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Melius Club

La Sala del Caminetto

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Eric Hobsbawm racconta il jazz

Cosa ci fa uno dei più grandi storici del Novecento alle prese con il jazz? A prima vista può sembrare un accostamento curioso, ma in realtà "Storia sociale del jazz" è la naturale estensione del restante lavoro di Eric Hobsbawm. Con la sua capacità unica di leggere i fenomeni culturali come prodotti e riflessi della storia sociale, Hobsbawm ci consegna un’opera che è al tempo stesso saggio, racconto e affresco critico su una delle più importanti forme d’arte musicale: il nostro amato jazz.

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Jazz e Fascismo, tra rifiuto e attrazione

Nato negli Stati Uniti, il jazz si diffuse rapidamente, raggiungendo l'Italia già nei primi anni del Novecento. Una delle prime testimonianze documentate della presenza di musicisti afroamericani nel Paese risale al 16 marzo 1904, quando i quattro membri della Louisiana Troupe si esibirono al teatro Eden di Milano, offrendo al pubblico italiano il primo assaggio della nuova musica.   Un altro messaggero del jazz fu James "Jim" Reese Europe, tenente dell'esercito statunitense, compositore

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

"Io te voglio bene assaje": l’alba della canzone napoletana

Luigi Settembrini, patriota unitario e scrittore, aveva fondato la società segreta "Figliuoli della Giovine Italia" che ben presto fu scoperta dalla polizia borbonica. Arrestato nel maggio 1839 e tradotto in carcere, il Settembrini seppe con abile difesa, strappare ai giudici una sentenza assolutoria, sebbene il procuratore generale avesse chiesto per lui 19 anni di ferri. Il re Ferdinando II di Borbone forse se la prese ma restò in silenzio, non parlò né di giudici comunisti né di separazi

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Axeman, il serial killer che amava il Jazz

A trent'anni dal terrore di Jack lo Squartatore a Whitechapel, l'Axeman teneva in ostaggio una città americana: tra la primavera del 1918 e l'autunno del 1919 un serial killer uccise sei persone di origine italiana, ferendone altre sei, colpendo di notte a New Orleans. Questa storia ha ispirato racconti, romanzi, fumetti e la serie televisiva American Horror Story. Tuttavia, la trama completa di omicidi efferati, vittime commoventi, innocenti accusati, panico pubblico, coinvolgimento della Maf

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Ecco i dischi che avete consigliato in 10 anni, seconda parte

Un nuovo scatto della nostra avvenente testimonial Ana Logikova è senz'altro il migliore inizio per la seconda puntata del mio umile resoconto. Come detto in occasione della prima parte, uno dei più graditi argomenti di discussione della Music Room del Club è stato il lavoro di ricerca archivistica sui dischi più e meglio consigliati in passato dai membri della nostra community, un topic con oltre 200 mila visualizzazioni. Quindi ho pensato di raccogliere e organizzare quei preziosi dati in una

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Rudy Van Gelder: il tecnico che registrava lo spirito

Più che attraverso la musica trascritta, la storia del jazz è conosciuta attraverso le registrazioni, anche per questo è stato determinante Rudolph "Rudy" Van Gelder che ha registrato - tra gli altri - Miles Davis, John Coltrane, Thelonious Monk, Sonny Rollins ed è stato il più famoso e importante ingegnere del suono nella storia del jazz.   Non è stato soltanto un ottimo ingegnere del suono, "Questo è stato uno sforzo costante: fare in modo che l'elettronica catturasse lo spirito uman

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Kandace Springs, segnatevi questo nome

Don Was scolò la sua pinta di caffè, con molto zucchero, panna e crema di latte, guardando attraverso i vetri del suo ufficio nella Fifth Avenue. Don era il boss della mitica Blue Note Records e aveva un chiodo fisso: come far capire agli audiofili italiani che c'è ancora vita oltre Diana Krall. Accese uno strano sigaro e chiamò il suo fido braccio destro Justin Seltzer, lui avrebbe trovato la soluzione, senza dubbio. La soluzione doveva essere donna, giovane e bella, ma di una bellezza fulmin

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Ecco i dischi che avete consigliato in 10 anni, prima parte

Uno dei più graditi argomenti di discussione della Music Room del Club è stato il lavoro di ricerca archivistica sui dischi più e meglio consigliati in passato dai membri della nostra community, un topic con oltre 200 mila visualizzazioni. Quindi ho pensato di raccogliere e organizzare quei preziosi dati in una pubblicazione a puntate divise per genere musicale, i dischi sono elencati in ordine casuale, non è una classifica. Le segnalazioni riguardano opere che sommano il valore artistico con qu

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Susanna Arbitrio: la tango-dj che musicalizza con il vinile

