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La corazzata Mofi/Music Direct si è autoaffondata?


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1 minuto fa, giorgiovinyl ha scritto:

Non si parla di centinaia di migliaia ma di decine. Non ricordo se la media era 10000 a titolo o 20000. Che comunque, visto che erano titoli di nicchia, è stato un successo tanto che la serie è stata rinnovata per più anni.

Non ho mai trovato riportato chiaramente quante copie per ogni TP! Se mi indichi qualche link! Thx.

In ogni caso questo BT di Coltrane è il primo titolo che sancisce un'inversione di tendenza interessante per i TP! Vi ricordo che Joe Harley dichiarò che non avrebbero considerato nei Tone Poet titoli già usciti sotto l'etichetta Music Matters! Blue Train (Mono) è uscito in versione 33rpm ed anche un fantastico SRX per la MM. Per completezza esiste anche una versione cosiddetta audiophile a 45rpm stereo per AP.

10 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

Non si parla di centinaia di migliaia ma di decine. Non ricordo se la media era 10000 a titolo o 20000. Che comunque, visto che erano titoli di nicchia, è stato un successo tanto che la serie è stata rinnovata per più anni.

Sì certo lo so. Però il Blue Train è, con Kind Of Blue, il titolo più desiderato in ambito jazzistico e non, quindi può darsi venga incrementata la tiratura.

Alberto.

giorgiovinyl

 

6 minuti fa, one4seven ha scritto:

io preferisco dubitare, come già facevo per Mofi, e tutti gli altri che lo dichiarano, sparando in base a ciò prezzi assurdi, orientandomi invece sulla loro produzione digitale. Per cui, finché fanno i SACD, per me va benissimo. Di AAA sicuri, ascolto i miei vecchi LP. 😉

Ah... E anche quelli degli '80 che riportano in bella vista sulla copertina "Digital Recording".

Tu sei libero di fare come credi, figurati. 

Il rischio però è sostituire il cartesiano cogito ergo sum con un dubito ergo sum, io propendo per il cogito.

P.s. non tutte le etichette sparano prezzi assurdi vedi Speakers Corner, Rhino, Blue Note Classic etc...

giorgiovinyl
3 minuti fa, m.tonetti ha scritto:

Non ho mai trovato riportato chiaramente quante copie per ogni TP! Se mi indichi qualche link! Thx.

Mi ricordo di averlo letto nel thread Tone Poet quando ancora lo seguivo ma vai a trovarlo. Però mi sembra di ricordare di averlo riportato qui su Melius

 

4 minuti fa, m.tonetti ha scritto:

In ogni caso questo BT di Coltrane è il primo titolo che sancisce un'inversione di tendenza interessante per i TP! Vi ricordo che Joe Harley dichiarò che non avrebbero considerato nei Tone Poet titoli già usciti sotto l'etichetta Music Matters! Blue Train (Mono) è uscito in versione 33rpm ed anche un fantastico SRX per la MM. Per completezza esiste anche una versione cosiddetta audiophile a 45rpm stereo per AP.

Mi hai preceduto, volevo parlarne, ma forse è meglio proseguire sul thread Tone Poet

giorgiovinyl
9 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

Sì certo lo so. Però il Blue Train è, con Kind Of Blue, il titolo più desiderato in ambito jazzistico e non, quindi può darsi venga incrementata la tiratura.

Alberto.

Infatti questo titolo potrebbe cambiare tutto ne parliamo nel thread Tone Poet?

38 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

rischio però è sostituire il cartesiano cogito ergo sum con un dubito ergo sum, io propendo per il cogito.

Può darsi. Lo corro volentieri questo rischio. Perché personalmente "cogito" che è generalmente meglio "resistere" al richiamo delle "sirene di Ulisse" (AAA, i video su Twitter e quant'altro). Come la storia ci insegna. 🙂

2 ore fa, densenpf ha scritto:

Dire Straits - Dire Straits - 1/4" / 15 IPS analog master to DSD 256

lo presi, in realtà, l'ho detto qualche post fà, ho sempre preferito il sacd della Mofi, c'era qualcosa che non andava infatti!

Ho anche vinili Mofi:

- The pretenders e Bob Dylan Greatest Hits che non mi sembra siano nella lista DSD o mi sbaglio. In effetti ammetto che il Greatest Hits di Bob Dylan suona splendidamente. Quindi qualcosa all'ascolto si può intuire soprattutto ce mi baso sul confronto diretto che posso fare sul primo album dei Dire Straits.

... anche se in questo video (dal minuto 4:56) Kevin Gray è piuttosto lapidario!

"Sono un grande sostenitore dell'analogico puro e se inserisci qualcosa di digitale nella catena di taglio butti via un pò di magia!", almeno credo di aver capito questo!

 

15 minuti fa, m.tonetti ha scritto:

se inserisci qualcosa di digitale nella catena di taglio butti via

non mi iscrivo fra i complottisti (vero è che ho sempre avuto un atteggiamento ‘’distaccato’’ verso le edizioni limitate, più di 60 euro per un disco non ho mai speso…. e quelli presi a quella cifra si contano sulle dita di una mano) ma passaggi senza modifica da nastro a dsd e poi da lì ai nastri usati per il taglio su apparati analogici non ‘’contraddicono’’ l’affermazione di Gray 

premesso che non ho nessun MOFI, il punto è che appunto hanno vagamente omesso il passaggio digitale, non mi sembra si debba discutere della qualità delle incisioni. Semmai va discussa la dolosa omertà sulla reale fase realizzativa delle loro ristampe. 

@Robbie per carità tutto è possibile. Ma allora cosa starebbero facendo con quello studer che gira con i nastri sopra e il tornio che incide la lacca? Arriviamo davvero a pensare che sia tutta una messa in scena? Che passaggio digitale dovrebbe esserci in quel caso? Credi che proprio ora che sia scoppiata la bolla MOFI si esporrebbero ad un tale rischio di fare la stessa fine, mentendo sull'origine di queste ristampe? Il punto di BN, poi, è ben chiaro. Loro i master originali su nastro li posseggono. Harley lavora per BN, mica per un'altra casa discografica. Sia chiaro non è polemica la mia, è solo pura curiosità.

 

@m.tonetti da una lacca possono tirare fuori parecchie copie attraverso la matrice e le copie della matrice. (i famosi padre/madre) Non è il processo onestep che vanta MOFI. Quindi possono tranquillamente realizzare 20000 o anche più copie, dipende da quante copie della matrice realizzano e da quante stampe fanno per ogni matrice.

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