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Melius Club

La corazzata Mofi/Music Direct si è autoaffondata?


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Il tentativo di delegittimare MoFi da parte della concorrenza, con tutti i vari lacchè a corredo, è stucchevole. 

Vedremo se MoFi avrà la forza di reagire, magari rovesciando il tavolo facendo crollare il castello di carte del mercato LP audiophile. 

Quello si che sarebbe un evento...

Ma non credo succederà, perché poi si porta dietro anche il comparto hardware.

 

Una nuova ristampa One-Step si è appena resa disponibile: Eagles - One Of These Nights.

Diecimila copie. 

😬

Lo dico per i digitalisti e per gli entusiastici dell'etichetta, che si riverseranno senz'altro in massa.

Piano, uno alla volta!

:classic_biggrin:

https://mofi.com/collections/ultradisc-one-step/products/eagles-one-of-these-nights

.

Alberto.

Dall'email che Sound and Music mi manda regolarmente risulta che hanno già venduto tutte le copie dei precedenti One Step degli Eagles. Non saranno tante ma è un piccolo segnale.

Se poi si dovesse ricavare un altrettanto piccolo pronostico da chi espresso la propria opinione nel thread, mi sembra di dedurre che chi  comprava regolarmente One Step li continuerà a comprare.

Quelli che probabilmente verranno  a mancare a MoFi sono gli acquisti degli speculatori, cioè di quelli che  compravano solo per poi rivendere ad un prezzo più alto.

 

9 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

Quelli che probabilmente verranno  a mancare a MoFi sono gli acquisti degli speculatori, cioè di quelli che  compravano solo per poi rivendere ad un prezzo più alto

Che per quanto mi riguarda, sono solo un danno per i normali acquirenti. 

Se sparissero, tanto di guadagnato.

Solo che se i MoFi continuano ad essere apprezzati, temo si rifacciano vivi.

capisco che sia difficle accettare il concetto che gli ingegneri non sono dei lavativi e non prendono lo stipendio ad ufo, quindi ad ogni registrazione originale ci mettono del loro, i scd dei genesis suonano molto meglio degli lp originali dal punto di vista audiofilo, ms non è il sound che voleva la band. un caso eclatante è tdsotm che suona decisamente più compresso in cd che in vinil, ad ogni rimasterizzazione è sempre peggio e il massimo del minimo lo si ha con il sacd (che poi possa piacere è un altro discorso). ho la fortun di avere tanti lp di clssica e rock originali, maagari non prime stampe, e quando ascolto le riedizioni moderne mi rendo conto che qualcisa è cambiato, sul jaz son meno fornito ma paragoni ne ho potuti fare su un classico come porgy and bess,. ricordo il commneto di mio fratello quando ascolto un lpdi classica che conosceva bn nella versione moderna realkizzata da bolduc "suona come un cd registrato bene"

il suono ‘’originale’’ mi pare una chimera …. era il risultato delle apparecchiature disponibili al tempo (probabilmente peggiori negli anni 70 che nei primi anni 60) …. anche nel dominio analogico oggi le strumentazioni offrono possibilità operative molto più ‘’ampie’’ 

Il suono originale è il master. Una prima stampa dovrebbe avvicinarsi il più possibile a quel suono, le successive ristampe, anche se d’epoca, meno. Non sempre poi quel che voleva l’artista o la band era quello che finiva sul disco. A volte l’ultima parola l’avevano il produttore o la casa discografica. 
Vi cito solo gli Electric Prunes e la Chocolate Watch Band

 

 

 

 

 

 

4 ore fa, giorgiovinyl ha scritto:

Quelli che probabilmente verranno  a mancare a MoFi sono gli acquisti degli speculatori, cioè di quelli che  compravano solo per poi rivendere ad un prezzo più alto.

Il dato di Sound And Music a me pare del tutto irrilevante.

L'unico dato a contare sono le copie invendute che restano sul gobbone di MFSL. Eagles On The Border è sempre in catalogo.

Vedremo quando esauriranno le 10.000 stampe, se mai le esauriranno.

Potrebbero pure diminuire le copie prodotte senza dire niente a nessuno.

Per noi  gli speculatori sono brutti e cattivi, per MFSL sono clienti; forse anche più degli altri, visto che acquistano diverse copie di ogni uscita.

Alberto.

 

 

Comunque il problema più grave del vinile attuale, a mio parere, non è la qualità e la natura del master, ma la “meccanica” mai così scadente.
Oggi mi è arrivato Saturday night in San Francisco, del trio Di Meola, Laughlin, De Lucia. Avevo bisogno di un po’ di relax, di un’oretta scacciapensieri.

E invece no. Ondulatissimo, da restituire senza se e senza ma.

Però che scocciatura, non so se provare una sostituzione, l’ho preso su Amazon.it,  o passare direttamente al cd. 

Certo che passa la voglia…

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