Incontrai per la prima Susanna Arbitrio, una simpatica e giovane signora che vive e lavora a Roma, durante una serata di tango e subito rimasi incuriosito dal fatto che utilizzasse per musicalizzare giradischi e vinili invece di files e computer, come invece ormai fanno la quasi totalità dei musicalizzatori di tango italiani ed internazionali.   In verità, prima della sua prematura scomparsa, operava a Roma un notissimo e bravissimo musicalizador di tango, argentino purosangue (anche s

cactus_atomo

cactus_atomo in Musica e dintorni

Pink Floyd: The Endless River

Per ascoltare (ed apprezzare) il pregevole album della band londinese più famosa di tutti i tempi, è necessario spogliarsi completamente di tutti i pregiudizi derivanti da luoghi comuni consolidati negli anni, anzi nei decenni, ove i Pink Floyd sono stati contemporaneamente il gruppo rock più amato e vituperato della storia della musica.   Il Ritorno dei Pink Floyd: The Endless River Nessuno o pochi si aspettavano un bell'album dall'ultimo lavoro dei Pink Floyd, dichiaratamente una c

paolippe

paolippe in Musica e dintorni

La conosci? No. E che ci campi a fare?

- Sssh, la senti a questa? Questa, quando veniva 'nterra Brucculin', faceva piangere i meglio gangstèr a tanto di lacrime! Gilda Mignonette, la conosci? - No. - E che ci campi a fare? (dialogo dal film I Magliari, diretto da Francesco Rosi nel 1959)     Nel film di Francesco Rosi il jukebox suonava 'A cartulina 'e Napule, del 1927, musicata da Giuseppe De Luca su testo di Pasquale Buongiovanni, entrambi emigranti a New York, interprete è Gilda Mignonette. Era chia

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

L’alfa e l’omega del quartetto per archi

Il genere del quartetto per archi, storicamente inteso, ha operato e maturato in un periodo racchiuso in poco meno di due secoli, partendo da Franz Joseph Haydn e finendo con Béla Bartók. Haydn e Bartók: che cosa lega il fondatore del Classicismo viennese con il grande compositore ungherese?   Ebbene, se prendiamo come denominatore comune il genere del quartetto per archi, sarà chiaro che il primo ne ha rappresentato il padre, il punto d’inizio, l’alfa, mentre il secondo chiude, in un

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

Mozart & Pulcinella, serenata buffa

Inaugurando il Festival di Pentecoste 2008 a Salisburgo, il maestro Muti dichiarò: “La musica di Paisiello ha conquistato il pubblico. Armonie tanto simili a quelle di Mozart, scritte però nel 1779, quando ancora il genio di Salisburgo doveva immaginare il suo trittico italiano. E’ questo il motivo per il quale insisto nel sottolineare l’importanza della scuola musicale del Settecento napoletano. E' chiaro che tutto è nato qui; forse Mozart non sarebbe stato lo stesso se non avesse conosciuto l’

appecundria

appecundria in Musica e dintorni

Un perfetto suicidio americano (seconda parte)

“Per rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi un po' di menzogna” Fëdor Dostoevskij, I demoni.   È una malattia senza fine. E le donne con cui passo le notti sono soltanto la mia dose quotidiana di valium. Intanto io continuo a morire, lo faccio ogni giorno. Muoio per quello che sono, muoio per quello che ho fatto. Secondo varie testimonianze, in una ricostruzione dell’accaduto che è stata definita “accurata” da chi ha compiuto le indagati, l’omicidi

iltondi

iltondi in Musica e dintorni

Un perfetto suicidio americano (prima parte)

“Sono un uomo malato... Sono un uomo cattivo.” Fëdor Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo   Quando succede è come perdere un pezzo di sé, una specie di piccola morte che si ripete ogni volta. E mi succede spesso: una sensazione opprimente che mi fa spalancare gli occhi la mattina presto e mi chiede di alzarmi. Mi sveglio in questo letto o nell’altro, con una donna che non è mai la stessa. La fisso solo per il tempo necessario ad accorgermi che non la conosco neanche, ancor men

iltondi

iltondi in Musica e dintorni

Franz Liszt e l’Italia

Quando il grande compositore e pianista ungherese giunse nel nostro Paese, nel 1839, volle assimilare le melodie tipiche della cultura musicale popolare, specialmente quelle veneziane e napoletane, come ci ricorda questo doppio CD eseguito da Costantino Catena.   Italia! Era questo il nome sussurrato e sognato dagli artisti e dagli intellettuali europei tra gli ultimissimi decenni del XVIII secolo e la prima metà di quello successivo. Per poeti, musicisti, pittori d’oltralpe varca

