live sono meno pressanti e sono, come dire, formativi.

Ciao

D.

  • Melius 1

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