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JBL L-100 Classic: versione moderna di una leggenda


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Inviato
11 ore fa, 78 giri ha scritto:

per economia di scala si intende che i costi sono spalmati su un grande numero di (un) prodotto. L'appartenere ad un grande gruppo non è la stessa cosa .

Non è corretto. Lo spalmare i costi su un maggior numero di unità prodotte riguarda solo i costi fissi, quelli relativi al funzionamento degli impianti. Ma i costi variabili dipendono dal numero di unità prodotte. Il problema della massimizzazione del profitto e quello della minimizzazione del costo per una singola impresa sono già considerati e risolti prima di proporre in vendita un prodotto. E la loro soluzione porta ad una quantità ottima venduta. Aumentare il volume di vendita tenendo immutata la tecnologia di produzione non porta mica economie di scala: deviando dalla quantità ottima peggiori il costo medio. Le economie di scala ottenibili da una holding si concretizzano nella condivisione di componentistica all'interno delle gamme dei brand appartenenti alla holding, nonché nella condivisione di un medesimo impianto produttivo impiegato nella produzione di più modelli. E' quello che accade nel gruppo VW con il pianale MQB-A0 che che viene impiegato su Audi A1, Seat Ibiza e Arona, Skoda Fabia e Scala, VW Polo e T-Cross. E' il motivo principale che ha portato alla concentrazione in pochi gruppi dell'attuale panorama mondiale dell'HiFi.

Inviato
5 ore fa, n.enrico ha scritto:

Quoto. 

Proprio oggi parlavo con i titolari di Audiogram i quali mi dicevano che tutti i grandi marchi storici (McIntosh, Naim, Focal, Sonus Faber, ecc...) sono stati acquisiti da multinazionali, e/o gruppi di investitori, perché erano costantemente in perdita. Non solo, ma passano continuamente di proprietà perché continuano ad essere costantemente in perdita. E questo per un solo motivo: non c'è più, minimamente, il mercato di un tempo. 

Ho spiegato sopra il concetto di economie di scala. La concentrazione di marchi in mano a poche holding non avviene per sommare le unità rispettivamente vendute, ma per condividere impianti e componenti, incorporare know how e capitale intellettuale. In tal modo cambia la "scala di produzione": a parità di costo di produzione si ottiene un volume di prodotto maggiore, oppure per lo stesso volume di output si riduce il costo totale, in modo da ridurre il costo unitario (o medio).

  • Moderatori
Inviato
Il 25/8/2022 at 23:03, Bruce Wayne ha scritto:

si pensi a Magnat e Klipsch che sono parte del gruppo VOXX. 

 

Screenshot_20220827-044630_Google.jpg

  • Haha 1
Inviato

@Bruce Wayne non lo so, ad oggi mi pare tutto costosissimo, in primis gli amplificatori in classe D...migliaia di euro per poco più di nulla...

Non sono in grado di giudicare il costo delle L100, non so quanto costano i componenti che tra l'altro JBL si produce da sola con un know how che al mondo pochissimi hanno...

Street price quanto stanno?

Inviato

@Bruce Wayne comunque non si può paragonare il settore automobilistico a quello dell'hi-fi. In campo auto puoi condividere -  anche fra case diverse - lo stesso pianale, lo stesso motore e persino lo stesso modello, prodotto uguale identico, con pochissime personalizzazioni, da più case automobilistiche. 

In hi-fi una cosa del genere è impensabile. 

Detto questo, anch'io concordo nel pensare che certi prezzi siano molto di fantasia e poco di realtà. 

Nell'alta moda poi il concetto è ancora più esasperato. 

  • Melius 1
Inviato

Insomma, il prezzo delle JBL Everest come me lo giustifichi? Con quella cifra cominci a poterti permettere un automobile di lusso, 2 tonnellate di tecnologia teTesca. 

Sono cose che non riesci a spiegare solo con le economie di scala o la mole di prodotti venduti. 

 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@n.enrico un prezzo non lo si giustifica,  nel settore del lusso,  di cui le Everest fan parte,  se un oggetto ti interessa e te lo puoi permettere lo compri,  un po' come l borsa firmata in plastica da 1000 euro.  E in una borsa dii tecnologia ce ne è poca.  Un Vacheron è meno tecnologico di un qualsiasi quarzo ma costa di più.  Prezzi e costi di produzione non sono allineati,  a me del macchinone tedesco nun me ne po' frega di meno per altre cose potrei fare follie.  Le Everest non sono farmaci salvavita sono prodotte in numero limitato chi le compra non bada al prezzo e non sono un prodotto nato per fare grandi nuneri

Inviato
1 ora fa, cactus_atomo ha scritto:

Le Everest non sono farmaci salvavita sono prodotte in numero limitato chi le compra non bada al prezzo e non sono un prodotto nato per fare grandi nuneri

Esatto, il prezzo è di posizionamento, volutamente gonfiato per far capire al cliente che si metterà in casa un oggetto esclusivo. 

Ma direi che in quasi ogni prodotto merceologico il prezzo è ormai da tempo svincolato dal suo reale valore. 

Inviato
2 ore fa, Luke04 ha scritto:

Perché per come la vedo io  5k per un singolo componente rappresenta già una nicchia

Finché continueremo a pensare che un componente da 5k fa parte del settore medio basso la vedo dura per il nostro hobby, gli anni d'oro dell'hifi sono stati quelli dove , giustamente, veniva considerato un elettrodomestico per la massa.

E cose che costano poco e suonano ce ne sono ma vengono schifate dai guru, provate a leggere qualsiasi 3d su giradischi, testine e compagnia, migliaia di euro per spaccare il capello in quattro..

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, SpiritoBono ha scritto:

e un rolex?

Non ne ho idea, non me ne intendo. Ricordo però che anni fa (parecchi anni fa) volevo fare un bel regalo a una persona verso la quale mi volevo sdebitare. 

Pensai a una bella penna e entrai in un negozio specializzato con in mente una Montblanc. 

Il negoziante, capite le mie esigenze, mi disse di lasciar perdere le Montblanc che ormai erano l'ombra di quelle di un tempo, a parte il prezzo ovviamente, che quello non era calato insieme alla qualità. 

Mi propose invece una penna di un'altra marca, a me sconosciuta, e me la smontò davanti agli occhi insieme a una Montblanc facendomi notare tutti quei particolari costruttivi in cui la prima eccelleva confronto alla seconda più blasonata. 

Ovviamente anche il prezzo di questa era piuttosto alto, ma uscii dal negozio con la sensazione di non aver pagato solo un marchio. 

Inviato
7 minuti fa, Gici HV ha scritto:

cose che costano poco e suonano ce ne sono ma vengono schifate dai guru

...e dai forum... e dai recensori. Quoto. 

Inviato
7 minuti fa, Gici HV ha scritto:

qualsiasi 3d su giradischi, testine e compagnia, migliaia di euro per spaccare il capello in quattro..

Ad @alexis staran fischiando le orecchie 😁

Inviato

Tornando al volume d'ascolto delle JBL ho notato, almeno nelle mie 4311 pilotate da 200+200W che, ovviamente si ascoltano anche a livelli di volume basso, ma fino ad un quarto di volume sono una cosa, da un quarto in su cambiano completamente in meglio e anche oltre non cambiano più se non il livello sonoro ovviamente. Per essere ottimali hanno bisogno di birra, quella buona.

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