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

Marvin Gaye, 1939-1984

Il primo aprile del 1984 moriva, ucciso da un colpo di pistola sparato dal padre, uno dei maggiori esponenti della musica soul: Marvin Gaye. Il giorno dopo avrebbe compiuto quarantacinque anni. Ma la sua voce continua ancora a sentirsi. Questo articolo è per celebrare la sua grandezza, un omaggio doveroso e sentito per uno degli interpreti più carismatici e innovativi di sempre.   Trent'anni Il primo d'aprile, oltre al pesce fuori moda e sgualcito che magari qualcuno si ritrova ancor

iltondi

iltondi in Musica e dintorni

Joy Division a 33 anni dalla morte di Ian Curtis

Non vi sono forse altri esempi di energia pura, scaturita dalla disperazione, che così come in altri pochissimi casi (Van Gogh?) sia capace di generare nello spettatore, il più delle volte ignaro del substrato, uno stupore, una gioia sì pura, un'energia di segno opposto tali da costituire un dilemma, un paradosso dell'anima. Provate ad ascoltare "Transmission" o "The Eternal". L'estasi è pari all'iniziale sgomento. Non vi sono mai stati cantanti così profondi e gutturali come Ian Curtis. La

paolippe

paolippe in Musica e dintorni

Henri Dutilleux: l’ultimo dei grandi francesi

Formatosi sul solco di Debussy e Ravel, morto nel maggio dello scorso anno, è stato uno dei compositori più raffinati e originali della seconda metà del Novecento. Se ne è andato in punta di piedi, com’era nel suo stile, il 22 maggio dello scorso anno, mentre si stava avvicinando a grandi passi al secolo di vita (era nato il 22 gennaio 1916, in pieno primo conflitto mondiale).   Sto parlando di Henri Dutilleux, uno dei più grandi compositori della seconda metà del Novecento e considera

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

Scherchen e Temirkanov: due modi diversi di concepire l’arte direttoriale

Nel corso dell’articolo che recensisce la coppia di diffusori Indiana Line Diva 655, vengono citate due registrazioni discografiche che sono state utilizzate appunto per provare la resa dei suddetti loudspeakers, ossia le Rapsodie ungheresi di Franz Liszt dirette da Hermann Scherchen e l’Aleksandr Nevskij di Sergej Prokof’ev eseguito da Jurij Temirkanov. Siccome si tratta di due dischi la cui pubblicazione risale a diverso tempo fa, più che una recensione la mia vuole essere una presentazione di

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

La grande tradizione violinistica russa

Un esempio dal XIX secolo, quello classico del concerto in re maggiore Op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’altro da uno del XX secolo, quello “magico” del primo concerto in re maggiore Op. 19 di Sergej Sergeevič Prokof’ev. Da sole queste due opere (contraddistinte dalla stessa tonalità) sono più che sufficienti per evidenziare la grande tradizione concertistica per violino russa, attraverso altrettanti compositori che hanno fatto la storia della musica colta occidentale. Da un lato il “concerto d

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

La chitarra classica nel Novecento

Lo strumento a corde si tramuta, tra le dita di Stefano Grondona, in un faro sonoro che illumina di squarci sonori l’assenza di una musica che si fa presente nell’oscurità della notte. La musica nel Novecento, come ci ricorda Pierre Boulez, si trasforma in segno. E il segno muta il suono non solo in un gesto espressivo, ma anche in un atto implosivo, carico di riverberi e assonanze che trovano spazio, pur non manifestandosi apertamente, negli anfratti del nostro Io. Da ciò si può ben compre

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

I divertimenti di un titano (seconda parte)

Passiamo ora all’interpretazione da parte dello Storioni Trio del “Trio dell’Arciduca” e del “Triplo concerto”, in quest’ultima pagina con l’accompagnamento della Netherlands Symphony Orchestra diretta da Jan Willem de Vriend. Sebbene sia composto da interpreti ancora giovani, questa compagine cameristica si è già fatta notare sia in campo concertistico, sia in quello discografico (prima di questo SACD, il trio olandese aveva all’attivo tre dischi registrati con la Pentatone e uno con la Ars Pro

Parsifal1959

Parsifal1959 in Musica e dintorni

I divertimenti di un titano (prima parte)

Insofferente alle relazioni pubbliche, nauseato dalla stupidità umana, il volto di Ludwig van Beethoven assume i contorni di una maschera intrisa di tristezza e amarezza. Ma un divertimento umano, non titanico, lo si ritrova in due composizioni, antitetiche e simili allo stesso tempo.   Chiunque abbia un minimo di conoscenza delle vicende biografiche di Beethoven fa indubbiamente fatica nell’immaginare il gigante di Bonn mentre sorride o, meglio, ride di cuore.   L’apporto bi

Parsifal1959

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