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Melius Club

La corazzata Mofi/Music Direct si è autoaffondata?


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Inviato
11 minuti fa, one4seven ha scritto:

Però è sempre la valutazione generale dei lavori MoFi, da tutti riconosciuta, all'oscuro dei fatti reali, ad incastonare la validità di quella dichiarazione.

Esattamente! mi è sembrato superfluo riportarlo nuovamente 🙂

Inviato
2 ore fa, gorillone ha scritto:

semplicemente perché non mi piace come suonano … anche se tutti decantano ….

preferisci le edizioni "originali" oppure altre edizioni simil Mofi ?

Inviato
2 ore fa, gorillone ha scritto:

Io, comunque, mi sono fatto l’idea che questa storia regalerà loro solo pubblicità e saranno più forti di prima.

Anche secondo me, io però alcuni li compro...

Inviato

@Jackhomo

Preferisco le edizioni originali.

Mi rendo conto che, nel jazz, costano una cifra ma un one-step non costa meno.

Io, comunque, mi riferisco a musica amplificata o a classica dove ho molte prime stampe (no barocca, please) ;

in questi casi, le ristampe si sognano l'energia e la correttezza timbrica degli originali.

Le ristampe jazz vanno bene, ma non spendo cifre alte per il jazz

Inviato
8 ore fa, glucar ha scritto:

ricordo male, o pagine addietro hai detto che non hai titoli mfsl?

Ricordi male. Ho vari MFSL del periodo JVC, tra classica e Jazz, mentre ne ho soltanto 5 del periodo digitale,  vale a dire le tre perle di Madeleine Peyroux (Careless Love, Bares Bones, Half A Perfect World), che però sono abbastanza certo nascano digitali, e due doppi 45 giri che ho preso perché c'era il prezzo Affaròn, ovvero meno di 30 Euro (spediti): Bob Dylan The Times They Are A-Changin' e Forever Changes dei Love.

 

Alberto.

  • Thanks 1
Inviato

Ho parlato del dropdown e basta. Sulla tecnologie di imaging (cinema ad esempio) è chiaro: l'analogico si legge anche ad occhio nudo. Non saprei come relazionarlo all'audio; forse l'esperto che parlava di dropdown (Grundmann?) intendeva che si dovrebbe usare uno standard tecnologico di riferimento da usare come base comune per la conservazione a lungo termine. Aggiungo: la conservazione d'archivio dei supporti analogici, pellicole, nastri ed altro, va fatta in ambiente controllato. In casa, per quanta cura si possa usare, il deperimento è inevitabile e, ad esempio, è successo anche per qualche CD.

Ciao 

D.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@veidt tutto si deteriora, il vantaggio di una copia digitale è che fare un backup periodico identico allo originale è veloce e poco costoso. 

Sulla durata dei supporti sappiamo benissimo che quelli digitali eterni non sono è che i vecchi nastri restano efficienti per 100 anni se ben tenuti. 

Indubbiamente un file digitale può essere trasferito via streaming su CD o su vinile ma viene a cadare il carattere collezionistico le edizioni a tiratura limitata e questo è l'industria audio che non lo vuole. Mofi se si accetta che si può fare un buon vinile da un master conservato in digitale chiudere be i battenti, prezzi più alti per prodotti simili alla concorenza

Inviato
12 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

Mofi se si accetta che si può fare un buon vinile da un master conservato in digitale chiudere be i battenti

Sicuro? MoFi ha pubblicato e pubblica LP da master nativo digitale (su cui non c'è alcuna discussione in merito), e non li differenzia di prezzo dagli altri.

Inviato
4 ore fa, one4seven ha scritto:

sembrerebbe, da quanto dichiarato, dal 2011 in poi. Sulla quasi totalità dei titoli pubblicati. Sicuramente su tutti quelli di proprietà della Sony.

Grazie per la risposta. Anche io posizionavo la problematica a partire dagli ultimi 10-12 anni. Buoni ascolti. 

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

Sulla durata dei supporti sappiamo benissimo che quelli digitali eterni non sono è che i vecchi nastri restano efficienti per 100 anni se ben tenuti. 

@cactus_atomo come già scritto le mie audiocassette degli anni 80' (che usavo per l'homecomputer) nonostante la perfetta conservazione diverse di loro non funzionano più. Di tutti i cd che possiedo tra audio e dati nessuno, ripeto, nessuno mi ha mai abbandonato se non quelli che ho graffiato in modo selvaggio impunemente. 

Inviato
11 ore fa, gorillone ha scritto:

Poi, io non li compravo prima e non li compro ora … semplicemente perché non mi piace come suonano … anche se tutti decantano ….

