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Melius Club

Jazz!


analogico_09

Messaggi raccomandati

Inviato
50 minuti fa, mchiorri ha scritto:

Certo, apprezzo ed ascolto ancora tantissimo i classici, ma amo anche seguire le nuove (si fa per dire) vie e le reinterpretazioni

Di etichette importanti, se ad esempio si è interessati al free e alle nuove forme del jazz di avanguardia, ce ne sono tante.

 

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Inviato

@naim grazie, alcune le conosco, altre no. Terrò d'occhio.

Aggiungerei Enja.

So che l'italiana Red Record ripartirà con la ristampa di alcuni vinili (Bergonzi, Urbani etc) a breve.

Inviato

Sono da poco rientrato nel vortice del vinile, abbandonato da 20 anni.. Ho acquistato un gira top degli anni 80 e spolverato i dischi di jazz acquistati da ragazzo. Bello! Ora mi sono messo in testa un'idea malsana, quella di acquistare, principalmente da Discogs aimè a prezzi non popolari, i 100 album più importanti della storia del jazz. Posterò le mie conquiste, inizio con queste.go.jpg.ba64caecdaa59c9eea25d4c295f20bca.jpg

  • Melius 2
Inviato

@naim come ti ha fatto notare l'ottimo Massimo (ciao!), ne mancano alcune che "oggi" si sforzano di portare nuove identità alla musica che continuiamo a chiamare jazz e che forse andrebbe chiamata diversamente. Auand, che fa incidere molti musicisti italiani, Rare Noise Record, che è una vero pozzo dal quale escono cose bellissime, es. https://www.mescalina.it/musica/recensioni/cuong-vu-4tet-feat-bill-frisell-change-in-the-air

ACT altra ottima etichetta tedesca 

..... 

Ciao 

D.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

ACT altra ottima etichetta tedesca 

ACT la conosco bene, ma tra tante cose interessanti ho anche ascoltato dischi che trovo un po' ''leggerini'', una certa fusion un po' scolastica, un funk simpatico ma che porta poco. Certo non mi riferisco agli album di Rudresh Mahanthappa, che considero ottimi. 

Inviato

@naim vero, a volte pubblicano cose un po' strane (fammi dire). Però hanno un buon fiuto e si trovano delle chicche incredibili. Sono un appassionato di Piano Trio quindi, dando per scontate le cose ovviei piace cercare cose nuove e diverse; un esempio di cosa ho trovato su ACT 

 

Carsten Dahl, da ascoltare tutto d'un fiato.

Ciao 

D.

Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

Carsten Dahl

Un altro con il ''vizio'' di canticchiare mentre suona, alla Jarrett... 😉

  • Haha 1
Inviato

Torno un attimo su Jarrett, ho visto citati tanti album, alcuni li conosco altri no e vi ringrazio perché cercherò di porre rimedio....

Nel mio piccolo penso che tra tutte le meravigliose incisioni che Jarrett ci ha regalato, se dovessi pensare a ciò che lo rende unico e potrebbe essere ricordato nelle storie non solo jazz future, allora penso ai dischi in solo degli anni '70, Facing you, Losanna, Koln, Sun Bear....

Inviato
2 ore fa, ansonico ha scritto:

Torno un attimo su Jarrett

 

''Il cielo è incredibilmente limpido quel memorabile sabato 29 agosto 1970 all'Isle of Wight. Sono da poco passate le cinque del pomeriggio, quando sale sul palco di uno dei rock-festival più affollati e tormentati della storia la "electric band" di Davis in formazione da Guinness, con i nuovi talenti Gary Bartz al sax, Keith Jarrett e Chick Corea alle tastiere, Dave Holland al basso, Jack DeJohnette alla batteria e Airto Moreira alle percussioni. I più giovani Jarrett e Holland hanno poco più di venti anni. Ma l'alieno da decifrare è l'enigmatico jazz-leader per la sterminata ammucchiata dei seicentomila giovani sul prato dell' isola britannica. Quando arriva Davis, è già successo di tutto, gli scontri con il servizio d'ordine e le estenuanti polemiche sulla musica gratis, che portarono al fallimento i promoter: solo cinquantamila i paganti delle tre sterline d' ingresso. Ma anche i cori fastidiosi, irriverenti durante le esibizioni delle rockstar, che fanno quasi piangere la virginale Joni Mitchell: «Credo che vi stiate comportando come turisti, dateci un po' di rispetto». Gli animi si sono placati quando tocca al carismatico Miles, 44 anni, planato a Wight con la sua "dream-band" stralunata e funky. Fin dalle prime battute, il pubblico intuisce che è una musica "strana" di insolita e ipnotica qualità. In giubbetto e polo rosso Ferrari, i bluejeans arabescati di diamantini come si usa anche oggi, la tromba nera, concentrato e in piena forma, Miles Davis suona da dio e coinvolge i suoi musicisti nel più catartico e psichedelico trip elettroacustico mai udito prima in un rock-festival. Trentacinque vertiginosi minuti di trance-music che si espande in una ragnatela di piccoli fuochi e scariche magnetiche che lasciano scioccati i seicentomila di Wight. Alla fine sono senza fiato e ci vuole un po' prima che esplodano in un lungo, riconoscente applauso.''

