ar3461 Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 @glucar beh penso che per farsi almeno un idea si puo' prendere un titolo OMR ante 2011 e confrontarlo con una 1a stampa originale e....vedere l'effetto che fa' ( cit. ) 🤗 , mi scuso in anticipo se ho scritto una ca... ehm sciocchezza
senek65 Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 4 minuti fa, damiano ha scritto: Magari dalla meccanica di riproduzione ? Dalla meccanica e da cosa c'è da fare per porter portare dal file/nastro al supporto vinile.
ar3461 Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 @BasBass La penso anche io in questo modo , furbata o meno questo e'.... e lo dico da fortunato possessore di svariati titolo OMR sia ante che post 2011.......
Bazza Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 2 ore fa, one4seven ha scritto: Per cui, quel "tocco di analogico" (che all'ascolto si nota) quando mettiamo sul piatto un LP che abbia un origine od un passaggio digitale o meno, da cosa è dato? Dal gira stesso e dal sistema braccio/testina.
one4seven Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 Ok. Sicuramente taglio lacca e sistema di riproduzione testina/braccio/phono ci mettono del loro. Ma ce lo dovrebbero mettere sempre. Eppure ci sono produzioni (penso soprattutto ad album recenti) in LP che suonano pari alla controparte digitale. C'è qualcosa in più... Secondo me. 1
TetsuSan Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 20 minuti fa, one4seven ha scritto: Eppure ci sono produzioni (penso soprattutto ad album recenti) in LP che suonano pari alla controparte digitale. C'è qualcosa in più... Secondo me. Ma dove sta scritto che cd e vinile contengano lo stesso master ? E chi ci dice che in fase di "mastering per il vinile" talvolta non vengano compensate le carenze tecniche del vinile tale per cui "sembra il digitale" ? Oppure viceversa ? Il mastering è artigianato puro, e l'artigiano non ti viene a scrivere nei credits i suoi segreti. Va già bene che MoFi abbia dichiarato il brand costruttore dell'equalizzatore parametrico usato (tanto Tim De Paravicini è morto). Perchè non usano il Pultec od il Manley ? Nelle risposte stanno le soluzioni...solo che non le sappiamo ! (parafrasando il mitico Quelo). 1
one4seven Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 @TetsuSan sono convinto anch'io che il lavoro di mastering, quindi di EQ, sia la discriminante principale. E quello che spiega meglio perché un disco "suona così".
Jackhomo Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 31 minuti fa, TetsuSan ha scritto: Ma dove sta scritto che cd e vinile contengano lo stesso master ? Non lo sono, sicuro al 100%
aldofranci Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 18 minuti fa, one4seven ha scritto: sono convinto anch'io che il lavoro di mastering, quindi di EQ, - EQ - compressione semplice - compressione multibanda - le tre cose che ho menzionato ma precedute da una matrice Mid/Side che estrae parte mono e stereo e le processa separatamente per poi rimixarle - mix bus paralleli dove una parte del mix resta clean e l'altra è compressa e poi rimixata alla clean (le ultime due tecniche utilizzate persino nella classica per tirare fuori la ciccia in gamma bassa senza i muggiti di un semplice boost, ciccia spesso compromessa dall'uso di microfonazioni con capsule cardiodi e derivati) - noise gate - espansori di dinamica - stereo enhancer - persino, pur rare, aggiunte di riverberi - normalizzazione Hai voglia cosa si può e si fa nel mastering.
BasBass Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 Il 31/8/2022 at 00:17, one4seven ha scritto: Se hai avuto modo di avere tra le mani edizioni jappo d'annata, saprai che sono famosi proprio per il loro "silenzio". Ti quoto al 1000%, sono straordinari, una garanzia di qualità eccelsa
one4seven Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 @aldofranci tutto possibile in dominio digitale sicuramente. Anche in dominio analogico? In soldoni, MoFi ad esempio, citando la sua consolle di Paravicini, avrebbe a disposizione tutta quelle possibilità di intervento, prima di passare al taglio lacca?
