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17 anni di carcere al gioielliere di Grinzane Cavour...


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21 minuti fa, Panurge ha scritto:

l'arma era regolarmente detenuta nel negozio e direi regolarmente comprata, non aveva il permesso di portarla al di fuori dal negozio

Non sono pratico, è la stessa cosa?

"come scrive ilcorriere.net, la licenza per detenere armi da fuoco gli era stato ritirata per via di una condanna"

Secondo me c'è grande confusione, i giornalisti italiani sono scarsini sullo specifico. 

 

"porto abusivo di armi (perché l’arma era denunciata in negozio ma Roggero non aveva in quel momento un porto d’armi valido e quindi non poteva portarla fuori dall’esercizio commerciale)"

 

questo è preso da "armi e tiro" che dovrebbe garantire un po' più di conoscenza nello specifico.

1 ora fa, Roberto M ha scritto:

Dopo 30 pagine la sintesi è che c’è una grande empatia verso i criminali ed un odio sordo verso chi, aggredito, si difende.

 

 Sò innocente avvoca',lo giuro ! Lei mi accusa di " empaty  for the devil" ma c'ho i testimoni,io ascolto i Beatles da quasi 50 anni e coi Rolling Stones nun c'entro gnente!

29 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

 

La sintesi è che anche i carabinieri empatizzano con i ladri. Non si finisce mai di imparare.

 

La sintesi e’ che i carabinieri sono tenuti ad applicare la legge.

Che pero’, e’ sbagliata.

28 minuti fa, appecundria ha scritto:

Non sono pratico, è la stessa cosa?

No.

Un conto è la licenzia di porto d’armi (puoi portare l’arma fuori dal casa).

Un conto è il permesso di detenere un’arma a casa (possibile per chiunque).

La sfortuna di questo poveraccio e che non ha reagito dentro il negozio 5 secondi prima ma due metri fuori 5 secondi dopo.

Nel primo caso c’è legittima difesa putativa (i rapinatori erano armati) e quindi il gioiellere sarebbe stato assolto, nel secondo caso no.

Ecco perché questa legge infame va cambiata.

briandinazareth

è strano cercare di dimostrare che giustiziare delle persone, anche dopo una rapina, è un crimine estremamente grave, e che la negazione di questo non farebbe altro che peggiorare la società e la sua sicurezza.

sono concetti già presenti in cicerone, è molto regressivo rimetterli in discussione dopo millenni solo per seguire l'america immaginata da alcuni, non i veri stati uniti ovviamente. 

una concezione considerata criminale pure nel far west...

briandinazareth
3 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Nel primo caso c’è legittima difesa putativa (i rapinatori erano armati) e quindi il gioiellere sarebbe stato assolto, nel secondo caso no.

 

sono due casi talmente diversi quelli in cui ci si difende da una minaccia e un'esecuzione a pericolo cessato, che non esiste sistema giuridico che possa metterli neppure vicini...

c'era il codice barbaricino ma lo sconsiglierei in una società moderna.

 

35 minuti fa, Panurge ha scritto:

Secondo me c'è grande confusione, i giornalisti italiani sono scarsini sullo specifico. 

Non scarsini ma probabilmente attenti alla narrazione più affine alle proprie idee o al loro obiettivo, non posso pensare che non siano informati su questioni basiche per chi scrive di cronaca.

  • Moderatori
13 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

e che la negazione di questo non farebbe altro che peggiorare la società e la sua sicurezza.

 

tanto ci penserebbero comunque i trappers a peggiorare tutto grazie alle bande che girano indisturbate e armate nelle città 

  • Moderatori
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

sempre attuale!

 

 

..... ed è sempre un piacere rivederlo anche a distanza di 44 anni!

ps. dimenticavo....anche il quel caso le forze dell'ordine erano del tutto assenti a parte un paio di scene.

Da quanto ho capito deteneva l'arma illegalmente, anni prima era stato condannato per gavi minacce, essendosi presentato in casa del ragazzo di sua figlia con pistola in mano

Da quanto mi risulta non solo non aveva il prorto d'armi, ma per la condanna non poteva manco detenerla.

Bisognerebbe leggere la sentenza per capire meglio.

Comunque una testa calda come minimo.

24 minuti fa, loureediano ha scritto:

Da quanto ho capito deteneva l'arma illegalmente, anni prima era stato condannato per gavi minacce, essendosi presentato in casa del ragazzo di sua figlia con pistola in mano

Da quanto mi risulta non solo non aveva il prorto d'armi, ma per la condanna non poteva manco detenerla.

Bisognerebbe leggere la sentenza per capire meglio.

Comunque una testa calda come minimo.

C’è un link postato da un forumer che spiega tutto, l’ex di sua figlia dopo una lite, sembra l’avesse schiaffeggiata a quanto riporta il link, l’aveva abbandonata in mezzo al nulla, il padre sulla chiamata di lei andò a recuperarla e, presumo, sia andato a casa del ragazzo per un faccia a faccia, non entrò armi in pugno e non minacciò nessuno, l’avesse fatto l’avrebbero arrestato e condannato, in realtà prese una multa ma gli ritirarono il porto d’armi, accadde nel 2005 ed i fatti di cui parliamo nel 2021 se ricordo bene, nel frattempo ha mantenuto la possibilità di detenzione dell’arma che era detenuta legalmente, come in molti hanno spiegato la contestazione riguarda l’aver portato con sé l’arma mentre rincorreva i rapinatori per riprendersi la refurtiva, i 70 mila euro rubati.

Ma voi li leggete i post altrui o vi limitate a postare? 


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