Secondo me vanno valutati caso per caso, però se non ti piacciono fai benissimo a non comprarli.

Almeno tu sono sicuro che hai ascoltato dei MoFi e hai fatto confronti.

Altri invece, sono sicuro che non ne hanno mai ascoltato uno, però dicono la loro con sicumera.

9 ore fa, gorillone ha scritto:

Preferisco le edizioni originali.

Mi rendo conto che, nel jazz, costano una cifra ma un one-step non costa meno.

Per gli One Step ti do ragione ma un Tone Poet non costa tantissimo e un Classic ancora meno, anche in questo periodo di carovinile a 25 euro circa massimo lo trovi. Quanto ti costerebbe una prima stampa?

Inviato

Purtroppo non potremo saperlo mai, solo i tecnici mofi sanno come suona il file dsd 256 in confronto con i loro vinili.

Ma la logica qualcosa dice.

Io sono convintissimo che i dsd 256 siano molto più fedeli al master originale di quanto non lo siano i vinili che ne sono ricavati.

Se sul loro sito ci fosse il vinile X in vendita a 150 € e il file dsd 256, da cui hanno ricavato il vinile, allo stesso prezzo, io non avrei il minimo dubbio, mi prendo il file.

  • Melius 1
Inviato

Una precisazione : Bernie Grundman ha parlato di drop out del formato digitale. Non DROP DOWN. Per chi non lo sapesse, il drop out è quella momentanea mancanza (o diminuzione del livello) del suono su nastro dovuto a smagnetizzazione localizzata del nastro stesso. Su nastro analogico può sicuramente capitare, su nastro digitale capiterà, ma non so che influenza possa avere in riproduzione. E se intendeva drop out nel formato digitale informatico (HD o memorie a stato solido) ha detto una corbelleria.

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@loureediano mi trovi d'accordo, anche perché il DSD in questo caso sarebbe la copia flat del nastro, prima che passi in equalizzazione e poi sul supporto.

Ma, come hai detto, non lo sapremo mai. 

 

Inviato

@TetsuSan si riferiva sicuramente al nastro digitale, visto che il discorso era contestualizzato sul confronto con il nastro magnetico, in merito alla conservazione nel tempo.

 

Inviato

A proposito di ristampe jazz, mi faccio, e vi faccio, una domanda, il prossimo One Step di Somethin' Else, considerato che è stato ristampato in analogico qualche anno fa da Analogue Production (doppio 45 giri) Music Matters (45 e 33) e sopratutto e da pochi mesi uscito Il Blue Note Classic (che si trova a 25 €), chi lo comprerà?

Ne sono previste 10.000 copie, e il mercato era già saturo anche prima che si sapesse del passaggio in DSD.

 

Inviato

Class action in arrivo

https://www.rollingstone.com/music/music-news/mofi-sued-over-claims-its-analog-albums-were-made-with-digital-mastering-tech-1234580198/amp/

 

Ma in sostanza la figura la fanno soprattutto i noti santoni superanalogisti (Fremer in testa) che per decenni hanno declamato e romanzato la superiorità dell'analogico

Fremer che ovviamente se la prende con Esposito

https://www.washingtonpost.com/music/2022/08/05/mofi-records-analog-digital-scandal/

Ma, ahimè:

"Whatever Esposito’s approach, there is no doubt that without him, MoFi’s process would have remained a secret."

Grazie Esposito.

Ma ormai la figuraccia del sistema "superiorità dell'analogico" fatto di interessi (ancorché minuscoli rispetto ad altri settori), miti e guru è sotto gli occhi di tutti.  

Ovviamente è solo l'inizio

Pensiamo ad es alla ridicola romanza sul dsd superiore al pcm (l'ultimo rifugio degli analog boys, prima o poi affonderà anche quella).

 

 

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato
14 ore fa, veidt ha scritto:

eppure sono tanti, operatori del settore e tecnici compresi, a sostenere la superiorità strutturale del PCM rispetto al DSD. Tant'è vero che i file in alta risoluzione sono ormai tutti in PCM. 

@veidtnon voglio andare OT, ma ne puoi trovare altrettanti che sostengono la superiorità del DSD. Diciamo che in PCM è più facile lavorare sull'editing se qualcosa non è perfetto. Con DSD devi passare tramite DXD, che è PCM. Sul fatto poi che i file in alta risoluzione sono tutti PCM è proprio falso: fatti un giro su https://www.nativedsd.com/ e su https://www.highdeftapetransfers.ca/.

Se l'affermazione invece è che in streaming c'è solo PCM allora è vera, anche perchè i file PCM "pesano" molto meno

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