TetsuSan Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 Parlando di MoFi, così stiamo in topic, pare che l'unico intervento di mastering, a parte il famigerato riversamento in DSD256, sia una blanda equalizzazione parametrica effettuata con un equalizzatore (chiaramente custom) realizzato da Tim De Paravicini. D'altra parte si tratta di minime correzioni (ci mancherebbe), quel poco che basta per determinare un certo sound. Da ascolti fatti insieme ad amici dotati di ottimi impianti ed orecchie allenate, riguardo ai prodotti MoFi, ci siamo sempre detti che i SACD sembrano la versione demo dei vinili. Secondo me in MoFi sanno nascondere molto bene i peccati originali del vinile, trasformandoli in caratteristiche sonore.
radio2 Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 Il 31/8/2022 at 00:00, one4seven ha scritto: Se c'è chi acquista LP solo se dichiarati (vero o meno che sia) AAA, è evidente che si pensi che sia la tecnologia a fare il suono in primis, e non la mano che la usa il pensiero di tanti, tantissimi appassionati vinilomani che sino a qualche mese fa spendevano decine e decine di euro per un vinile pseudo AAA spesso a tiratura limitata (sic!) e ritenuto a torto il sacro graal oggi gli stessi fanno finta di niente, anzi dicono che la notizia MOFI e' una non notizia 😎
alexis Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 Comunque per chi volesse sentire cosa sa fare un master e una produzione completamente 100% analogica… si prenda lo sfizio di ascoltare giusto per esempio un LP come questo… non c’è bisogno di andare in America da mofi… abbiamo le nostre eccellenze come foné.. trasparenza e naturalezza e dinamica di un altro pianeta, rispetto alle solite minestre commerciali, anche le migliori..😊
TetsuSan Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 6 ore fa, glucar ha scritto: Questa è una bella domanda, chapeau. Purtroppo, almeno per ora, non credo potremmo avere risposta. Una risposta c'è, ed è stata realizzata con la forte collaborazione di Bernie Grundman. E' un disco di Lyn Stanley e si intitola "London with a twist - Live at Bernie's" registrato interamente nello studio di Bernie Grundman. Possiedo sia il vinile che il SACD e, set up personale a parte (ognuno di noi ha il suo e ne conosce il suono) permette di ascoltare i medesimi brani registrati live in contemporanea su 3 media diversi, confrontando : - live direct to disk su vinile ( non ci sono nastri, non ci sono files, praticamente come agli albori dell'industria discografica ) - needle drop (vinyl rip) da master disk metallico registrato in dsd su sacd usando un set up analogico sontuoso( non ci sono nastri ) - da nastro a 76 cm/sec a dsd sullo stesso sacd - da master protools a cd (strato cd del sacd) diretto da files a cd, ancora senza nessun nastro coinvolto Che io sappia, non ci sono altre opere che consentano di mettere a confronto, in maniera paritaria, 4 diversi sistemi di generazione del master. Non chiedetemi cosa si sente, non ve lo dirò mai, anche perché rischio di scatenare l'inferno. 1
Jackhomo Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 2 minuti fa, TetsuSan ha scritto: non ve lo dirò mai, anche perché rischio di scatenare l'inferno. Si è capito 😁
one4seven Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 @TetsuSan io però sono convinto che le etichette audiophile ci vadano giù "pesante" a sistemare il "sound". O meglio, fanno ciò che ritengono opportuno a seconda dell'obiettivo che si sono prefissati. Magari in alcuni casi basta una ritoccatina, ed in altri un intervento più corposo. E sono pure convinto che in un modo o nell'altro, abbiamo una loro "firma sonora".
aldofranci Inviato 1 Settembre 2022 Inviato 1 Settembre 2022 30 minuti fa, one4seven ha scritto: tutto possibile in dominio digitale sicuramente. Anche in dominio analogico? Tutto tranne i riverberi (escludo ci sia qualche pazzo che usa un vecchio plate o molla analogico, piacevoli ma grezzi e colorantissimi) che sono processi troppo complessi e raffinati per poter essere fatti in dominio analogico. Vedi ad es. i sofisticatissimi riverberi a convoluzione (Lexicon, TC e pochi altri) che hanno qualche uso nel mastering e remastering di musica classica. 30 minuti fa, one4seven ha scritto: In soldoni, MoFi ad esempio, citando la sua consolle di Paravicini, avrebbe a disposizione tutta quelle possibilità di intervento, prima di passare al taglio lacca? Non credo che Mofi, stando a quanto dichiarano ed essendo un etichetta che cerca una resa "clean" cara ai puristi, utilizzi altro che l'eq della console di Jim de Metalontani. Poi vallo a sapere. Facevo un discorso più in generale sugli strumenti utilizzabili nel mastering. Il grosso di quei processi citati sono in macchinari analogici o digitali (o plug in di una DAW) esterni alla consolle da mastering, che ha un EQ parametrico e al massimo un compressore on board.
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