 

 

 

 

 

Inviato
16 ore fa, naim ha scritto:

Fin dalle prime battute, il pubblico intuisce che è una musica "strana" di insolita e ipnotica qualità.

 

e...ad un certo punto, una parte del pubblico preso e sorpreso in contropiede da una musica inaudita e destabiloizzante, cominciò a chiedere a gran voce: che musica è questa?, oppure: qual'è il tuttlo di questo pezzo".?

 

E la risposta di Miles fu, per l'appunto: "CALL IT AN ITHING"

 

E pensare che questa pazzesca registrazione rimase a lungo, molto a lungo inedita, perlomeno in Italia (per quanto tempo l'avrò cercata.., dovunque, inutilmente, dopo aver letto una entusiastica e "contagiosa" recensione di Giuseppe Dalla Bona che mi lasciò di atucco intitolata "Miles fra gli hippies" per la rivista Musica Jazz dell'ottobre 1970, due mesi dopo l'evento di Wight) e che ricomparve finalmente, prima che in disco se non ricordo male, in edizione integrale, nel prezioso documentario realizzato in DVD intitolato "MD - Miles electric: a different Kind of Blue", molti anni dopo...

Uno degli auri tasselli della ultima grande rivoluzione del Jazz creata e capitanata dal "divino" Miles (  che in maniera forzata, riduttiva, decentrata e cecalina, venne etichettata come "rock/jazz) durante la quale il grande jazz presentava, tra l'altro, il conto al rock per tutto quello che il rock aveva preso -  tanto, ma tanto, e ancora più di tanto... - dal jazz. 😉

Quante volte volte mi sarò soffermato nel forum su questa tappa davisiana.., di poco successiva a quella dell'altro "culmine" rivoluzionario e sbaragliante intitolato Bitches Brew le cui alchimie sonore "funky" (questo termine invece è centrato, si può usare...) risuonano nel concerto dell'Isola di Wight e più avanti fino al '73 (lo ascoltai a Pescara '73, completamente rinnovato...) e parte del  '74, fino al "ritiro" doloroso e forzato del trombettista che tornerà nel 1982, anche a Roma.., ed io ero lì presente, al teatro tenda Mancini... a sentirgli fare "altro" e nello stesso tempo senza perdere i "contatti" con Venus de Milo e con "a different Kind of Blues"... Miles non smetterà mai di essere "Cool" & "KoB"...

 

Mi piacerebbe contribuire sulla scia degli altri interventi fin qui pervenuti.., ma 'sti giorni sono un po' preso da altre cose.., per ora appendo il cartello del "torno subito" come faceva un tempo il mio barbiere quando si assentava momentaneamente dalla bottega... 😄 

 

Inviato

 

Io ho pre-ordinato questo disco che mi pare meritevole. Andrioli è bravissimo, Rosenwinkel è una sicurezza ma quello che mi ha colpito è l'assoluta naturalezza della musica proposta.

Ciao 

D.

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

o ho pre-ordinato questo disco che mi pare meritevole.

dove lo hai prenotato se posso chiedere?

Inviato

Il Jazz è un mondo favoloso ed immenso è sempre un piacere avere spunti e suggerimenti.

Mi permetto di segnalarvi questo CD oltre ad essere di un eleganza notevole, ogni volta che lo ascolto resto stupito per la buona resa sonora, alla tromba c'è  Clifford Brown purtroppo deceduto troppo giovane , come molti di questi  geni e artisti.

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Inviato

@Look01 Un classico EmArcy (contiene una grande versione di Laura), da avere unitamente agli altri album registrati insieme a Max Roach per la stessa etichetta. 

 

31 minuti fa, Look01 ha scritto:

purtroppo deceduto troppo giovane

Si, un incidente stradale notturno in cui persero la vita anche il fratello di Bud Powell e consorte, con quest'ultima che era alla guida. 

Inviato

@naim Ti ringrazio per avermi ricordato di aver da qualche parte anche le registrazioni con Max Roach, dovrò spostare pile di CD per trovarle😊

Il Jazz è un mondo favoloso ed immenso è sempre un piacere avere spunti e suggerimenti.

Mi permetto di segnalarvi questo CD oltre ad essere di un eleganza notevole, ogni volta che lo ascolto resto stupito per la buona resa sonora, alla tromba c'è  Clifford Brown purtroppo deceduto troppo giovane , come molti di questi  geni e artisti.

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