Ste81 Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 @Paranoid.Android alcune uve su terreno vulcanico danno dei profumi che vanno dall'acetone alla pietra faccia, nei casi estremi alla gomma bruciata... Per il barbaresco, quello di fontanabianca non è un mostro di complessità. Fresco piacevole, buono ma non eccezionale. A te che vini piacciono?
artepaint Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 2 ore fa, Ste81 ha scritto: Fino ad una certa dimensione le aziende si possono ancora permettere di lavorare senza troppa tecnica le mie datate frequentazione vitivinicole mi porta a dire che: in vigna occorre creare le condizioni per cui la natura esprima il suo meglio e non è richiesto un decisivo apporto tecnologico e chimico (troppo lungo spiegare come) ma anche in vigna la tecnologia aiuta a monitorare le condizioni ambientali/climatiche per il controllo dello sviluppo e dei cicli vite/uva. il discorso si capovolge in cantina, laddove una estrazione del mosto che non faccia danni al futuro vino richiede apparati meccanici/tecnologici dai costi stratosferici. Anche la fermentazione richiede un altissimo contributo di tecnologie computerizzate (in primis il controllo delle alte temperature prodotte dalla stessa fermentazione) se non si vuole ammazzare il bambino nella culla. e poi in partenza occorre separare NETTAMENTE il contadino dal vignaiuolo, sfortunatamente ho avuto parenti contadini e non vignaiuoli e vi assicuro che capiscono più di acqua che di vino. c'è qualche eccezione sul pianeta terra? ne conosco a malapena un paio
artepaint Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 4 minuti fa, Ste81 ha scritto: danno dei profumi che vanno dall'acetone alla pietra faccia, nei casi estremi alla gomma bruciata... il mio moto è: se non sa di feccino un bianco buono non è se non sa di catrame un rosso buono non è e per sentirli, il vino deve maturare da 3/4 anni in avanti (i bianchi)
Ste81 Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 @artepaint secondo me anche in cantina non serve chissà che tecnica, ma fare 20 damigiane o 20000 bottiglie è un po' diverso. Mio zio fa vino, qualche damigiana, è buono, ma un buon produttore fa molto molto meglio
Paranoid.Android Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 27 minuti fa, Ste81 ha scritto: quello di fontanabianca non è un mostro di complessità Infatti mi è sembrato molto piatto. 27 minuti fa, Ste81 ha scritto: A te che vini piacciono? Non sono bevitore. Diciamo un astemio selettivo. Fino a due decenni fa penso di avere provato gran parte dei produttori scozzesi di whisky. Attualmente le uniche bottiglie che ho a casa sono di Campari che non manca mai. Tornando al vino è un prodotto che proprio non riesco ad apprezzare e che assaggio più per curiosità. A differenza di mia moglie il cui padre e stato per anni coltivatore del raro vitigno autoctono della Tintilia (molto buono) ma poco conosciuto. Quindi per poterlo apprezzare deve colpirmi particolarmente come un buon dolcetto d' alba un Syrah un Gewurtztraminer o un Sauvignon. Recentemente ho apprezzato questo (14 euro)
Ste81 Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 @Paranoid.Android quindi vini più d'impatto, abbastanza aromatici. Tintoria, allora sei molisano di origine?
Paranoid.Android Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 2 minuti fa, Ste81 ha scritto: Tintoria, allora sei molisano di origine? Si (da 40 anni romano)
samana Inviato 25 Aprile 2021 Inviato 25 Aprile 2021 4 ore fa, Ste81 ha scritto: Trovo abbastanza complesso il discorso circa la superiorità del vino fatto in casa rispetto a quello commercializzato. Io sono pro vino commercializzato per quanto possano esistere delle eccezioni. Io lavoro nel mondo del vino e vi garantisco che esistono aziende che producono ancora il vino "genuino". Fino ad una certa dimensione le aziende si possono ancora permettere di lavorare senza troppa tecnica, più cresce il numero di bottiglie più si deve scendere a compromessi e allora è sempre più difficile , secondo me, bere vini emozionanti (questo è il mio discrimina tra un vino che mi vien voglia di bere e un vino che definisco inutile in quanto non mi dice nulla, quindi posso bere acqua...) Discorso condivisibile ma con i dovuti distinguo. Se si discute di Aziende non grandissime e che quindi non debbono produrre migliaia di bottiglie, posso anche essere d’accordo. Diverso il discorso di grosse Aziende, dove, volente o nolente, si deve scendere a compromessi anche piuttosto pesanti. Comunque difficile trovare una regola che definisca le cose, perche’ non c’e’. Per quanto mi riguarda, rimango della mia idea, ovvero di preferire sempre il vino di casa, ma non in generale, mi riferisco al vino di casa che ho potuto assaggiare io fino ad oggi (non tutti buoni, comunque) e fatto, in certi casi, da gente con una secolare tradizione alle spalle.
Jack Inviato 1 Maggio 2021 Inviato 1 Maggio 2021 @Panurge ve siete bevuti “il PIL del Burkina Faso” in un giorno ... (cit...😉) 1
Ste81 Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 @Panurge Decisamente bella bevuta. Che champagne è l'ultimo a destra?
artepaint Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 @Panurge se ce stave anca un Jacques Selosse (uno qualsiasi tra le tante versioni) te daveno la palma di melius bevitore del Melius.club comunque un "Clos des Goisses 2002" è un gran bel bere
Maurjmusic Inviato 2 Maggio 2021 Inviato 2 Maggio 2021 Quando il vino e’ “molto buono” si riutilizza anche .... la cassetta.
artepaint Inviato 6 Maggio 2021 Inviato 6 Maggio 2021 @Ste81 certo che se bevete col colino anzichè co i bicchieri . . . . . . . . . mbriachi mai !!!!
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